martedì 12 marzo 2013

CORSO DI TEATRO, TERZO INCONTRO



Terzo incontro del corso di teatro. Di nuovo “La capra” di Saba sul leggio. Cominciamo con il prendere visione dei video amatoriali pubblicati su Youtube. Musica classica (prevale Mozart), voce monotona che si sforza di esprimere non si sa che cosa. Sono letture abbastanza stereotipate: il teatro è bella voce, ammiccamento, mimesi, dizione… e tanta noia. Propongo tre letture diverse.
La lettura spaziale. Leggo il primo verso con la testa inclinata in basso a sinistra, come se dicessi qualcosa a me stesso. Poi mi rivolgo al gruppo accelerando e con un’unica pausa prima di “belava”. Proseguo alzando tono e intensità e rivolgendomi a una folla posta dietro i presenti, addirittura l’umanità; afferro il foglio e muovo alcuni passi laterali. Riporto l’attenzione sul gruppo e chiudo stringendo su me stesso.
La lettura ritmica. Utilizzo le musiche di Lorenzo che costituiscono la colonna sonora di “Death watch”. Sono composizioni al computer e la differenza con Mozart o Vivaldi si fa subito sentire. Leggere la poesia in sintonia con questa ritmica sembra impossibile e ci sono esitazioni. Ma poi i corsisti si fanno coraggio e sperimentano con risultati eccellenti. Si scoprono nuovi ambiti di vocalità e di espressività.
La lettura situazionale. Il lettore agisce non come sé stesso “declamante”, ma come personaggio inserito in una situazione. Per esempio, legge “La capra” come testimone di un incidente stradale; o come relatore di una scoperta sensazionale; o come spettatore di una corsa automobilistica.

L’attività successiva concerne un lavoro in coppia. La storia di Biancaneve (i testi sono tratti da siti Internet di materiali per le scuole). Uno legge, l’altro mima. La scena comprende un fondale e un cubo di legno. All’inizio ci si concentra solo sulla lettura e sui gesti, poi invito ad approfondire sempre più le possibilità espressive:
-          Il lettore è anche il creatore della figura virtuale che mima l’azione
-          Il mimo ignora il lettore, ma il lettore si rapporta al mimo con empatia
-          Il lettore non solo narra, ma esprime giudizi morali sul mimo
-          La musica (Chopin e Enya) crea una sfera che protegge dai disturbi esterni e supporta la partecipazione emotiva
-          Si rilevano punti caldi che vanno enfatizzati con cambi di registro (dal narrativo al drammatico)
-          Si sottolineano le pause
-          Si costruiscono le simmetrie di movimento…
Insomma, dalla lettura ci si spinge verso una lettura drammatizzata che profuma già di teatro. 

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