mercoledì 5 marzo 2008

POESIA UNDICI


La tua voce di nebbia. Oggi i passeri

beccano silenziosi ingordi, e già scomparsi

nel lauro avvolto in spire grigie.

Mi chiedi aiuto, lo so.

Non so darti che spietate

rassicurazioni. Ma tu non

parole, vorresti la mia presenza

accanto, subito, sempre.

Io qui lacerato; e tu là,

bisognosa del figlio,

madre con voce bambina.

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