mercoledì 1 febbraio 2012

SOLOLIBRI.NET


La recensione di Niva Ragazzi - http://www.sololibri.net/Nelle-miniere-di-Molooc-Aquilino.html


Nelle miniere di Molooc di Aquilino, pubblicato da Giunti a Gennaio 2012, è il terzo di una serie che ha per eroi cinque ragazzini speciali, emarginati dai compagni perchè totalmente diversi: una è morta, una dà la scossa, uno è maciullato e non guarisce mai delle sue ferite, e quello che li riunirà grazie ad una preziosa invenzione è un genio bambino senza le gambe. A questi straordinari personaggi si uniranno poi un velociraptor scheletro e tre cani "zombilupo": come non precipitarsi a capofitto in questa storia, e soprattutto, come non provare istintiva simpatia per la volontà caparbia di non nascondersi più, ma di farsi accettare - dopo essersi per primi accettati - dagli altri. E saranno proprio le loro diversità che permetteranno a questi ragazzini profondamente umani nei loro comportamenti e nei loro sentimenti, di fare squadra, diventando veramente eroi, con un motto per contraddistinguerli: "Orrendi Per Sempre".

E lo scopo, direte voi, di questa squadra? E’ semplicemente quello di aiutare bambini in difficoltà, in tutto il mondo e quello che è ancora meglio, in tutti i tempi, grazie alla prodigiosa invenzione di Albein, il bimbo senza gambe, il genio che ha inventato Lalla, una cabina telefonica che interagisce con lui e con i bambini che trasporta: quindi, non una semplice macchina, ma "una macchina che ci mette in comunicazione con bambini in pericolo, solo che adesso può teletrasportare anche nel tempo...".. Una macchina del tempo, direte voi, già visto e rivisto; ma non è così, perché "non la può usare un adulto e non teletrasporta se non c’è un bambino in pericolo, quindi non è una vera e propria macchina del tempo..."

In questo specifico volume la banda degli Orrendi viene chiamata a salvare, in un tempo e in un mondo particolare, i bambini che hanno i capelli rossi e solo per questa diversità vengono imprigionati dal perfido Molooc e mandati nelle sue miniere a scavare fino a morire di stenti. Con l’aiuto di un nano forzutissimo dal carattere impossibile, un drago cucciolo che ha nostalgia del suo amico e della sua mamma, gli Orrendi non arretreranno davanti a nulla per portare aiuto ai bambini e ai loro genitori e annientare così la tirannia di Molooc.

Un racconto piacevole e facile da leggere, che avvince senza annoiare, umorismo e avventura a piene mani e un messaggio che passa forte e chiaro: la diversità non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne un punto di forza per aiutare non solo sé stessi, ma anche gli altri.

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