venerdì 29 gennaio 2010

ALLEGRI, GENTE... CHE DISGRAZIA!

ALLEGRI, GENTE... CHE DISGRAZIA!
TEATRO COMUNALE di OLEGGIO

giovedì 11 febbraio ore 21.00

ingresso libero

Da molti anni scrivo i testi per una compagnia inconsueta, Cacao. L'allestimento dell'anno scorso è stato sospeso a causa del ritiro del protagonista e del regista. Mi è stato chiesto di dare una mano. Un gruppo così eterogeneo (bambini, anziani, disabili, giovani...) presenta numerose difficoltà: le battute vanno conteggiate a seconda degli interpreti (né troppe né troppo poche) e il testo ne risente; c'è chi fatica a memorizzare, chi è statico, chi stenta a farsi sentire e chi invece enfatizza... Ma grazie a costanza ed entusiasmo si è arrivati al traguardo.



DAL PROGRAMMA DI SALA

Nel 1983 un gruppo di giovani oleggesi si organizzò per fare teatro. Il titolo della commedia? Proprio “Allegri, gente… che disgrazia!”, che ora viene riproposta interamente riscritta.

La compagnia ebbe durata breve, ma il seme era stato gettato. Da allora di teatro a Oleggio se n’è visto tanto: bambini delle scuole elementari e medie, giovanissimi, diversamente abili, anziani del centro d’incontro… decine e decine di spettacoli prodotti in loco.

Le prime esperienze teatrali del Centro d’Incontro risalgono alla fine degli anni Ottanta. Da allora si sono succeduti animatori e registi e il gruppo originario di soli anziani si è evoluto in un gruppo misto che accoglie… tutti, ma davvero tutti.

La compagnia “Cacao” è probabilmente unica nel suo genere. Attualmente è costituita da ventun persone dai nove agli ottantatré anni. Le difficoltà che tale compagine presenta sono notevoli, a partire dalla stesura del testo fino alla sua memorizzazione e alla resa espressiva. Tuttavia, anche quest’anno si è riusciti nell’impresa di mettere in scena un’opera piuttosto complessa.

È innegabile come questo gruppo di teatro rappresenti una festa tra età ed esperienze molto diverse.

Occuparsi di recitazione diventa quindi un’occasione d’incontri straordinari, in un mondo massificato dove i rapporti si fanno sempre più superficiali.

Cacao, in conclusione, non è solo teatro.

È un esempio, un’occasione, una risorsa da preservare.


L'ALLESTIMENTO

Le vicende legate al Pirin, la maschera di Oleggio, sono liberamente interpretate a partire dalla leggenda che racconta come il popolano avesse tentato di eliminare il tiranno Bernabò Visconti con un piatto di “tapitt”, tipici dolcetti di carnevale, avvelenati.
S’immagina che l’azione si svolga nel febbraio del 1363, quando il legato papale Adelmoz (deformazione di Albornoz, il cardinale morto invece nel 1367) viene assassinato proprio sulla soglia della casa del Pirin, che viene arrestato e condannato a morte.
Rimangono sullo sfondo gli intrighi politici tra il ducato di Milano, lo Stato della Chiesa e la Repubblica di Venezia. Il pubblico è invece invitato a seguire le vicissitudini legate all’arresto del Pirin.
La scena si anima di figure del borgo, dall’ortolana alla masca, dalla panettiera alle mogli di commercianti e artigiani; e anche di figure della nobiltà, responsabili o vittime di complotti e tradimenti.
La scenografia è volutamente astratta: pannelli che sottolineano l’atmosfera dell’ambientazione (realizzati da Gianna Cannaos), alcune pedane di legno e pochi oggetti.
L’attenzione si concentra quindi sui costumi forniti dal Comitato della Corsa della Torta, fedeli copie degli originali del ’300.
Le musiche sono di autori dei secoli Diciassettesimo e Diciottesimo: Purcell, Vivaldi, Zelenka.


PERSONAGGI e INTERPRETI

PIRIN - Antonio Cutri

MAIN - Lorena Girotti

GIANGI, figlio di Main e Pirin - Ario Germanino

FLORIA, figlia di Main e Pirin - Marzia Stracuzzi

GILDA, figlia di Main e Pirin - Sofia Manfredino

CLOTILDE, amica di Main - Silvia Valentini

GISELLA, amica di Main - Anna Montalbetti

ROMILDA, panettiera - Mariuccia Zanaboni

AURORA, agiata borghese - Mariuccia Brustia

GERTRUDE, agiata borghese - Ileana Corradi

FOSCA, ortolana - Franca Salvato

BERNABO', duca - Giancarlo Lodigiani

BEATRICE, moglie di Bernabò - Ileana Fusco

RODOLFO, figlio illegittimo di Bernabò - Danilo Abbienti

ISOTTA, figlia di Beatrice e Bernabò - Federica Fusco

VALENTINA, figlia illegittima di Bernabò - Stella Fusco

CAROLINA, dama di Beatrice - Khrissel Artusa

CAPITANO - Francesco Gentile

SERGENTE - Mario Boci

SAFIRIA, masca - Doriana Massarotto

MARGAROTA, assistente della masca - Elena Bottiani





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