mercoledì 22 febbraio 2017

IL MANGIALIBRI: I LABORATORI

Il Mangialibri è un progetto che coinvolge gli assessorati all'Istruzione e alla Cultura, la Biblioteca, le scuole e il Comitato Genitori. L'obiettivi è di avvicinare i bambini alla biblioteca, di stimolarli alla lettura e quindi alla scrittura. Si concretizza con visite delle classi in biblioteca, un concorso che premia elaborati sui libri letti con particolare riferimento alle emozioni e ai sentimenti, laboratori di scrittura condotti da me.


Nelle classi di Prima Media ho fatto lavorare gli alunni sul "Microlibro", ossia un racconto molto breve (una decina di righe) ma completo di incipit, svolgimento e finale di coerenza interna, differenziando fabula e intreccio, eliminando le banalità e cercando di stupire il lettore.
"E' un giorno come un altro e Ambrogio, fornito di zaino, esce di casa, si volta per salutare la mamma e... puff! la casa è scomparsa (...)."
Inoltre, propongo di scrivere un haiku. Ho portato due libri di poesie di Ryokan e Shiki, in modo da fornire degli esempi. Spiego in breve quando è nato e di che cosa si tratta: tre versi di 5,7, 5 sillabe.
"Sopra un albero
ci sono i colibrì
batto le mani."
"La luna piena
mi guarda furibonda
ma non mi parla."

Con le classi Quinte della scuola elementare il laboratorio, come da richiesta, è finalizzato alla poesia. Elaboro un breve percorso in sette punti, in modo che l'alunno parta dai mattoni per erigere muri e infine costruire una casa.
Ecco lo schema:
1) PAROLA: elaborare parola: anagramma parziale continuo, stessa sillaba iniziale, rima, suggestioni. ESEMPI: mare, rema, rame, arme, mera, erma / tramonto, ramo, manto, trono, morto.a, Roma, tonto, tono… / maestra, rasta, tema, seta…
2) PAROLE: tutti scrivono una parola o un verbo qualsiasi, poi sette/dodici alunni trascrivono la propria sulla lavagna; combinandole e collegandole con articoli e preposizioni si scrive una poesia.  
3) RICORDO: ognuno scrive una riga di massimo 10 parole con un ricordo relativo al mare, in gruppo se ne utilizzano da tre a cinque per fare una poesia. Per aiutarsi: concentrarsi su un dato sensoriale relativo alla vista o all’udito (punto di vista, vicinanza e lontananza, visione reale e visione immaginaria, vista di dettaglio o d’insieme…; suono vicino e lontano, provenienza, personale, di vivente, naturale…).
4) POESIA CLONATA:
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
.          ( Giuseppe Ungaretti)
scrivo una poesia rispettandone la metrica, tenendo il primo verso e cambiando gli altri tre.
5) RIMA: dentro un libro puoi trovare / amo stare in compagnia / mentre vado in bicicletta / aspettando primavera / quando suona l’intervallo. Scrivo un altro verso con la rima e la metrica (ottonario, otto sillabe).
6) HAIKU: scrivo una poesia di 5-7-5 sillabe.
7) POESIA RUBATA: rubo un verso da uno dei libri di poeti italiani moderni e lo unisco a quello di altri compagni per fare una poesia.

Gli elaborati saranno esposti nell'atrio del Teatro Civico durante la serata di premiazione del Mangialibri, a fine aprile.