mercoledì 21 gennaio 2009

POESIA VENTICINQUE


Supera la recinzione in balzi
felini, è un gatto. Costeggia il muretto, si ferma al mio
brusco movimento, mi fissa con occhi gelidi. E va.
Guardingo, segue un sentiero di finta
indifferenza: lo porta sempre più vicino
al sottovaso colmo
di semi e pastone, dove gli uccelli vanno
a cibarsi, lui a mangiarli. Si acquatta, le orecchie dritte:
una gazza attraversa a grandi passi il giardino. Ha
forse visto dall’alto la biscia
in cerca di topi? Un falco sembra perso tra le nubi.
Improvvisi e laceranti i latrati
dalla villa del vicino
fanno alzare la gazza, mentre cince e fringuelli
sfrecciano fra terra e cielo. Un uomo
scavalca furtivo e nessuno lo vede.

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