lunedì 24 gennaio 2011

EROS


A primavera, quando
l'acqua dei fiumi deriva nelle gore
e lungo l'orto sacro delle vergini
ai meli cidoni apre il fiore,
e altro fiore assale i tralci della vite
nel buio delle foglie;

in me Eros,
che mai alcuna età mi rasserena,
come il vento del nord rosso di fulmini,
rapido muove: così, torbido
spietato arso di demenza,
custodisce tenace nella mente
tutte le voglie che avevo da ragazzo.

(Ibico, trad. Quasimodo)

Da "Se muore l'Arlecchino", terzo episodio con Albino Guidi. Le Cariti presentano Eros ad Albino. Sarà L'Arlechin. Quello dei dilettanti. Chi minaccia, Ade? Lui o l'Arlecchino del Teatro Novecento di Milano?

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