domenica 9 maggio 2010

TEATRO BABY












GLI OCCHI DEL DRAGO

Teatro Comunale di Oleggio
Domenica 16 MAGGIO ore 21.00
Ingresso libero


Due fratelli, Giovanni e Carlo, si ritrovano proiettati in un universo fantasy con le identità di Bilco e Rayan. Gli orchi comandati da Morieris, tra i quali Sbrano e Tammazzo, sconfiggono gli elfi e rapiscono la principessa Silia. Bilco e Rayan si prefiggono di salvarla. L'unica possibilità di sconfiggere Morieris è di allearsi con il drago Fokor. Lo stregone Seregon è contrario: non c’è da fidarsi del drago. In cambio il drago chiede prima gli occhi di Bilco e poi la vita di Melidon, il re degli elfi. Bilco, per non presentarsi cieco a Silia, se ne va nel deserto, ma Silia corre a cercarlo insieme a Zifolo e Zimar. Grazie alla spada Perforante, forgiata dai nani Pigliapugni e Strapazzatore, e grazie all'aiuto della regina Kalena, i due eroi sconfiggono sia Morieris sia il drago. Bilco può così riabbracciare la principessa di cui è innamorato.


L'esordio di dodici scatenati interpreti di quinta elementare.

Canzoni metal eseguite dal vivo da Lia.


L'ARLECHIN LADRO E LADRON
Teatro Comunale di Oleggio
Mercoledì 26 maggio ore 21.00
Ingresso libero.

L’opera è costituita da tredici scene, quanti sono i personaggi. Non esiste un protagonista. Anzi, forse c’è. Il suo nome è “interazione”. Dedicata ad Arlechin, essa vede però alternarsi tredici protagonisti le cui vicende sono strettamente legate. Tutti i tipi della commedia dell’arte, e anzi della commedia greca e romana, ci passano sotto gli occhi. Il servo affamato e scaltro, il locandiere gaudente, le serve pasticcione, l’avaro, il libertino, lo spaccamonti, l’innamorato, la tradita, il fatuo… Una girandola di situazioni comiche, una variopinta giostra di caratteri. Le musiche sono tutte di Vivaldi.


Arlechin, sempre affamato, segue il consiglio di Zanni: cercarsi un padrone e derubarlo. Ma lui di padroni ne prende addirittura due: Florindo e Pantalone, le cui dispense saccheggia. Entrambi corteggiano Isabella, ma Florindo vuole sposare Flavia, figlia del ricco Pantalone. Di Flavia è innamorato Lindoro, figlio del dottor Balzano. Per poterla avvicinare si traveste da donna e diventa Angelica, dama di compagnia. Ma Pantalone ha promesso Flavia al conte Tartaglia, che s’innamora di Angelica e corteggia pure lui Isabella. Costei dovrà affrontare l’ira della moglie di Pantalone, Marianna. Ma poi incontrerà l’anima gemella, il capitano Fracasso. A combinare pasticci provvede Colombina, serva con Rosina. E alla fine… Arlechin avrà ancora fame, ma gli innamorati troveranno la felicità.


L’esperienza del primo anno è stata valida, a giudicare da quanto sia più sicuro ed efficace l’approccio di quest’anno a un testo molto difficile, quasi un piccolo “Goldoni” nello stile di una compagnia teatrale di adulti. Linguaggio strambo, un grammelot ispirato al dialetto veneto; caratterizzazione dei personaggi; dinamismo; ritmo… I ragazzi ce l’hanno fatta, nonostante i momenti di crisi. Si potrà obiettare che le tematiche sono poco consone all’età degli interpreti, ma appunto in questo sta la sfida. Gli attori del Teatro dei Passeri intendono misurarsi con un teatro che non ha confini.



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