mercoledì 8 settembre 2010

NELLA CASA DELLA RESISTENZA



Romina assente. Sostituita da Genni (la regista) in una forma ridotta di "Il più bello di tutti i fratelli". Una lettura scenica che non ha comunque mancato di commuovere il pubblico. La povertà in Veneto, la Libia, i partigiani... sprazzi di storia d'Italia, una narrazione di epica popolare, le canzoni e gli inni. Quante cose condensate in un piccolo testo! Pubblico attento e motivato, presenti molti politici e anche i rappresentanti di circoli Anpi veneti, e la partigiana Costanza Arbeia di Oleggio che vedete nelle foto. E giovani, anche giovani che offrono la loro preziosa collaborazione alla Casa della Resistenza di Fondotoce.



Per me, un momento di emozione segreto, prima ancora che cominci lo spettacolo.

Un'illuminazione, il senso di tutto questo. Quand'ero piccolo, mia madre mi aveva mostrato la scatola di cartone (ho voluto poi rivederla da grande) contenente le "reliquie" dello zio Aquilino: una fotografia, un tesserino, un articolo di giornale, un lembo di camicia insaguinata... Penso che è bello avere portato lo zio omonimo nel luogo dove sono raccolte testimonianze di tante altre storie di partigiani. Come se avessi tolto per sempre il coperchio della scatola... come se avessi pagato un debito... come se avessi mantenuto una promessa.
Sei ancora vivo, zio. Non ti abbiamo dimenticato.





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