giovedì 10 marzo 2011

POESIA TRENTASETTE


ITALIAN UPPER MAN

A me mi piace il calcio, mi piaciono li sport,

me piase fare corare i migrati

ch’i torna al so paese, mortacci morti de fame!

a mi me gusta le troiette e ‘l sesso a pagamento

ch’è quasi gratis le sbarbine là ‘n talandia,

samba tropical bala bala canta e fotte

al carnaval,

sun catolic cristiano e in più credente,

sul suv ciò ‘l crocifisso e in mèz ai peli del petto

un etto d’oro, cristiano e pure macho, l’elemosina

la faccio a chi la merita, mica ai zingari

che ruba, mi sun brav e tulerant,

però ai froci ci metterei la marmitta in culo

e anche ai comunisti solo invidia, e invece

a quelli che si credono il messia e che scrivono

i libri e le porcate sui giornali

ci dico che messia c’è stato solo uno che è gesù

e un altro che è san pio ci ho fatto anche la statua

e ci porto un assegno ogni anno

che vado a messa nel santuario con la moglie

paradiso meritato e sicurato, sempre fatto

un culo così, io! e soldi tanti

ma son nullatenente, fituso chi paga tasse,

ciò due figli che più bravi non si può

import e sporta lui e lei fa la cariera

in televisione, cià fatto un calendario che

uno dice: minchia! e figlia mia è,

sangue del mio sangue e carne prima scelta,

mia moglie brava donna

sa stare al posto suo, santa donna,

che la donna o è santa o è puttana,

ciò case di città mare e montagna

la panza pure, bere e magnare

l’è sempre salutare,

ciò amici de politica e rispetto,

la torta va divisa con sospetto,

e a chi che non ci piace pum! il cimitero,

e a chi che apre bocca

ciò i cani destrati a sasinare,

che sempre la ragione ce l’ho io, io

che comando a cento società, che son ministratore

e dirigente, che sono presidente e pure boss,

che sono capoclan e venerabile, che

sono furbo e son guerriero, ma fedele

a papa patria e famiglia,

Dio m’ha scelto, sono qua per fare il bene.

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