domenica 26 febbraio 2012

VERGINELLA AD ALBANOARTE TEATRO


Lo spettacolo è finito, le luci si sono abbassate e il silenzio in platea continua, denso, palpabile… l’applauso non comincia perché si ha paura di violare di nuovo la storia di una bambina, di infrangere il rispetto per il tema… l’applauso non comincia perché le mani sono adese alle gambe, schiacciate sul viso o intrecciate tra loro… è difficile comprimere quell’aria spessa, occorre forza e coraggio come se per la prima volta si prendesse coscienza che anche noi possiamo fare qualcosa in questa società malata.

Ma poi gli applausi sono ricchi, scroscianti, infiniti ed è un insulto interromperli (come ho fatto goffamente io… pardon!) perché liberano la tensione, perché sono abbraccio ideale a degli attori che con temerarietà si son messi a nudo, ad un regista sapiente e attento a veicolare il tutto aggirando la banalità mediatica, ad un drammaturgo appassionato e meticoloso aperto allo scambio ed al dialogo. Allora diamo loro un nome: Annamaria Rossano, Tommaso Banfi Marta Comerio(attori superlativi), Stefano De Luca (regista illuminato), Aquilino Di Oleggio (ecco dove trovare sue notizie:http://aquilinoaquilino.blogspot.com/) aiutati dal prezioso lavoro di Linda Riccardi (scenografa e fonica indispensabile).

Sono stati loro gli eroi del sabato di Albanoarte, di una serata diversa, di un evento sociale andato in scena nell’assordante silenzio mediatico di chi ricerca notizie con una lente d’ingrandimento, da appannare all’occorrenza (che tristezza…), sventolando ogni giorno notizie di cronaca nera. I mass media potrebbero essere il mezzo per portare alla gente quella “Cultura salvifica” di cui abbiamo tanto bisogno… ed eccolo il cortocircuito… che solo i poteri forti sanno generare.

Che bello parlare con la compagnia a fine spettacolo! Non è magnifico sfumare la tensione e lo shock con la dialettica, con lo scambio d’opinione, con la possibilità di parlare? Altro che la stupidità di un telecomando perennemente in mano! Il teatro non è una scatola aliena, ma pone l’accento sulla realtà, ne amplifica gli aspetti e ci apre gli occhi o per lo meno ci fa cambiare punto di vista. Al centinaio di spettatori presenti in scena, che con commozione ringrazio per le belle parole a fine spettacolo, chiedo di amplificare con tutti i mezzi ciò che è accaduto, cominciando con il semplice passaparola!

Albanoarte è un'associazione culturale di volontariato senza fini di lucro che promuove e produce eventi artistici con sedepresso il Centro Giovanile Don Bosco, sostenuto da sponsor e patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Albano Sant'Alessandro (BG)

Direttore Artistico
Enzo Mologni

lunedì 13 febbraio 2012

ALTRI TESTI PER IL TEATRO

Il secondo volume dei miei testi di teatro. Contiene quattordici monologhi e nove opere, tra commedie e drammi, a più personaggi (da due a sette). Da rappresentare, ma anche da leggere.
Così ho scritto nella presentazione su ilmiolibro.it.
Che effetto farà sui lettori una scrittura drammaturgica senza didascalie? Sono curioso di scoprirlo. Il lettore si ritrova sulla pagina solo le battute dei personaggi, senza indicazioni (salvo eccezioni) di ambientazione, di tempi, di caratteristiche fisiche e psicologiche. Ognuno è libero di costruirsi nella mente un palcoscenico virtuale sul quale organizzare la messa in scena.
Ogni lettore è invitato a farsi anche regista, scenografo e costumista. Troppo difficile? Spero di no. Spero che tutti siano dotati dell'immaginazione necessaria per fare corpo e spazio alle parole.
In copertina, Lupusagnus (Tommaso Banfi, Marta Comerio, Stefano De Luca, Annamaria Rossano).
A giorni sarà in vendita nelle librerie Feltrinelli e in quelle online.
Ecco l'indice.
7 - Death watch - Pane e lacrime, un attore
29 - Della fortezza patriottica, un attore
37 - Della prudenza salvifica, un'attrice
45 - Della giustizia classista, un attore
55 - Della speranza di vita eterna, un'attrice
61 - Della carità produttiva, un attore
67 - Della superbia cosmica, un attore
75 - Dell'accidia dell'uomo che parte, un attore
83 - Della lussuria virtuale, un attore o un'attrice
91 - Dell'ira dell'uomo giusto, un attore
97 - Della lasagna golosa, un'attrice
103 - Dell'invidia sessuofobica, un'attrice
113 - Artemisia: le tinte forti delle passioni, un'attrice
127 - Chiudi la porta, spegni la luce, un attore e un'attrice
133 - Contessa Ladiva, due attrici
143 - Donne di vendetta, due attrici
149 - Donne di morte, due attrici
161 - La vera storia della donna lupa e di quella vampira, due attrici
175 - La regina di tutte le strade, due attrici
209 - Ranocchietto, un attore e quattro attrici
233 - In saecula, tre attori e due attrici
275 - I bambini vestiti di rosso, cinque attori e due attrici


FATTI DI SCUOLA


FATTI DI SCUOLA, il blog di Gianna Cannaos, l'insegnante di scuola elementare amica e collaboratrice. Ha curato la grafica e le scenografie di molti spettacoli: I bambini nella casa della guerra, Gli occhi del drago, Il mangialibri, i tre spettacoli sull'Arlechin del "Teatro dei Passeri"...
Esperta di ceramica, pittura grafica... riesce a far produrre ai bambini cose straordinarie. Non li annoia. Li diverte, li appassiona e li porta nel cuore dell'arte contemporanea, facendo conoscere loro i grandi maestri.
Esplorate le produzioni delle varie classi, ne vale la pena.

giovedì 9 febbraio 2012

LA RECENSIONE DI LIBRIERECENSIONI.COM


Il terzo capitolo di una storia divertente e accattivante. I nostri Orrendi sono venuti a conoscenza del pericolo in cui si trova una bambina, ma il messaggio è arrivato a loro da un'altra epoca!
Inizia così la loro nuova avventura per potere salvare Bacca e, strada facendo, dovranno affrontare Molooc e i suoi seguaci. Ne saranno all'altezza?
I personaggi sono studiati bene e, per quanto siano stereotipati, risultano di grande impatto e molto divertenti, nonostante l'aspetto "macabro". La lettura scorre piacevolmente e il lettore si trova a finire in un solo fiato una storia che ha davvero dell'incredibile e che fa sorridere, grazie alle battute ben studiate e al caratterino di alcuni nani che i protagonisti incontrano durante il loro viaggio.
Nelle miniere di Molooc è un libro che dovrebbe essere molto più conosciuto e che i ragazzi dovrebbero assolutamente leggere perché, tra le righe, ci sono consigli e insegnamenti importanti, come il fatto che la diversità non dovrebbe essere una cosa da punire, ma da accettare con fierezza. Tutti i personaggi hanno, infatti, qualcosa di molto particolare e nessuno di loro può essere giudicato "normale", proprio per questo si rimane affascinati da loro già dalle prime pagine, diventando sempre più curiosi di capire dove porteranno le loro scelte, perché "Ora hanno una missione, ora hanno un motto: Orrendi per sempre!".
(J.F.)

mercoledì 8 febbraio 2012

Tornano gli Orrendi con "Nelle miniere di Molooc"


Il libro di Aquilino, pubblicato da Giunti, è il terzo della serie Orrendi Per Sempre, collezione che ha per eroi cinque ragazzini speciali. Un racconto piacevole con un messaggio forte e chiaro: la diversità non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne un punto di forza

Milan o, 6 febbraio 2012 - Le "Miniere di Molooc" di Aquilino, appena pubblicato da Giunti, è il terzo della serie Orrendi Per Sempre, collezione che ha per eroi cinque ragazzini speciali, emarginati dai compagni perchè totalmente diversi da tutti gli altri bambini: una è morta, una dà la scossa, uno è maciullato e non guarisce mai delle sue ferite, e quello che li riunirà grazie ad una preziosa invenzione è un genio bambino senza le gambe. A questi strani personaggi si uniranno poi un velociraptor scheletro e tre cani "zombilupo".Ma le loro diversità saranno molto utili per fargli fare squadra, diventando veramente eroi. E lo scopo di questo gruppo di amici? Semplicemente quello di aiutare bambini in difficoltà, in tutto il mondo.

In questo nuovo volume gli Orrendi si trovano a fare un viaggio ancora più assurdo del solito: Lalla dovrà portarli nel Regno di Cormundia... nel 1150. Ebbene sì, un viaggio nel tempo, per salvare un gruppo di bambini perseguitati solo per il colore fulvo dei loro capelli e ridotti in schiavitù in nome del perfido dio Tritan.
Ma le sorprese non finiscono qui: i nostri amicifanno conoscenza con due nuovi potenziali Orrendi: Saxolino, giovane nano e il padre, l'irruente Nanoz. Sono entrambi forti, coraggiosi, ma anche estremamente buffi. "Sputalocchio nella zuppa!" è una delle tante, colorite espressioni con cui Saxolino accoglie l'improvvisa e pericolosa peripezia in cui si trova coinvolto.
In questa atmosfera avventurosa, non manca nemmeno un giovane drago. Gli Orrendi non arretreranno davanti a nulla per portare aiuto ai bambini e ai loro genitori e annientare così la tirannia di Molooc.

Un racconto piacevole e facile da leggere con un messaggio che passa forte e chiaro: la diversità non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne un punto di forza per se stessi e per gli altri.

VERGINELLA AD ALBANOARTE


Venerdì 24 febbraio ore 21

Associazione Prometeo
“Pedofilia: l’inferno degli Angeli”
Incontro con Massimiliano Frassi
Fondatore e presidente dell‟Associazione Prometeo onlus che da più di 10 anni si occupa di lotta alla pedofilia, Massimiliano Frassi dedica la sua vita a sostenere le vittime dei pedofili, lavorando per creare una presa di coscienza del problema da parte della società. Questo l‟ha portato a prendere spesso delle posizioni molto scomode ed impopolari, ma sempre e solo “dalla parte dei bambini abusati”. È promotore di una proposta di legge contro la pedofilia e autore di cinque libri bestseller che hanno venduto quasi duecentomila copie in Italia e Svizzera, “I bambini delle fogne di Bucarest” (sei edizioni, con prefazione di Maria Rita Parsi), “L’inferno degli angeli” (quattro edizioni, con prefazione di Maurizio Costanzo) “I Predatori di bambini” (primo libro in Italia a parlare anche di Chiesa e Pedofilia), “Ho conosciuto un angelo – la storia di Tommaso Onofri” (scritto con la collaborazione della mamma del piccolo Tommaso), “Favole di Bambini e dei Loro Orchi” (Edizione I Nuovi Quindici 2009). In uscita: “Il libro nero della Pedofilia”. Frassi è stato insignito di numerosi riconoscimenti tra cui il premio Kiwanis – We Build International, la medaglia della Polizia di Stato, conferitagli dal Questore di Bergamo e la medaglia d‟oro del FBI. Inoltre ha ricevuto, con la sua associazione (primo caso in Italia) il prestigioso Premio Livatino “Pro Bene Justitiae”, intitolato al noto Giudice anti-mafia. Con l‟Associazione Prometeo ha creato il coordinamento nazionale delle vittime di abuso, che riunisce adulti che sono stati abusati da piccoli e genitori di bambini vittime di pedofili. Inoltre con Prometeo collabora attivamente con realtà internazionali come Scotland Yard.

Sabato 25 febbraio ore 21
Lupusagnus (Milano)
“Verginella”
Atto unico di Aquilino
Con: Marta Comerio, Tommaso Banfi, Annamaria Rossano
Regia: Stefano de Luca
Spettacolo per un pubblico adulto

Verginella - una ragazzina di undici anni - in fuga dallistituto a cui è stata affidata in custodia, si rifugia in una chiesa. Gli adulti che si occupavano di lei, la madre e lo zio, sono stati arrestati dalle forze dellordine con laccusa di molestie sessuali. In chiesa, di fronte ad una silenziosa statua di Gesù, Verginella racconta la sua storia, descritta attraverso la percezione distorta e drammaticamente contraddittoria del suo devastato mondo affettivo. Allo stesso tempo, in un serrato montaggio drammaturgico, assistiamo alle reazioni dei due adulti sotto accusa.

“Tematiche come questa - spiega Stefano de Luca - non possono essere affidate soltanto alla informazione spettacolarizzata né semplicemente all’aspetto giudiziario delle vicende di pedofilia. Noi crediamo che il teatro possa e debba offrire il suo contributo allo sviluppo di una società matura”. Un ulteriore spazio di elaborazione e di coinvolgimento è previsto per il pubblico grazie a momenti di discussione a seguito della visione dello spettacolo. “Questi incontri - conclude il regista - sono parte integrante del lavoro di Lupusagnus e costituiscono un elemento distintivo del nostro modo di intendere il teatro e la relazione con il pubblico”. Dopo il successo di Mamma mammazza, la compagnia Lupusagnus diretta da Stefano de Luca – regista e attori formati alla scuola di Giorgio Strehler – presenta Verginella, il secondo tassello di una trilogia sulla famiglia che si è conclusa con lantimusical Canicani.

La poetica di Lupusagnus affronta e approfondisce tematiche legate alla violenza e allemarginazione. Alla ricerca di una riflessione che superi la semplice reazione emotiva davanti al mostro di turno e riesca ad indagare invece sulle complesse dinamiche di potere e di sopraffazione che si annidano nelle relazioni umane e sociali, anche e soprattutto allinterno della famiglia. “Quando il teatro riesce a parlarci di argomenti su cui ci sembra di sapere tutto, o di aver già sentito abbastanza con forza espressiva ed immagini nuove senza dover dire troppo, o fare troppo o arricchire troppo la scena, allora siamo di fronte al teatro che ci fa emozionare anche a sipario chiuso, nella strada verso casa, il giorno successivo appena svegli. Allora abbiamo visto, forse, il teatro così come dovrebbe essere” (V. Colizzi).

Teatro don Bosco Albano Sant'Alessandro
A
Via Don Giovanni Schiavi, 24061 Albano Sant'Alessandro Bergamo
035 582557

VERGINELLA AD ALBANO ARTE




Albanoarte torna in scena Da novembre raffica di spettacoli - Hinterland - L'Eco di Bergamo - Notizie di Bergamo e provincia

mercoledì 1 febbraio 2012

SOLOLIBRI.NET


La recensione di Niva Ragazzi - http://www.sololibri.net/Nelle-miniere-di-Molooc-Aquilino.html


Nelle miniere di Molooc di Aquilino, pubblicato da Giunti a Gennaio 2012, è il terzo di una serie che ha per eroi cinque ragazzini speciali, emarginati dai compagni perchè totalmente diversi: una è morta, una dà la scossa, uno è maciullato e non guarisce mai delle sue ferite, e quello che li riunirà grazie ad una preziosa invenzione è un genio bambino senza le gambe. A questi straordinari personaggi si uniranno poi un velociraptor scheletro e tre cani "zombilupo": come non precipitarsi a capofitto in questa storia, e soprattutto, come non provare istintiva simpatia per la volontà caparbia di non nascondersi più, ma di farsi accettare - dopo essersi per primi accettati - dagli altri. E saranno proprio le loro diversità che permetteranno a questi ragazzini profondamente umani nei loro comportamenti e nei loro sentimenti, di fare squadra, diventando veramente eroi, con un motto per contraddistinguerli: "Orrendi Per Sempre".

E lo scopo, direte voi, di questa squadra? E’ semplicemente quello di aiutare bambini in difficoltà, in tutto il mondo e quello che è ancora meglio, in tutti i tempi, grazie alla prodigiosa invenzione di Albein, il bimbo senza gambe, il genio che ha inventato Lalla, una cabina telefonica che interagisce con lui e con i bambini che trasporta: quindi, non una semplice macchina, ma "una macchina che ci mette in comunicazione con bambini in pericolo, solo che adesso può teletrasportare anche nel tempo...".. Una macchina del tempo, direte voi, già visto e rivisto; ma non è così, perché "non la può usare un adulto e non teletrasporta se non c’è un bambino in pericolo, quindi non è una vera e propria macchina del tempo..."

In questo specifico volume la banda degli Orrendi viene chiamata a salvare, in un tempo e in un mondo particolare, i bambini che hanno i capelli rossi e solo per questa diversità vengono imprigionati dal perfido Molooc e mandati nelle sue miniere a scavare fino a morire di stenti. Con l’aiuto di un nano forzutissimo dal carattere impossibile, un drago cucciolo che ha nostalgia del suo amico e della sua mamma, gli Orrendi non arretreranno davanti a nulla per portare aiuto ai bambini e ai loro genitori e annientare così la tirannia di Molooc.

Un racconto piacevole e facile da leggere, che avvince senza annoiare, umorismo e avventura a piene mani e un messaggio che passa forte e chiaro: la diversità non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne un punto di forza per aiutare non solo sé stessi, ma anche gli altri.