lunedì 28 giugno 2010

LE CROCIATE DEI SANTI INNOCENTI


L’INCIPIT

Dalla Cronaca del Cammino dei Santi Innocenti.

Brindisi, il giorno 28 del mese di ottobre dell’anno 1212 d.C.

“Mi chiamo Leone. Sono un monaco. O forse non lo sono più. Se mi guardo indietro, vedo il mio passato dissolversi in polvere. Memento, homo, quod pulvis es et in pulverem reverteris. Ora so a che cosa si riferisce. Non tanto alla carne, quanto a ciò che siamo stati nello spirito; agli atteggiamenti e alle convinzioni, alle conoscenze e all’insieme di tutte le qualità e i vizi che ci definiscono come esseri umani unici e originali.

Polvere, solo polvere di ciò che sono stato. Eppure sono ancora vivo. Non è la morte a renderci polvere, ma la vita. Poi la polvere s’impasta con l’acqua che lava via i ricordi e tra le mani abbiamo una palla di creta che possiamo rimodellare. Una nuova vita.

Ecco a che cosa si riferiscono le parole della Genesi: in ogni vita ci sono più vite e ogni volta che moriamo da vivi possiamo rinascere per affrontare nuove strade di saggezza.

Questo mi ha insegnato il viaggio che mi ha portato a Brindisi, dove ora mi trovo.”

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