mercoledì 20 febbraio 2008

MAMMA MAMMAZZA

LUCA Mamma, sono nei guai.

MADRE Che cosa si dice, prima?

LUCA Buongiorno.

MADRE Buongiorno anche a te.

LUCA Sono nei guai, mamma.

MADRE A me lo dici? Ti aspetti che precipiti nell’ansia? Hai combinato guai fin dal primo vagito. La tua stessa esistenza è un guaio. Ma io sono vaccinata.

LUCA Questa volta sono guai grossi. Se non trovo una via d’uscita finisco in prigione.

MADRE Il luogo che ti è congeniale. Quando eri ancora piccolo e malleabile, avrei dovuto iscriverti al riformatorio, invece che alla scuola materna. Non l’ho fatto e ora sei irrecuperabile.

LUCA Mamma, devi aiutarmi.

MADRE Ti sei pulito le scarpe?

LUCA Sì.

MADRE Bugiardo. Hai seminato fango e foglie secche.

LUCA Pulirò, te lo prometto.

MADRE Non hai mai mantenuto una promessa. Fango e foglie secche? Fango e foglie secche! Sei andato di nuovo nel bosco a fare le porcherie?

LUCA Vuoi che pulisca subito?

MADRE Ruffiano. Tutto smorfie e gentilezze, quando hai bisogno di me.

LUCA Mamma, io ti voglio bene. Sei la mia mamma, devi aiutarmi.

MADRE Ipocrita. Ti illudi forse che non mi accorga di quanto zucchero versi nella mia tazza? Due cucchiai invece di uno. Ti controllo, sai? Me ne sto zitta per spirito di carità materna. Ma tu vuoi che mi venga il diabete. Tu vuoi vedermi malata. E poi morta. Perché mi odi.

LUCA Io ti voglio…

MADRE Non dire quella parola!

LUCA … bene.

MADRE Un odio assoluto e vendicativo. Subdolo. Violento. Un odio maligno.

LUCA Tu sei la mia mamma, come potrei odiarti? Il solo pensiero mi spaventa e mi disgusta.

MADRE Che ore sono, figliolo?

LUCA Le sei e qualche minuto.

MADRE Quasi le sette. Io ti ho aspettato, Luca. Avevo preparato il tè. Ti ho anche comprato i biscotti ai cinque cereali. Quelli che costano più degli altri.

LUCA Abbi pazienza, mamma. Si è rotto l’orologio.

MADRE Scuse, giustificazioni, pretesti, scappatoie, ripieghi... Una vita di falsità e vigliaccheria. Tu da una parte, io dall’altra. E in mezzo la solitudine di una madre e la sua santa sofferenza.

LUCA Mamma, vuoi ascoltarmi?

MADRE Ora lo berrai tiepido. Anch’io lo berrò tiepido. Mi fanno schifo le cose tiepide. Sanno di depressione. Ma questa non è che una delle piccole crudeltà quotidiane con cui avveleni la mia esistenza.

LUCA Giuro che non arriverò mai più in ritardo.

MADRE Non giurare. I farabutti come te non hanno il senso dell’onore.

LUCA Devo dirti una co…

MADRE Nemmeno tuo padre l’aveva. Infatti, mi ha sposata. Cinque mesi di torture indescrivibili. Poi sei nato tu. Il fondo dell’abisso. Ho trovato la forza di separarmi da quel mostro di egoismo, ma dio ha voluto darmi la croce della tua educazione.

LUCA ...

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