domenica 31 agosto 2008

C'ERA DUE VOLTE IL BARONE LAMBERTO






















Sabato 30, nel parco della biblioteca di Castelletto Ticino il gruppo del corso di teatro tenuto da Guido Tonetti ha presentato la mia riduzione da Rodari di "C'era due volte il barone Lamberto".






Una serata briosa e divertente, con gustose trovate sceniche e una prova d'attore davvero valida, consirata la scarsa esperienza degli interpreti. Trovate il testo nel mio sito, http://www.aquilino.it/.






lunedì 25 agosto 2008

I COLORI DELLA FRANCIA




Io e Betti in Francia per sei giorni intensi. L'itinerario è quello del libro che sto scrivendo, LE CROCIATE DEI SANTI INNOCENTI. Da Cloyes-sur-Loir a Marsiglia passando per Chartres, Saint Denis, Troyes, Citeaux, Cluny... Abbiamo esplorato Borgogna, Champagne, Provenza... e di meraviglia in meraviglia ci siamo domandati perché l'Italia sia così sporca, gretta, stupida e violenta. In Borgogna ci si ritrova nella natura vera, tra gente vera. Gente concreta che ragiona con la propria testa, senza pregiudizi, senza bigottismi, senza ipocrisie. Gente semplice lontana dalle devastazioni della nostra televisione. I loro paesi sono tutti fioriti e basta questo a farne un salotto che incanta, senza i costosi arredi urbani che stanno riducendo le nostre cittadine a salotti pretenziosi ancora coperti dal cellofan. Corsi d'acqua limpidi, campagna a perdita d'occhio, non una cartaccia per strada. E ovunque cogli un senso di comunità che la nostra storia recente ha triturato, sostituendolo con rabbia, diffidenza, egoismo, reattività. Là placide vacche bianche, da noi feroci cani neri.
CLICCATE PER VEDERE L'ALBUM IN PICASA.
I colori della Francia

mercoledì 13 agosto 2008

IL TEATRO DEI PASSERI


Ecco qua, come ho scritto nel post precedente, i primi passi per cercare linguaggio e registro per IL FANTASIMO DE ARLECHIN. È tutto ancora oscuro, non so se ci saranno adesioni, non so quanti saranno i ragazzi, ma so che voglio qualcosa di nuovo, che non sia il solito teatrino. E non so nemmeno se ho le capacità per fare quello che sogno. Ma se non vado all'avventura mi sento di colpo vecchio. Ecco due brani.


PANTALON Varda varda varda… Arriva ‘l parón, ghe ciapa ‘n trombon. Che cossa che i fa, Dorina, le mie maschere che vedo costì indormentate?
DORINA Se sono indormentate, dormono, siór Pantalon.
PANTALON Com’è giusto che sia, dopo le fadighe del carnevale. Non vogliamo forse che siano fresche e riposate al momento di riprendere i balli e i canti?
DORINA Se lo volete voi, per forza che è così.
PANTALONE E allora lasciamole dormire, le mie mascherine, che un buon investimento lo si apprezza nel tempo. Ma da quanto tempo dormono, Dorina?
DORINA Sono cinque minuti, non più di sei.
PANTALONE Cinque minuti che sono quasi dieci e poi manca poco a un’ora e passa un giorno e come niente se ne va la settimana? Sveglia tutti, Dorina, che il tempo è denaro e i denari sono sempre troppo scarsi e tempus fugit in un attimo mi ritrovo in brache di rammendo per colpa dei lazzaroni scansafatiche ladri di salario!
DORINA Così è, anche se così non va. Il riposo è un lusso, il lavoro un dovere, i diritti li hanno impiccati e ci resta solo l’obbedienza, a noi disgraziati che non abbiamo scienza.



ARLECHIN Sbandiglio sbandiglio sbandiglio. Tu! Lo vuoi un coniglio? Sempre arrivare, mai partire. Non dismettere mai di dormire. Zanni, sito svejo? No, non è tanto sveglio. E allora ghe do un pizegòn.
ZANNI Ahi! Sito mato?
ARLECHIN Sì. Qualcosa in contrario?
ZANNI Embè, son contento. Nonostante el tormento, son felice de stare qua, quaraqua qua qua qua quà.
ARLECHIN A mi me pare mona pi’ de prima.
ZANNI Gavaria vogia di ballare, di cantare e di volare.
ARLECHIN Are are are… Che cosa te spetti? Ciapa il volo e schiantati al suolo.
ZANNI Me sento leggero come un quintale e svelto come un maiale.
ARLECHIN Xe mona, e anche animale.
ZANNI È una giornata meravigliosa. Perfino il letame profuma di rosa. Ho voglia di buoni sentimenti. Vero che siete tutti contenti?
MASCHERE Forse che sì
forse che no
ma poco per volta
se non si può.
MASCHERA 1 Poco per volta, se non si può.
ARLECHIN Le oche hanno starnasciato. Oche! Oh, care oche.
ZANNI Karaoche?
ARLECHIN Oca, bestia stupenda. Tutta tonda. Soda e morbidosa. Con un pettone, due cosciottoni… La carne rosa… Spiumare... arrostire... mangiare.
ZANNI Are ire are… Arlechin, amico mio…
ARLECHIN Mai stato amico dei morti di fame. Ce n’è già uno che mi guarda dallo specchio. E non va via, spòn! Tutte le volte che vado a rimirarmi è lì che mi fissa con la sua aria di morto di fame!
ZANNI Amico mio, il carnevale ci aspetta.
ARLECHIN Io non ho fretta.
ZANNI Mi e ti insieme, ancora per le strade, baldoria di coriandoli e stelle filanti.
ARLECHIN Ti va’ avanti. Mi... aaauumhhh... squasi squasi... torno a dormire... così non sento la fame la fame la fame… ma non a va mai via questa fame?
ZANNI Sveglia! Tutti pronti a partire! Maschere festanti, il carnevale aspetta tutti quanti!
MASCHERE Forse che sì
forse che no
ma poco per volta
se non si può.
MASCHERA 1 Poco per volta, se non si può.
ARLECHIN Io non vengo.


È un esperimento. Ci sono cose che non mi convincono. Ma sono certo che troverò la giusta calibratura. Le solite rime sono insoddisfacenti. Ohi ohi, che impresa! Mi sono incontrato con Gianna, ma è presto per costumi e scenografia. Ho delle idee: costumi con solo accenni a quelli della commedia dell'arte, un gazebo bianco, un telo orizzontale bianco... Così avrei uno spazio delimitato e due piani orizzontali. Basta. Tutto a ottobre.

LE CROCIATE DEI SANTI INNOCENTI


Il libro è quasi finito. Mancano le ultime venti pagine (verranno circa 270 cartelle), ma aspetto a scriverle dopo il viaggio in Francia. Io e Betti partiamo domenica, andiamo diretti a Cloyes vicino a Chartres, poi seguiamo l'itinerario dei pueri fino a Marsiglia: Chartres, Saint Denis, Melun, Troyes, Clairvaux, Digione, Cluny, Valence, Avignone, Aix en Provence. Scatterò centinaia di fotografie, immaginerò il paesaggio del 1212 e al ritorno completerò il libro con le descrizioni e le atmosfere.

Stefano ha letto VERGINELLA ed è molto soddisfatto. Marta è entusiasta. Ci ritroviamo qui a casa mia ai primi di Settembre con Tommaso e Annamaria per una lettura, così rifinirò il testo nella forma definitiva. Il debutto in primavera.

Ho programmato i due interventi per il Festivaletteratura e mi sento tranquillo. Per quello sulla politica sarò in coppia con Anna Scarfatti. Medito di arrivare con una sorpresa un poco impressionante che tirerò fuori da un sacco nero della spazzatura. Nel laboratorio SPAZZATURA DI PAROLE (ehi, quanta spazzatura! ma sono tempi così) dividerò i ragazzi in gruppi e alla fine avremo prodotti molto diversi tra loro.

Nel frattempo sto pensando a che cosa scriverò dopo questo romanzo. Intendo cominciarne un altro. Mi attira un poco la storia di fra' Dolcino, ma non ne sono ancora convinto.

Il testo per il TEATRO DEI PASSERI lo scriverò a ottobre a misura del gruppo. Ho giocato con il linguaggio, mescolando veneto e neologismi, e mi sembra che funzioni, un grammelot a misura di bambino.

BRICCONIA NEWS: la legge è uguale per tutti


“Buongiorno, onorevole, come va?”
“Risultati miracolosi, siamo molto soddisfatti.”
“Ma è vero che hanno preso le impronte digitali ai suoi figli?”
“Ma sì, abbiamo finto di giocare all’investigatore… Sa, su noi lombardi ce n’è passata di gente: barbari dell’est, spagnoli, francesi, austriaci… E insomma abbiamo scoperto che il mio sangue non è puro lumbard, ma ci sono un po’ di globuli stranieri.”
“Anche rom?”
“Questo non lo deve mica scrivere. Lo sa che c’è la legge che si pubblica solo quello approvato dall’antiterrorismo e dall’antigiustizialismo e dall’antiopinionismo eccetera.”
“La trovo stanco.”
“Questa settimana ci è toccato lavorare sul serio, tre ore al giorno tutti i giorni. Dobbiamo dare l’esempio per le norme antifannulloni. Per fortuna che si tratta solo di una settimana. Ho fatto preparare la nave e me ne vado in crociera a Lampedusa.”
“Va a soccorrere gli immigrati?”
“No, a controllare che li facciano tornare indietro, vivi o morti. Ma è un piacere, mica un lavoro. Qualcuno ce lo teniamo per le norme umanitarie, sa. Gli diamo una bottiglietta di gazzosa e un panino al formaggio, poi lo trasferiamo in uno dei campi che dobbiamo costruire. E chi s’è visto s’è visto.”
“Ma sono tutti suoi quegli automezzi?”
“Mi porto il lavoro a casa. Sette tir di rifiuti tossici. Se ci sono io, nessuno fa domande.”
“E dove li porta?”
“Me li tiro dietro su una chiatta fino a Lampedusa, poi attacco la chiatta alla carretta degli extracomunitari. In Africa c’è tanto spazio inutilizzato. E poi là sono abituati a epidemie e cibo avariato, le tossine finisce che gli fanno pure bene.”
“C’è anche un cellulare della polizia penitenziaria.”
“Ah, un amico. Me lo porto sulla nave. Ha bisogno di cambiare aria. Il carcere duro non fa bene alla salute di noi politici.”
“Viene anche lui a Lampedusa?”
“Ma no. Lo lascio a Messina. Deve prendere accordi per il ponte.”
“Lui? Ma se è detenuto in regime di…”
“Che c’entra? Le competenze sono competenze e più competente di lui per gli appalti e la gestione delle risorse comunitarie!”
“Sarà un bel ponte?”
“Noi siamo come gli artisti. Più che il prodotto finale, ci importa l’estro creativo, perché è durante l’elaborazione dell’opera che ci sentiamo soddisfatti.”
“Significa che il ponte non sarà mai finito, come certe autostrade?”
“Significa che calamiterà soldi e lavoro. E che il mondo sarà un mondo migliore, dopo, non si sa quando. Tutto per merito nostro e del nostro senso di giustizia finalmente unilaterale. Venga anche lei sulla mia nave, così vedrà che noi le cose sbagliate le facciamo giuste e quelle giuste le lasciamo ai terroristi finocchi.”
“No, grazie, soffro il mal di mare.”
“Peccato. Ci sono un po’ di ragazze mica male, ho il mio fornitore televisivo personale. Sniffatine di qualità, roba speciale per il Parlamento.”
“No, grazie, ma lei ne approfitti pure.”
“Ci può contare! Per che cosa mi sono fatto eleggere, se no?”

giovedì 7 agosto 2008

HELLBOY


Visioni dell'immaginario che incantano, sentimenti che prendono, ironia intelligente, personaggi convincenti e simpatici, sceneggiatura efficace, due ore di relax, due ore di cinema.

sabato 2 agosto 2008

LA GRANDE TRUFFA


Infine arriva, ma solo per pochi, il giorno in cui l’inganno si rivela. Ti avevano parlato di Rivelazione salvifica, oppure di Illuminazione artistica, o anche di Consapevolezza mistica. Macché. Arrivi a capire solo la Grande Truffa.
Sei stato educato in un sistema politico e religioso e questo avviene in tutto il mondo, in tutti i sistemi politici e con tutte le religioni. Hai avuto per modello grandi uomini molti dei quali ora conosci per quello che sono stati in realtà: conquistatori, schiavisti, massacratori, ladri, sfruttatori, psicopatici, criminali, fanatici…
Ti hanno rinchiuso in un’aula e ti hanno insegnato sciocchezze e falsità sulla storia, sulla letteratura, sull’educazione civica, perfino sulla geografia. Se non avessi provveduto tu a farti una vera cultura, ora saresti uno dei tanti che credono agli extraterrestri. Hanno alimentato il terrore ingiustificato, l'aggressività gratuita, l'egoismo individuale e di gruppo, il disinteresse per la salvezza e il benessere degli altri.
Ti hanno inculcato mitologie sfociate in santi controversi e in dogmi irrazionali e ti hanno intimidito con il senso di colpa e la paura del limbo in terra e dell’inferno nell’aldilà.
Mai visto un aldilà, dall’aldiquà.
Hanno emanato leggi repressive con il pretesto di tutelare la libertà e la sicurezza, esasperando il controllo sociale e i meccanismi che generano emarginazione e criminalità.
Ti hanno confuso manipolando le informazioni, dividendo il mondo in bene e in male a seconda degli opportunismi. Hanno fatto scrivere nei libri e sui giornali quello che faceva loro comodo, hanno prodotto film e documentari mostrando una realtà storica e contemporanea falsificata, hanno programmato stragi a tavolino sentendosi orgogliosi di strategie ciniche, si sono alleati con la criminalità organizzata, hanno abusato delle cariche pubbliche per favorire parenti e amici e per arricchire in modo smodato, hanno sempre cercato solo il proprio piacere e soprattutto il potere.
Sono i grandi uomini del pianeta. Li trovi tutti i giorni sulle copertine dei giornali. Li vedi tutti i giorni alla televisione. Politici, uomini di spettacolo, industriali, professionisti, religiosi, finanzieri… e i loro adepti stupidi e fanatici, creduloni e violenti, fatui e meschini.
I grandi uomini. Sono loro che annunciano nuovi piani per eliminare le guerre, la fame, la povertà… Sono loro che fanno le guerre, che affamano, che impoveriscono l’umanità e che degradano la briciola di universo sulla quale l’umanità sopravvive a fatica.
Vuoi combatterli con altra politica, con altre armi, con altre ideologie??
L’hanno fatto in tanti e tanti di coloro che hanno combattuto per un mondo migliore poi hanno cambiato strada e si sono avviati sul viale trionfale dell’oppressione e della dittatura. Gli altri sono stati distrutti e ora sono poster appesi nelle camerette dei giovani idealisti.
Combattili con le idee.
Combattili con la verità che devi conquistarti da solo, con la tua sofferenza e la tua fatica, non seguendo le orme degli arruffapopolo.
Sii scettico, orgoglioso, indipendente, disposto a rinunciare ai premi illusori che loro assegnano a chi li serve, sii un uomo libero nelle convinzioni, diffida dei dogmi, delle verità ultraterrene, di tutte le prevenzioni e delle ideologie perverse che mettono gli uomini contro gli uomini.
Cerca la pace, la tolleranza, la comprensione, la solidarietà, l’intelligenza, la bellezza, la comunicazione, l’amore, la giustizia, la dignità, la serenità.
Cerca l’umanità futura possibile in te e negli altri.
Allora li potrai sconfiggere.

venerdì 1 agosto 2008

TORNEO APPLAUSI 2008


LA REGINA DELLE RANE, monologo di una donna appena uscita da una casa di cura, è fra le sette opere finaliste di questo simpatico e originale torneo. Gli ottantatré testi partecipanti sono stati messi a disposizione dei lettori nelle biblioteche di nove città italiane (Roma, Firenze, Bologna, Milano, Napoli, Catania, Palermo, Genova, Torino). I lettori hanno espresso il loro giudizio su una scheda. In autunno ci sarà un'altra valutazione da parte degli spettatori delle mise en espace delle opere finaliste e si stilerà quindi la graduatoria finale.

Informazioni all'indirizzo www.applausi.org