venerdì 30 ottobre 2009

VERGINELLA IN LIBRERIA




Venerdì 6 novembre alle ore 19.00 presso la LIBRERIA DEL MONDO OFFESO, Corso Garibaldi 50, Milano, la compagnia Lupusagnus al completo parla di "Verginella". La libreria è specializzata nella letteratura contemporanea e del '900 e organizza eventi letterari e teatrali al proprio interno. La trovate su Facebook.

Stefano è a Lisbona con il "Darwin", ma l'attività di promozione di "Verginella" prosegue, sostenuta soprattutto da Tommaso (lo potete vedere nella pubblicità della Telecom!). Ci saranno incontri in alcune università e poi con un gruppo di universitari al teatro Filodrammatici. Grazie al sostegno di colleghi e amici del Piccolo si sono confezionati i costumi, si ha a disposizione un tecnico luci, un addetto stampa e così via. Lupusagnus è una compagnia piccola e senza mezzi, ma si sta costruendo un backgound organizzativo professionale di tutto rispetto.

venerdì 23 ottobre 2009

LE PROVE DI VERGINELLA

Alcune immagini delle prove di Verginella al Piccolo Teatro. E questa è una filastrocca che fa parte del testo originale:

Cappuccetto va nel bosco
trova il lupo che l’aspetta
pelo lungo e sguardo fosco
senti questa barzelletta.
Torna a casa Cappuccetto
trova il lupo che l’aspetta
ti regalo un braccialetto
dimmi quella barzelletta.
Cappuccetto l’ha scordata
ride senza barzelletta
ride il lupo alla risata
ed è lì che ancora aspetta.

martedì 20 ottobre 2009

L'ARLECHIN LADRO E LADRON

Capitolo due della saga arlecchiniana. Dopo L'Arlechin fantasimo ecco L'Arlechin ladro e ladron, un testo ambizioso se consideriamo che i 13 ragazzi (terza media, uno di seconda e due di prima) sono dilettanti allo stato puro. Quanti addetti ai lavori storceranno il naso! Nessuna scuola, nessuna dizione... ma a noi il teatro piace così, selvatico e anzi selvaggio. I personaggi sono: Rosina, Arlechin, Zanni, Colombina, Florindo cicisbeo, Pantalone con Flavia figlia e Marianna moglie, il dottor Balzano con il figlio Lindoro, il capitan Fracasso, Isabella cortigiana, il conte Tartaglia. Storia di fame (Arlechin diventa ladro di due padroni per sopravvivere) e d'amore (Lindoro ama Flavia promessa a Tartaglia, attorno a Isabella bazzicano Pantalone, Florindo e Tartaglia che poi però s'infiamma per Angelica che è Lindoro travestito). Al momento, stiamo lavorando sui personaggi e sulle loro caratterizzazioni. Ecco un altro assaggio.
ZANNI Ohi ohi ohi!
ROSINA Ahi ahi ahi!
ZANNI Ohi ohi ohi ohi ohi!
ROSINA Ahi ahi ahi ahi ahi!
ZANNI Rosina, te me cojoni?
ROSINA Propio no. Son massa respetosa, paron Zanni.
ZANNI Me pareva.
ROSINA Calcossa non va, che se lamenta come on desgrasià?
ZANNI Go magnà massa. On altro bocon... e me recovera a l'ospedale de' derelitti.
ROSINA Bigoi in salsa, fritoe, poastro in tecia, bacalà, folpeti...
ZANNI Tasi, Rosina!
ROSINA Riso e bisi, polenta pastissada, figaini a la venexiana, bisato in umido...
ZANNI El bisato no!
ROSINA Eco, sempre cussì. El va a gomitare. Schifoso Arlechin e schifoso anca Zanni. Schifoso 'l servo e schifoso 'l paron.

GLI OCCHI DEL DRAGO: prima lezione.


Spingo il dvd nel mio Dell e non succede niente. Ho sbagliato a non provarlo a casa. Volevo mostrare qualche scena di due film della serie della Tribù del pallone. Per come sono vestiti i ragazzini: dark, punk, moto, esotico... un po' di tutto. Forse non avevo finalizzato bene il dvd masterizzato da Sky. Ora l'ho già scaricato sul pc con Nero e ne ho pronta una copia che funziona. Parliamo quindi dei costumi, ci scambiamo molte idee, li faccio disegnare ognuno il proprio personaggio. Poi vogliono recitare. Spostiamo la prima fila di banchi. In scena Carlo e Giovanni. Il risveglio dall'incubo. Com'è un grido di paura e smarrimento? Il confine tra sogno e realtà. La voce è spezzata e tremante. Il fratello maggiore ha la voce impastata di sonno, rassicura il fratellino... ma poi ambedue sentono risuonare una voce minacciosa: Morieris... Una bufera li trascina via in un mondo fantasy. Lottando contro il vento appare Kalena, la regina delle Terre Lontane. Faccio provare a tutti, a gruppi, la camminata controvento e sperimentiamo lo sforzo muscolare, la contrazione del volto, i gesti di autoprotezione, la difficoltà di mantenere l'equilibrio... Chi fa da pubblico osserva e poi critica: mi è piaciuto di più lui perché... Ognuno impara dagli altri e ruba quello che ritiene valido. Si presenta il re Melidon. Un re. Il portamento, i movimenti, la camminata, la voce... Ha paura? No. Che cosa prova per Morieris? Disprezzo.

Che magia! In pochi minuti l'aula è diventata il regno degli elfi e davanti ai nostri occhi prendono forma personaggi straordinari.

Che magia, il teatro!

lunedì 19 ottobre 2009

GLI OCCHI DEL DRAGO


Eccoli qua, i magnifici undici della Compagnia del Drago: Alice, Andrea e Andrea, Carlo e Carlo, Desirée, Eros, Giovanni, Nicholas, Omar e Stefano. Sono gli alunni della classe Quinta Verjus di Oleggio che a maggio presenteranno "Gli occhi del drago", un teatro-fantasy. Un teatro fantasy? Sì, una novità. Scenografie materiche, costumi dark, musiche hard metal... e un drago in scena con tanto di fumo dalle fauci. La vicenda: due fratelli si trovano proiettati in un mondo fantasy nelle vesti di Bilco e Rayan; Morieris con i suoi orchi attacca il popolo degli elfi e rapisce la principessa Silia per farne la propria sposa; il re Melidon è impotente, ma può contare sul generoso coraggio di Bilco (innamorato di Silia); lo stregone Seregon gli fa forgiare una magica spada dai nani, grazie alla quale Bilco può sottomettere il drago Fokor e lanciarlo contro Morieris; ma il drago, in cambio, vuole i suoi occhi, perché lui ormai è vecchio e quasi cieco... e così Bilco se ne va in volontario esilio nel deserto, accompagnato dal fratello; Silia, liberata dal drago, si mette sulle sue tracce... in pieno conflitto perché il re suo padre ha chiesto ancora aiuto a Fokor, promettendogli in cambio la propria vita... e così via verso il lieto fine.

Un lavoro ambizioso che come al solito affronteremo senza mezzi, contando solo sull'esperienza e soprattutto sull'immaginazione e anche sulla collaborazione di genitori e amici che si improvviseranno falegnami, sarte, tecnici...

I ragazzi sono pieni di entusiasmo e fin dai primi momenti hanno dimostrato una notevole disponibilità a imparare un linguaggio nuovo e coinvolgente. Assieme a loro, il successo è scontato.

venerdì 16 ottobre 2009

FANTASCIENZA LIVE



Ho aperto una pagina in Facebook. Apriti cielo! In pochi giorni ho avuto offerte d'amicizia da scrittori, intellettuali, visionari, case editrici, compagnie teatrali, attori e attrici, liberi pensatori, paesani, poeti, illusi, velleitari, geni incompresi e narcisisti. Sono andato in tilt. Questa accettala, questa rifiutala, questa non so... Non è mai stato tanto difficile gestire le amicizie. Poi ho capito il trucco: accettale tutte. Anche tu puoi proporti come amico a tutti. Che importa se non conosci nessuno? Si fa finta. E intanto che si fa finta, altrove si fa invece un gioco reale di potere che ci sta soffocando tutti. Io dormo bene, di solito. Mi alzo sempre ottimista e propositivo. Ogni giorno deve avere un significato e deve produrre qualcosa. Fossero anche le pulizie di casa o un impianto in giardino. A sera devo dire: oggi ho fatto qualcosa, e se non sono le pulizie sono dieci pagine di romanzo. Insomma, vivo. Amo la mia vita semplice: scrivo teatro importante, che va a finire sui quotidiani nazionali; faccio teatro di paese, che non va a finire da nessuna parte; scrivo libri e da qualche tempo non mi pongo più la questione di dove vadano a finire: la gioia (e fatica) della scrittura vale molto di più della sua fortuna; poi curo il giardino, condivido la vita delle persone che amo, passeggio, leggo... Potrei essere felice? Sì, se qualcuno non si desse tanto da fare per rovinare la mia tranquillità. E' un essere che ognuno di noi conosceva già, l'aveva già incontrato più volte, e mai gli aveva dato importanza. Una persona comune, banale, anche stupida, le cui qualità più belle sono egocentrismo, cinismo, ottusità... No, mi sto sbagliando. Questa era la persona nello stadio iniziale. Poi si sa che ogni bruco diventa farfalla. Questa persona è entrata in una capsula dove è stata irradiata di energia e l'energia gliel'ha fornita addirittura un popolo (beh, una maggioranza di popolo). Adesso... adesso... adesso io e tutti voi, anche la tribù spensierata di Facebook, dobbiamo fare i conti con questa farfalla dalle ali smisurate... ma che cos'è, un avvoltoio cosmico?... che a noi ci vede solo come carne marcia di cui nutrirsi? Ecco che cosa siamo. Carne morta che alimenta un mostro venuto da chissà dove (ma lo sanno tutti!). Vogliono buttarci in una vita di fantascienza live, vogliono cancellare la nostra realtà e farci vivere nel loro reality idiota. Ogni giorno vien da dire: non ci credo, non è possibile. E invece è così, e la massa idiotizzata applaude e imita.


E allora a quelli di Facebook, e anche alle mie rappresentazioni teatrali, e alle mie pubblicazioni, e ai miei appuntamenti... io davvero non so che cosa dire, forse che non è il caso di essere così trionfanti e gongolanti e fiduciosi in un successo... ma quale successo? Successo di che cosa? Si chiama trappola, questa ansia di apparire appartenere condividere. Attenti, non guarda in faccia a nessuno. Zac! Tutti i sogni infranti. Solo dolore e disperazione. A meno che tu non sia un mediocre leccaculo. Allora, il mondo è tuo. Chi vince, adesso, è il vuoto morale e mentale, è l'edonismo più provinciale, il bieco opportunismo, l'ipocrisia più nauseante... e così via. E allora? Meno male che c'è il giardino.

domenica 4 ottobre 2009

VERGINELLA

VERGINELLA

Teatro Filodrammatici di Milano, 10 - 15 novembre

di Aquilino, con Tommaso Banfi, Marta Comerio, Sergio Leone, Giorgia Senesi. Scene e costumi LupusAgnus. OrganizzazioneValentina Falorni. Regia Stefano De Luca. Produzione LupusAgnus Piccolo Teatro di Milano

Verginella -dieci anni- in fuga dall'istituto a cui è stata affidata in custodia, si rifugia in una chiesa. Gli adulti che si occupavano di lei, la madre e lo zio, sono stati arrestati dalle forze dell'ordine con l'accusa di molestie sessuali. La bambina non può confidare a nessun altro il suo dramma segreto se non a un'immagine sacra che rappresenta Gesù. E lo farà con le parole -poetiche e devastanti- di una bambina sospesa tra amore e terrore per l'adulto abusante, tra negazione e disperata ricerca di soccorso.

Verginella è il secondo spettacolo di LUPUSAGNUS.
Costituisce inoltre il secondo tassello di una trilogia di Aquilino sulla famiglia, iniziata in questa stagione con la messa in scena di “Mamma mammazza” e che si concluderà nel 2010 con l'antimusical “Canicani”.

La poetica di Lupusagnus ci porta naturalmente ad affrontare e approfondire tematiche legate alla violenza e all'emarginazione. Tematiche che richiedono una riflessione che porti al superamento della semplice reazione emotiva davanti al mostro di turno. Ma che indaghi invece sulle complesse dinamiche di potere e di sopraffazione che si annidano nelle relazioni umane e sociali, persino all'interno della famiglia.

Il teatro non è certo informazione. Ma può essere riflessione. La società riflette su se stessa. Promuove la discussione e l'approfondimento.
Queste tematiche non possono essere lasciate alla informazione spettacolarizzata né semplicemente all'aspetto giudiziario delle vicende di pedofilia.
In questo crediamo che il teatro possa e debba offrire il suo contributo allo sviluppo di una società matura, in grado di saper guardare anche agli aspetti più oscuri dell'animo umano e delle relazioni familiari e sociali.

Teatro Filodrammatici - Via Filodrammatici, 1 - 20121 Milano - Tel. 02 36595671 / 02 36595675 - info@teatrofilodrammatici.com

sabato 3 ottobre 2009

SCOIATTOLO




Tra Mezzomerico e Vaprio, forse finito sotto un'auto, ferito o solo spaventato, il cuore a mille, uno scoiattolo tenta di arrampicarsi, scivola giù... e poi quando ripassiamo è scomparso nel bosco.

venerdì 2 ottobre 2009

PACE, TOLLERANZA, RISPETTO


UN'INGLESE E IL PAPA


Laicamente DA MICROMEGA
Il Guardian: Lasciate stare campane, profumi e bei dipinti. La visita del Papa in Gran Bretagna non è cosa da festeggiare
di Tanya Gold, The Guardian, 29 settembre, traduzione di Laura Franza.

Salvaci, o Signore, salvaci tutti. Salvaci dal papa. Joseph Ratzinger viene in Gran Bretagna.
Gordon Brown è 'deliziato'. David Cameron è 'deliziato". Io sono 'disgustata'.
Venga pure, viva la libertà di parola. Ma niente tappeti rossi, per favore. Niente tè e biscotti. Niente Regina.

Nei casi di violenze sui minori e l'Aids, i comportamenti di Joseph Ratzinger lo coinvolgono nella protezione dei pedofili e nella morte di milioni di africani. Come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (forte braccio operativo di papa Giovanni Paolo II), il compito di Ratzinger era indagare sugli scandali per pedofilia che affliggono la Chiesa cattolica da decenni. E come lo ha svolto? Nel maggio 2001 ha scritto una lettera riservata ai vescovi cattolici, ordinando loro di non avvisare la polizia - o chiunque altro - circa le accuse, pena la scomunica. Facendo riferimento ad un precedente (riservato) documento del Vaticano in cui si ordinava che le indagini fossero gestite "nel modo più segreto... protette da un silenzio perpetuo". La scomunica è uno scherzo per me, e forse anche per voi, ma per un cattolico significa l'esclusione e forse il fuoco eterno - per tentare di proteggere un bambino. Beh, Dio è amore.

E sempre lui ha fatto piazza pulita dei richiami alla disciplina per Marcial Maciel Degollado, il messicano fondatore della congregazione dei Legionari di Cristo. Le accuse di abusi sui minori hanno perseguitato Maciel fin dagli anni Settanta. Le sue vittime rivolsero una petizione a Ratzinger, solo per sentirsi comunicare dal suo segretario che la questione era chiusa. "Non si può mettere sotto processo un amico intimo del Papa, come Marcial Maciel," disse Ratzinger. Due vittime di abusi lo hanno citato in giudizio personalmente per ostruzione alla giustizia, ma lui ha rivendicato l'immunità diplomatica. Alla fine, quando le accuse non potevano più essere negate, Ratzinger si è scusato e ha relegato Maciel "a una vita di preghiera e di penitenza". Perché non in prigione? Non l'ha spiegato. "E' una grande sofferenza per la Chiesa... e per me personalmente," fu il commento di Ratzinger sul peggior scandalo per abusi sui minori. Grande sofferenza? Credevo che essere violentato da bambino fosse una grande sofferenza. Essere manifestamente complici di un insabbiamento è di certo semplicemente... imbarazzante?

Ratzinger aggiunse di credere che la Chiesa cattolica fosse vittima di una "pianificata" campagna mediatica. Pianificata da chi? Dai gay? Dagli ebrei? Dagli Jedi? Ha quindi insegnato che si può pregare in perpetuo per le vittime - grazie, mi sento meglio ora! - e contemporaneamente impegnarsi al fine di garantire che gli uomini "con profonde tendenze omosessuali" non entrino nel sacerdozio, trasformando così ogni responsabilità per lo scandalo in una storia di cattivi gay!

Ratzinger ha avuto un ruolo attivo anche nella soppressione della Teologia della Liberazione, un movimento latino-americano che pone son insistenza la giustizia sociale come obiettivo centrale del cristianesimo, e sostiene che i buoni cattolici dovrebbero essere anche degli attivisti politici che lottano per i diritti dei poveri delle baraccopoli. Ratzinger ne è stato disgustato, e ha respinto l'idea come "una minaccia fondamentale per la fede della Chiesa".
E così per l'olocausto proprio della Chiesa - in Africa.

I preservativi possono proteggere gli Africani dall' Aids. Ma chi può proteggerli da Ratzinger? La Chiesa cattolica ha a lungo perseguito una politica contro l'uso dei preservativi. In El Salvador la Chiesa ha ottenuto l'approvazione di una legge, per cui i preservativi possono essere venduti soltanto con l'avvertenza che essi non proteggono dall'Aids. In Kenya, il cardinale Maurice Otunga ha organizzato roghi pubblici di preservativi. L'ex arcivescovo di Nairobi, Raphael Ndingi Mwana a'Nzeki ha detto al suo gregge che i preservativi, lungi dal proteggerli, contribuiscono alla diffusione della malattia. Beh, Dio è amore.
Alcuni sacerdoti locali in Africa consigliano la contraccezione, perché si prendono cura dei loro parrocchiani. Ma il Vaticano, dalla sua nuvola romana, non è d'accordo. L'Aids, ha detto Ratzinger, "non può essere sconfitto con la distribuzione di preservativi, che anzi aggravano il problema". Questa è una bugia. Non è una fantasia, come la nascita da una vergine o tutti gli altri magici e mistici controsensi, ma una pericolosa bugia. Ci sono, Vostra Santità, più di 12 milioni di orfani dell'AIDS in Africa. Ventidue milioni di africani hanno l'Aids e secondo stime delle Nazioni Unite, 90 milioni di persone sono a rischio di morte.

Ratzinger presiede una Chiesa che definisce l'omosessualità "una deviazione, una irregolarità, una ferita". I cattolici riformisti hanno cercato di modificare in senso liberale questo punto di vista, ma Ratzinger li ha messi a tacere. In una lettera del 1986 si lamentava che "anche all'interno della Chiesa, si stanno verificando enormi pressioni per portare... ad accettare la condizione omosessuale come se non fosse un disordine". Egli ha aggiunto che l'omosessualità è "intrinsecamente un male morale".

Le interessa conoscere le statistiche di suicidio per i gay adolescenti, Vostra Santità? Hanno quattro volte più probabilità di tentare il suicidio rispetto ai loro compagni eterosessuali. Nel 1998, un trentanovenne omosessuale di nome Alfredo Ormando si è dato fuoco in Piazza San Pietro, per protestare contro le vostre politiche. Morì.

Ratzinger non è migliore con le donne: si oppone al sacerdozio femminile, naturalmente, e chiede sia criminalizzato l'aborto anche per quelle che sono state violentate o sono molto malate; meglio il ferro da calza? Un suo amico, il teologo Wolfhart Pannenberg, ha detto che Ratzinger vede la richiesta di sacerdozio per le donne come qualcosa guidato da "portavoce di femministe radicali, soprattutto lesbiche".

Quindi questo è l'uomo che viene da noi a darci lezioni di morale. Benvenuto, Benedetto XVI, Episcopus Romae, Vicario di Gesù Cristo, Successore del Principe degli Apostoli, Sommo Pontefice della Chiesa universale, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, Servo dei Servi di Dio. Non calpestare i cadaveri.

(1 ottobre 2009)