lunedì 28 luglio 2008

VERGINELLA


Ieri riunione di Lupusagnus a casa mia. Presenti Stefano, Marta, Annamaria e Tommaso. Sergio sarà impegnato con Ronconi fino a maggio, Giorgia sta valutando come partecipare al prossimo allestimento del gruppo. Fuori Milano, Stefano mette nel serbatoio trenta euro di verde al posto del gasolio. Sbaglia strada, supera Novara e deve tornare indietro. Arriva a casa mia, ma l'auto non si riaccende più. Per fortuna il mio vicino, il generale, non solo è molto attrezzato, ma se ne intende e ha un figlio che fa i rally. Dopo un'ora il serbatoio è stato svuotato. Io e Betti andiamo all'automatico a fare dieci euro di gasolio. Ci troviamo un povero pensionato di Novara al quale la macchina ha mangiato dieci euro. E' molto avvilito e se ne sta lì come se dal cielo dovesse scendere un aiuto provvidenziale. Giornate così, di cose storte. Come fare un sacrificio agli dei. Dopo di che tutto andrà bene. Infatti riusciamo finalmente a sederci e fino a sera discutiamo sui testi. Ci concentriamo sui monologhi, ma si parla anche di cinema e di libri, di registi e drammaturghi. Un calderone da sabba, dal quale pare che debba uscire solo un inutile e disgustoso intruglio fumante. E invece no, i sentieri si raccordano a strade larghe e dritte e alla fine si cammina tutti sulla medesima via verso la meta finale. Lo spettacolo sarà VERGINELLA.
Tre monloghi: una bambina, lo zio, la mamma. Usi, abusi, storie segrete, complicità, egoismi supremi, insensibilità... un poco di follia, forse, ma soprattutto tanta capacità di fare del male. E poi tre attori, che sono interpreti e personaggi. Anche loro dovranno fare i conti con l'intreccio monologante. Alla fine, di fronte al pubblico, chi ci sarà? L'attore o il personaggio? La verità o la sua rappresentazione mentale, massmediale, artistica?
Pubblicato questo post, metto mano al testo. Le prime prove a settembre. Il debutto in primavera.

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