lunedì 22 giugno 2009

POESIA VENTINOVE



Per monti e per valli il mandriano
fa visita al popolo bue; i suoi subalterni
lo acclamano adoranti e con virulenza macellano
grassi vitelli su orgiastici spiedi: pecore occhi di miele
gli si affollano attorno la notte di fuochi di canti di balli
si prende il piacere l’anziano
mandriano - al mattino riparte sui pascoli
senza confini, seguito da vacche somari caproni e feroci
cani che il suo popolo asino tengono ammassato dentro confini
sempre più stretti – lui va, alta la testa, aspra la voce, ascolta ammaliato
i cantori dei miti inventati, lui solo è il mandriano, padrone di tutto, ma non
ma non
dei lupi che dalle tetre foreste sulle creste dei monti ululano.

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