domenica 18 novembre 2012

ARTEMISIA: LETTURA PANICA

Un primo incontro di conoscenza tra gli interpreti e per tracciare le linee di base; si definisce l'amalgama tra la voce di Laura, la chitarra di Carlo e le musiche originali al computer di Lorenzo. Stamattina la prova con Laura dalle 9.00 alle 10.30 e poi fino a mezzogiorno con i ragazzi per fondere il tutto.
Ecco, la lettura-spettacolo è pronta.
Per la regia ho applicato alcuni principi del "teatro panico" che passo dopo passo sto teorizzando e che si sta rivelando prezioso per dare coerenza e concretezza alla messa in scena.
Anzitutto, ho liberato Laura da ogni velleità di bella espressione, spingendola verso un rapporto ritmico-corporeo con la parola declamata. E' la parcellizzazione del personaggio, considerato non nella sua consistenza monolitica (un carattere durevole nel tempo visto nel suo percorso psicologico), ma nelle diverse situazioni che sono come sfaccettature. Ogni momento drammatico fa personaggio a sé e facilita nello spettatore riconoscimenti e partecipazioni emotive.
Poi, ho legato la voce ora al suono della chitarra ora al brano musicale, ricavandone effetti diversi: la voce come scansione ossessiva corporea, come ritmo rappato, come suggestione quasi jazzistica...
Ho considerato tutte le presenze sul palcoscenico (sempre a vista) come componenti attive e versatili, da utilizzare senza rispettare i canoni. Alla voce femminile ho così unito quelle maschili dei musicisti, che reggono brevi ruoli e leggono poesie d'epoca.
Ho infine preso in considerazione la struttura espressiva generale. All'inizio, il dramma dello stupro, aspro e doloroso; poi la narrazione del periodo felice, di vena brillante e d'invettiva; in chiusura, il patetico del ricongiungimento fisico e affettivo con il padre, che è come lo spegnersi lento di una meteora.
Una lettura-spettacolo di emozioni forti e varie, resa possibile dalla sinergia di tre giovani ricchi di talento e di sensibilità: Lorenzo Crippa, Carlo Fanchini e Laura Fortina.
Il Teatro dei Passeri ha ancora tante cose da dire e da fare.
Grazie, ragazzi.

SABATO 24 NOVEMBRE, Cason di Mezzomerico, ore 16.30.

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