domenica 23 marzo 2008

POESIA QUINDICI


Sullo sfondo verde il prato azzurro

tre giovani ginnasti un indovino anziano

butta sassolini.

Tu vai in direzione opposta: svanisci rilucendo.

Ma più tardi ti vedo in compagnia

chiassosa: scompari sopra un autobus.

Ti ritrovo sottobraccio a un ragazzo

accigliato: state entrando in un grande magazzino.

E poi sul manifesto, in un riflesso, nel video

in vetrina, nell’acqua della vasca

ti muti in pesce rosso.

Quando apro la porta, la camera

s’ingombra del mio corpo, che ricorda.

Apro l’acqua, è la voce che udirei

se tu fossi qui. Mi spoglio, è il corpo che hai

che non ho.

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