mercoledì 13 agosto 2008

BRICCONIA NEWS: la legge è uguale per tutti


“Buongiorno, onorevole, come va?”
“Risultati miracolosi, siamo molto soddisfatti.”
“Ma è vero che hanno preso le impronte digitali ai suoi figli?”
“Ma sì, abbiamo finto di giocare all’investigatore… Sa, su noi lombardi ce n’è passata di gente: barbari dell’est, spagnoli, francesi, austriaci… E insomma abbiamo scoperto che il mio sangue non è puro lumbard, ma ci sono un po’ di globuli stranieri.”
“Anche rom?”
“Questo non lo deve mica scrivere. Lo sa che c’è la legge che si pubblica solo quello approvato dall’antiterrorismo e dall’antigiustizialismo e dall’antiopinionismo eccetera.”
“La trovo stanco.”
“Questa settimana ci è toccato lavorare sul serio, tre ore al giorno tutti i giorni. Dobbiamo dare l’esempio per le norme antifannulloni. Per fortuna che si tratta solo di una settimana. Ho fatto preparare la nave e me ne vado in crociera a Lampedusa.”
“Va a soccorrere gli immigrati?”
“No, a controllare che li facciano tornare indietro, vivi o morti. Ma è un piacere, mica un lavoro. Qualcuno ce lo teniamo per le norme umanitarie, sa. Gli diamo una bottiglietta di gazzosa e un panino al formaggio, poi lo trasferiamo in uno dei campi che dobbiamo costruire. E chi s’è visto s’è visto.”
“Ma sono tutti suoi quegli automezzi?”
“Mi porto il lavoro a casa. Sette tir di rifiuti tossici. Se ci sono io, nessuno fa domande.”
“E dove li porta?”
“Me li tiro dietro su una chiatta fino a Lampedusa, poi attacco la chiatta alla carretta degli extracomunitari. In Africa c’è tanto spazio inutilizzato. E poi là sono abituati a epidemie e cibo avariato, le tossine finisce che gli fanno pure bene.”
“C’è anche un cellulare della polizia penitenziaria.”
“Ah, un amico. Me lo porto sulla nave. Ha bisogno di cambiare aria. Il carcere duro non fa bene alla salute di noi politici.”
“Viene anche lui a Lampedusa?”
“Ma no. Lo lascio a Messina. Deve prendere accordi per il ponte.”
“Lui? Ma se è detenuto in regime di…”
“Che c’entra? Le competenze sono competenze e più competente di lui per gli appalti e la gestione delle risorse comunitarie!”
“Sarà un bel ponte?”
“Noi siamo come gli artisti. Più che il prodotto finale, ci importa l’estro creativo, perché è durante l’elaborazione dell’opera che ci sentiamo soddisfatti.”
“Significa che il ponte non sarà mai finito, come certe autostrade?”
“Significa che calamiterà soldi e lavoro. E che il mondo sarà un mondo migliore, dopo, non si sa quando. Tutto per merito nostro e del nostro senso di giustizia finalmente unilaterale. Venga anche lei sulla mia nave, così vedrà che noi le cose sbagliate le facciamo giuste e quelle giuste le lasciamo ai terroristi finocchi.”
“No, grazie, soffro il mal di mare.”
“Peccato. Ci sono un po’ di ragazze mica male, ho il mio fornitore televisivo personale. Sniffatine di qualità, roba speciale per il Parlamento.”
“No, grazie, ma lei ne approfitti pure.”
“Ci può contare! Per che cosa mi sono fatto eleggere, se no?”

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