mercoledì 10 ottobre 2012

LA CITTA' DEI BAMBINI PIRATI

Il primo incontro con la classe Quinta Elementare Verjus è stato felice. I bambini partecipano con passione e disciplina. Lunedì seconda prova. La storia: i genitori si allontano per una settimana (un corso ministeriale di aggiornamento pedagogico!) e i bambini devono arrangiarsi da soli. Superata l'ansia iniziale, si rendono conto di essere diventati i padroni della città. Cinema sale giochi pizzerie... vengono presi d'assalto. Chi propone la biblioteca o un'attività tranquilla, gli scacchi, non è preso in considerazione. Si formano tre bande di "pirati" che imperversano lasciando ovunque rifiuti e rottami. Un gruppo di bambine si mostra più responsabile e traccia una linea di confine per preservare il proprio territorio. 

                           Con i maschi non c’è pace,
                            fanno quello che gli piace.
                            Non si può mai ragionare,
                            voglion solo comandare.
                            Si ribellano alle leggi,
                            sono esperti di maneggi.
                            Ribelliamoci ai ribelli
                            con la forza dei cervelli.
                            Dimostriamo che le donne
                            son pilastri, son colonne.
Siamo ardite condottiere,
riprendiamoci il potere!


I pirati non lo accettano e scoppia la guerra. Il ferimento di una delle bambine riporta tutti alla realtà: la città è ridotta male. Manca solo un giorno al ritorno dei genitori, ma i bambini uniscono le forze per accoglierli in una città rivisitata con la loro immaginazione: più verde, più sicurezza, più colore. 

Alla realizzazione delle scene, affidate a Gianna Cannaos, collabora Antonio Di Bari, scenografo. Ecco il suo progetto. Il fondale, il paravento e il monumento si ispirano alla pittura di Giorgio De Chirico.

Lo spettacolo è organizzato con il patrocinio della Biblioteca e come l'anno scorso per "Il Mangialibri" offre lo spunto per un'attività sui libri. Il libro come oggetto da utilizzare per un'installazione artistica. Il bambino espone la propria idea, si realizza l'installazione e la si fotografa. Mostra nell'atrio del teatro e poi in biblioteca.



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