lunedì 8 settembre 2008

FESTIVALETTERATURA: la solidarietà





Nonostante il tema impegnativo, bambini e ragazzi hanno partecipato numerosi, accompagnati da genitori sensibili che (almeno qui al festival) dimostrano che la vera famiglia affettiva, non quella ipocrita dei moralisti, c'è ancora. Leggo la difinizione di solidarietà da Wikipedia, poi presento TI SALVERO', CANAGLIA e ne leggo due brani. Paura, dolore, angoscia... diventano un'enormità insopportabile se siamo soli e non possiamo sperare nell'aiuto di nessuno.
Sul palcoscenico un sacco nero. Contiene Canaglia, l'orsacchiotto Unocchio e il ratto Schifo. invito un bambino a togliere i bavagli a Canaglia, che sarà liberato via via, recidendo un legaccio dopo l'altro. Anna Sarfatti presenta il suo bellissimo libro sulle pari opportunità e si apre un dibattito sui rapporti tra maschi e femmine. Sul palcoscenico si mimano momenti dell'avventura di Canaglia e poi una partita di calcio alla quale vogliono partecipare anche le femmine. La spontaneità dei bambini, il loro senso dell'umorismo, il senso di giustizia e di aiuto reciproco che per fortuna ancora conservano... tutto contribuisce a mettere sul palcoscenico uno spettacolo di vita ben diverso da quello che purtroppo ci presenta la cronaca. Alla fine Canaglia è libero. Grazie ai bambini.

1 commento:

Eddie Zee ha detto...

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