lunedì 26 settembre 2011

L'ARLECCHINO IN SIBERIA

Il gruppo del Piccolo

L'AUTORE: SERGIO PLEVANI

Sabato 24, allo Spazio 33 del Parco Beldì, su iniziativa del Cif di Oleggio, una serata di forte empatia tra il pubblico, l’autore Sergio Plevani, i conduttori Silvia Rossi e Aquilino, e infine Jeanne Hadley, la nipote di Plevani che ha cantato sette pezzi jazz accompagnandosi con la chitarra.

Autore anomalo, Sergio Plevani, che più che come scrittore si presenta come narratore di sé e del proprio ambiente, sulla scia di una feconda e suggestiva tradizione che ha radici addirittura presso gli antichi egizi con “Le avventure di Sinuhe”.

La spontaneità della scrittura si è riflessa nella schiettezza, di vena brillante, con la quale Plevani ha colto gli spunti offerti dai due conduttori, stabilendo un rapporto immediato ed efficace con il folto pubblico presente.

Silvia Rossi ha fornito le informazioni per inquadrare l’esistenza di Plevani dalla natia Brescia a Milano dove ha svolto la propria attività lavorativa, fino a Divignano dove ora risiede. Aquilino ha letto brani tratti dalle due opere “Una storia non ancora finita” e “Laudomia detta Lilla”. Nel primo l’autore narra la propria vita a Brescia dal 1934 al 1963; nel secondo la storia della bisnonna della moglie, una storia d’amore e di sofferenza molto affascinante.

Dai ricordi della vita in campagna, con “la not delle gregnapole” (la notte della caccia ai pipistrelli) e “el dé de netà le cadene del föc” (il giorno della pulizia delle catene del focolare), passando a quelli dell’intensa attività sportiva ricca di soddisfazioni (come quella di essere stato notato da Herrera), Plevani si è conquistato la simpatia del pubblico con interventi di calda comunicativa. Non ha mancato di sottolineare le finalità benefiche della serata, presentando le attività dell’associazione “Gymnasium” che presiede.

Né sono mancati momenti di emozione, come quando la figlia Roberta ha letto la pagina sul viaggio di nozze in Versilia nel furgone divenuto camper.

La cena, con vassoi davvero stuzzicanti, servita a cura dello “Spazio 33” è stata molto apprezzata dai presenti.

Nella cornice della voce calda ed espressiva di Jeanne Hadley, le due ore sono passate in un attimo, ed è stato un attimo di magia.

lunedì 19 settembre 2011

BIBLIOMUSEANDO

Da Corriere di Novara:

«Venite a scoprire il vostro Museo»

18-09-2011
«Venite a scoprire il...

A Oleggio il 25 settembre open day al “Fanchini” e alla biblioteca civica

OLEGGIO – Visite guidate, letture e laboratori per ragazzi a adulti (con particolare attenzione ai problemi di dislessia e all’Anno delle Foreste), una fiera del libro e persino la possibilità di scoprire i sotterranei dell’ex convento.

Questo e molto altro propone l’open day che domenica 25 settembre coinvolgerà il Museo archeologico-etnografico e la Biblioteca civica di Oleggio, un evento proposto per la prima volta un anno fa al solo “Fanchini” e ora esteso a tutto il complesso culturale di vicolo Chiesa: «Riproponiamo questa iniziativa - ha spiegato Andrea Baldassini, vicesindaco e assessore alla Cultura – perché la prima edizione ha avuto davvero un grande successo: tanti bambini e adulti erano venuti al Museo, dimostrando anche molta curiosità. Sono state calcolate circa 700 presenze, anche se bisogna considerare che era lo stesso giorno della conferenza di Sgarbi. Molti visitatori poi sono tornati in altre occasioni. L’iniziativa è stata arricchita con attività dedicate anche alla Biblioteca, perché è giusto valorizzare tutto quello che si trova in quest’unico complesso».

E per promuovere l’iniziativa è in distribuzione in questi giorni a tutti gli studenti oleggesi uno speciale oggetto di carta da montare: «Abbiamo pensato al cubo perché unisce manualità e riflessione: su un lato ci sono gli appuntamenti di domenica 25 – ha spiegato Baldassini – sull’altro le informazioni per usufruire di Museo e Biblioteca, con alcune frasi significative».

«È molto importante questa collaborazione – ha aggiunto il presidente della Biblioteca Alessandro Valli – perché permette di avvicinare ragazzi e adulti a queste due istituzioni. Per tutto il giorno ci saranno anche una fiera del libro con prezzi agevolati e molte iniziative per i bambini. Tengo a sottolineare che la Biblioteca non è solo un luogo per il prestito dei libri: ci sono anche servizio di wi-fi gratuito e spazi dedicati a bambini e ragazzi». «Per la popolazione di Oleggio, soprattutto per chi non è mai venuto, è l’occasione per prendere coscienza di queste due realtà, speriamo che tanti ne approfittino» ha affermato infine l’istruttore museale Jacopo Colombo, presente alla conferenza stampa con la collega della Biblioteca Tiziana Fonio.

Questo il programma dell’iniziativa dal titolo “BiblioMuseando” che durerà dalle 10 alle 19 di domenica 25 settembre presso il complesso che, accanto alla chiesa parrocchiale di Oleggio, ospita Museo “Fanchini” e Biblioteca “Julitta”. Il programma parte con i saluti dell’assessore alla Cultura e del presidente Valli e la presentazione della brochure sui servizi delle due istituzioni (ripetuta alle 15).

In Biblioteca per tutto il giorno fiera del libro con vendita a prezzo scontato: esporranno Libreria Girapagina e Libreria itinerante di C. Falzone, anche il Museo proporrà alcune pubblicazioni mentre il progetto “Nati per Leggere” sarà presente con un banchetto. Alle 10.30 si parte con il laboratorio di promozione alla lettura “A spasso nel bosco” (per bambini di 4-6 anni), dedicato all’Anno internazionale delle foreste. Nel pomeriggio dalle 15 si prosegue con “Facciamo un libro” ( 6-10 anni) e “Personaggi Orrendi...verso Halloween” (incontro con l’autore Aquilino: laboratorio di immaginazione e scrittura per i ragazzi di prima e seconda media). Dalle 16.30 “Ci sono anch’io”, laboratorio (6-10 anni) con l’ autore Marco Erbeia e l’illustratrice Raffaella Castagna. Alle 17 “Leggimi, dai!”, incontro per genitori, educatori e insegnanti sull’incentivo alla lettura. Sarà inoltre presentata la collana “Scrivere con il cuore-lettura facilitata” con Alessandra Perotti e Anna Bossi. Interverrà la dottoressa Chiarinotti, responsabile dell’Associazione Italiana Dislessia-Provincia di Novara. Alle 17.30 “L’albero dei sogni”, da “Il sogno di Awili”, letture e laboratorio per sognare (6-10 anni). Per partecipare a queste attività, a numero chiuso, occorre prenotare chiamando il n. 0321-91343.

Altri laboratori sono previsti al Museo: dalle 10.30 e nel pomeriggio dalle 15 sarà proposta la costruzione di spaventapasseri con pannocchie e paglia, dalle 11.30 altre attività ludico-didattiche per i bambini di 4-6 anni. Un’occasione da non perdere sono inoltre le visite guidate alla collezione archeologico-etnografica ed, eccezionalmente, dei sotterranei dell’ex convento (dalla durata di un’ora) a cura del personale del “Fanchini”. I percorsi partiranno alle ore 10, 16 e 18 (per le cantine ore 11, 15, 17). Per tutto il giorno inoltre saranno proposte dimostrazioni della lavorazione e dell’intreccio dei cesti, di cerca dell’oro, della coltivazione del baco da seta e dell’utilizzo di macchine agricole. Nel pomeriggio ci sarà anche una merenda a cura dei Ranabök dal Möt.

Lorenzo Crola

IL POPOLO DELLE ORTICHE


Il Popolo delle Ortiche nasce per gioco nell’estate del 1999, in occasione del primo e omonimo cortometraggio girato in un paese abbandonato della Val Vigezzo (Piemonte) infestato da urticacee. Nel Popolo delle Ortiche non ci sono regole e nemmeno un ordine delle cose anche se, dal 2005, il gruppo diventa ufficialmente un ’ASSOCIAZIONE CULTURALE NO PROFIT AUTOFINANZIATA con sede a Varallo Pombia (Novara). L’attività principale dell’associazione è la produzione di VIDEO e la loro divulgazione attraverso il proprio FESTIVAL ed il mini cinema ambulante. Quest'ultimo fa parte delle PERFORMANCE da strada che il PdO si diverte a fare in giro per l'Italia. Le altre perfomance sono l'Oracolo, il cesso parlante, ed i reality show...

PROX EVENTO: Sabato 24 Settembre 2011



Il Popolo delle Ortiche Presenta L’ULTIMA BOURGUIGNONNE. Una rivisitazione vivente e interattiva del Cenacolo di Leonardo Da Vinci Sabato 24 settembre 2011 alle 21.00 Ristorante IKI LIBANDO – Golasecca (VA) Viale Europa 79.

Ci sono immagini che fanno ormai parte del bagaglio culturale di ognuno di noi. Una di queste è L’ultima Cena di Leonardo, dipinto iconico e riconoscibile. L’ULTIMA BOURGUIGNONNE è il tentativo di rendere vivo il quadro di Da Vinci, portandolo in scena con scenografia e costumi accurati. Ma non solo, L’ULTIMA BOURGUIGNONNE è anche l’opportunità di entrare a far parte del quadro. Gli spettatori, infatti, possono essere fotografati all’interno della rappresentazione, e riceveranno la foto del loro ingresso nel dipinto. Durante la serata, che durerà quanto la cena organizzata dal ristorante IKI ILIBANDO di Golasecca, gli attori daranno vita a un vero e proprio spettacolo, con momenti musicali e di recitazione ironica, ma sempre all’insegna del rispetto, lontani dalla blasfemia. In particolare L’ULTIMA BOURGUIGNONNE sarà l’occasione per conoscere alcuni personaggi storici della zona del novarese e del varesotto, che resusciteranno in occasione dello spettacolo. Lo scopo de L’ULTIMA BOURGUIGNONNE è quello di far vivere un’esperienza globale di intrattenimento, che spazia dal teatro all’arte di strada, unendo cultura e ironia, e consentendo agli spettatori di interagire con lo spettacolo, e di portasene a casa un ricordo concreto.

L’evento si terrà al ristorante IKI LIBANDO, a Golasecca (Varese) in Viale Europa 79. Per partecipare occorre prenotare il proprio posto a cena telefonando al 0331 958693. I posti sono limitati e la cena comprende aperitivo, antipasto, primi, secondo, dessert, caffè. Il costo della cena è di € 30, vino e bevande incluse.

Il popolo delle ortiche


RESISTENZA IN FESTA



In località Cascinetta di Varallo Pombia, più di duecento persone presenti, altre cinquanta rifiutate per mancanza di posto, giornata intensa e coinvolgente. Al mattino relazione delle attività dell'Associazione "Stella Alpina", consegna di targhe ricordo a tre partigiani presenti ed esibizione del coro "Suoni e l'Anpi" che presenta canti partigiani. Pranzo preparato e servito dal "Popolo delle ortiche". La parola alla senatrice Lidia Menapace. Al pomeriggio, letture di "L'Altra Eva" con Romina Gambaro e Rita Mattachini. Consegna di targa e litografia a me e a loro per lo spettacolo "Il più bello di tutti i fratelli". Presente anche la regista Genny D'Aquino.
Conosco Robert e Valerio del Popolo delle Ortiche. Sabato parteciperò alla loro "L'ultima bourguignonne", rivisitazione dell'Ultima Cena con due "streghe" di Fra' Dolcino al ristorante Iki Libando di Golasecca.
Arriva Giulia Viana, scambio di informazioni, progetti.


sabato 17 settembre 2011

FESTA TEATRO COOPERATIVA




Festa al Teatro della Cooperativa di Milano. Renato Sarti ha presentato la nuova stagione "I fastidiosi". Rappresentanti delle compagnie in cartellone si sono esibiti nelle loro opere. Per "Canicani" c'erano Tommaso Banfi, Matteo Barbé e Marta Comerio.



Da PERSINSALA, rivista di arte e teatro:

"L’undicesima stagione del Teatro della Cooperativa, dedicata a «I fastidiosi», nasce dalla necessaria lettura del presente che il teatro non può esimersi dall’offrire a un pubblico di “cittadini” – perché il teatro dovrebbe essere sempre così: scomodo, come scomodi erano gli Antichi Greci, che non esitavano a investire l’arte teatrale del compito di porre domande sul presente, di denunciare gli aspetti più oscuri della società, di infastidire il pubblico.

Ecco, allora, i “fastidi” con cui il Teatro della Cooperativa pungolerà il pubblico: mafia, guerra, famiglia, morti bianche, Chiesa, mass media, privatizzazioni, e corruzione. La stagione avrà infatti le caratteristiche di una lunga e complessa riflessione sull’Italia contemporanea, affrontata dagli autori e interpreti dai diversi punti di vista che compongono il mosaico di un Paese difficile da comprendere."


BIBLIO MUSEANDO



Siete invitati alla manifestazione BIBLIOMUSEANDO-OPEN DAY 2011, che si terrà domenica 25 settembre dalle ore 10.00 alle ore 19.00, come da programma allegato.
Presso la Biblioteca è disponibile la brochure della manifestazione.

10:00 Saluti dell'Assessore alla cultura Ing. Baldassini e del Pres. Dott. Valli - Presentazione della guida dei servizi della Biblioteca e delle attività di Biblioteca e Museo.

BIBLIOTECA E MUSEO:
10.00-11.30; 11.30-12.30 "A spasso nel bosco". Speciale 2011 Anno internazionale delle foreste e dei boschi. Laboratorio ludico didattico di promozione alla lettura. Età: 4-6 anni. A cura di Giunti Editore, Editoriale Scienza, Dami, Touring, Fatatrac e Motta junior.

10.00-11.30; 11.30-12.30 Costruzione dello spaventapasseri con pannocchie e paglia. Laboratori ludico didattico. Età: 4-6 anni

15:00 Presentazione della guida dei servizi della Biblioteca e delle attività di Biblioteca e Museo. Assessore Ing. Baldassini e Pres. Dott. Valli.

15.00-16.30 "Facciamo un libro". Laboratorio. Età: 6-10 anni. A cura della Casa Editrice Astragalo, con Alessandra Perotti. Prenotazione.

15.00-18.00 Costruzione dello spaventapasseri con pannocchie e paglia. Laboratori ludico didattico. Età: 4-6 anni. max 25 + 25 bambini. A cura del personale del Museo.

15.00-17.00 "Personaggi Orrendi.verso Halloween". Incontro con l'autore Aquilino: laboratorio di immaginazione e scrittura. Per i ragazzi di prima e seconda media.

16.30-17.30 "Ci sono anch'io". Laboratorio. Età: 6-10 anni, max 25 bambini. A cura della Casa Editrice Astragalo, con l' autore Marco Erbeia e l'illustratrice Raffaella Castagna. Prenotazione.

17.30-18.30 "L'albero dei sogni", da "Il sogno di Awili". Letture e laboratorio per sognare. Età: 6-10 anni. A cura della Casa Editrice Astragalo, con Anna Bossi.

17.00-18.00 "Leggimi, dai!". Incontro per genitori, educatori e insegnanti: il tema è l'incentivo alla lettura. Presentazione della collana Scrivere con il cuore -lettura facilitata. A cura della Casa Editrice Astragalo, con Alessandra Perotti e Anna Bossi. Interviene la Dott.ssa Chiarinotti, Responsabile dell'Associazione Italiana Dislessia Provincia di Novara.

PER TUTTA LA GIORNATA
10.00-19.00 Fiera del libro a cura della "Libreria Girapagina", Oleggio (SCONTO 10%) e di "Libreria itinerante" C. Falzone. Editoria locale (Storia, arte e tradizione), Novara (SCONTO 10%).
Da parte del Museo: Vendita libri.
Banchetto con distribuzione gratuita delle pubblicazioni del Progetto Nati per Leggere.

10.00-19.00 Dimostrazione della lavorazione e intreccio dei cesti e cerca dell'oro, baco da seta , utilizzo macchine agricole.

Visite giudate al museo e sotterranei (durata 1 ora).
Orario inizio visite al museo: 10.00, 16.00, 18.00.
Orario inizio visite ai sotterranei: 11.00, 15.00, 17.00.

RISTORAZIONE
Merenda offerta ai bambini nel pomeriggio.

venerdì 16 settembre 2011

BAMBINI DI LUNA NERA


Sto tornando alla scrittura, finalmente. "Donne che amano i cani" ha bisogno di altra incubazione. Devo trovare la giusta misura per un giallo che non sia giallo davvero. Il genere giallo nasce da un'alchimia da famacista e io voglio essere libero da esigenze di trama e dipanamento finale. Arriverà presto, lo so. Queste attese sono feconde. Tre notti fa mi si è accesa una scintilla.Un libro per ragazzi. Ancora? Ma non mi ero ripromesso di non scriverne più? Sì, ma questo è un libro e basta, fuori mercato, tutto mio, altro che mode od esigenze editoriali! S'intitola "Bambini di luna nera". Nasce forse dalla frequentazione assidua del mito (testi scolastici, Albino Guidi, letture mie). In particolare, dalle metamorfosi. Sono una decina di racconti collegati tra loro, nei quali bambini di parti diverse del mondo affrontano... trasformazioni. Quando la scintilla è potente, il fuoco è subito acceso, diventa incendio che brucia il tempo, ogni altro impegno, diffonde un calore frastornante e ottundente, piega la mente a seguire un unico sentiero che si fa strada maestra. E il libro nasce e si sviluppa come per magia. Ecco alcuni incipit:

Hasan aveva undici anni quando vide per la prima volta il mare. Ci giunse ansimando. Esagerando nella disponibilità, si era sobbarcato il peso di uno zaino, una borsa termica e un ombrellino da sole. Aveva anche una sacca appesa al collo.“L’ultimo sforzo!” gridò il papà, Jules. Apriva la lunga fila composta da lui, dal figlio maggiore David, dalla sua ragazza Lilli, dal cane Mouse (un meticcio color cappuccino), dalla moglie Rosanna, dal figlio minore Ivan e infine, staccato di una decina di passi, dal figlio di mezzo Hasan. Non era suo figlio naturale. Hasan era entrato a far parte della famiglia da appena un mese mediante un’adozione internazionale. Veniva dal Dofur, una regione nel centro dell’Africa devastata da una guerra crudele.

"Lo chiamavano quartiere popolare e Santina da piccola aveva creduto di abitare in un posto bello ed esclusivo. Per quello era popolare. Se si usciva dalla città s’incontravano le baracche degli immigrati che morivano di fame. Se si andava in centro si vedevano i palazzi alti nemmeno la metà di quelli del suo quartiere; palazzi giganteschi, con mille famiglie e forse diecimila, tante scale e tante porte che ci si perdeva. E lei quante volte si era persa in lacrime disperate! Poi arrivava la mamma, le mollava un ceffone e la riportava a casa."

"A Tuan un giorno la nonna aveva detto: "Tu andrai dall’altra parte del mondo” e subito dopo: “Passami la salsa di pesce”. Cucinava il pollo allo zenzero con la salsa di caramello e lo voleva aggiustare di sapore. Era il piatto preferito di Tuan e la nonna glielo faceva ogni volta che potevano permettersi la carne. Capitava sempre più di rado. Il papà era morto, schiacciato da un elefante. La mamma guadagnava qualcosa costruendo souvenir per i turisti, ma i turisti diminuivano sempre più. Colpa della crisi mondiale, dicevano al villaggio. La mamma non ci credeva. Erano tanto ricchi, i turisti, che non potevano patire la crisi. Erano ricchi e capricciosi. Si erano spostati in altre parti del mondo, sosteneva, ma prima o poi sarebbero tornati, annoiati come sempre e più capricciosi di prima."


giovedì 15 settembre 2011

ELOGIO AGLI ALBERI


Oh intenso
silenzioso albero, trattenendo l'ardire
con la pazienza, rivelatasi una forza
creativa in forma pacifica. Così veniamo
alla tua ombra per imparare l'arte della pace,
per ascoltare la parola del silenzio; oppressi
dall'ansia, veniamo a riposare
nella tua serena ombra blu-verde, a portare
nelle nostre anime la vita ricca, la vita sempre
giovane, la vita fedele alla terra, la vita
sempre trionfante.

Tagore, Elogio agli alberi

venerdì 9 settembre 2011

I FASTIDIOSI


Stagione 2011/2012

'I FASTIDIOSI'


A metà settembre partirà la stagione 2011/2012 del Teatro della Cooperativa, intitolata 'I fastidiosi'. Sarà una stagione ricca di spettacoli, incontri ed eventi, con uno sguardo sempre attento alle migliori novità del panorama teatrale italiano, all'evoluzione della società contemporanea e ai giovani. Saranno presenti grandi nomi del teatro italiano e interessanti spettacoli in prima nazionale.

La presentazione del nuovo cartello

ne si terrà in conferenza stampa venerdì 9 settembre alle ore 12:30, presso la Sala Stampa di Palazzo Marino, evento al quale tutto il pubblico è invitato a partecipare.

A breve verrà anche aperta la Campagna Abbonamenti.

Seguiteci sul sito per essere aggiornati su tutte le novità.

A Maggio Lupusagnus con "Canicani"

dal 16 al 26 maggio 2012
Produzione LupusAgnus
CANI CANI
di Aquilino

regia Stefano de Luca
con Enrico Ballardini, Tommaso Banfi, Matteo Barbè, Marta Comerio, Carlo Ponta Annamaria Rossano, Fabio Zulli
musiche di Marco Mojana


Crudo e orgiastico, violento e raccapricciante, humour nero, pathos; un altro sipario squarciato sulla famigliola della villetta a schiera che alleva figli come cani per venderne la carne all'amico e complice ristoratore. Ahi ahi, prevedo ancora una volta reazioni forti da parte del pubblico.”

Aquilino


Canicani racconta, spingendola alle estreme conseguenze, la deriva antropofaga di una società in cui tutto è mercificabile. A cominciare proprio dal corpo, esibito, venduto, comprato -anche a pezzi, un tanto a organo - e sconciato a seconda delle necessità del potere, sia esso economico oppure legato alle strutture della società e della famiglia. La forma scelta per raccontare questo estremo degrado è quella del teatro musicale, con i personaggi a rappresentare sé stessi e le loro miserie - umane e disumane - in un folle karaoke omicida, sempre alla ricerca di un “pubblico”, teatrale o televisivo che sia, che li confermi nel loro assurdo, grottesco esistere. I “Canicani” ci offriranno i loro corpi e le loro sofferenze da consumare come spettacolo, dati in pasto sotto i nostri occhi all'orco di turno, costretti a cantare e danzare insieme a noi la macabra e sguaiata danza del potere.

Stefano de Luca

martedì 6 settembre 2011

CANICANI DEL SETTECENTO


Una satira di Jonathan Swift in cui si rivive l'atmosfera di "Canicani", il musical che tornerà a Milano a fine aprile al Teatro della Cooperativa.

È cosa ben triste, per quanti passano per questa grande città (Dublino) o viaggiano per il nostro Paese, vedere le strade, sia in città, sia fuori, e le porte delle capanne, affollate di donne che domandano l’elemosina seguite da tre, quattro o sei bambini tutti vestiti di stracci, e che importunano i passanti. (…) Una volta cresciuti, diventano ladri per mancanza di lavoro. (…)

Chiunque sapesse trovare un metodo onesto, facile e poco costoso, atto a rendere questi bambini parte sana e utile della comunità, acquisterebbe meriti presso l’intera società. (…)
Quando hanno l’età di un anno io propongo di provvedere a loro in modo tale che, anziché essere di peso ai genitori o alla parrocchia, o essere a corto di cibo e di vestiti per il resto della vita, contribuiranno invece alla nutrizione e in parte al vestiario di migliaia di persone. Un altro grande vantaggio del mio progetto sta nel fatto che esso impedirà gli aborti procurati e l’orribile abitudine, che hanno le donne, di uccidere i loro bambini bastardi; abitudine, ahimè, troppo comune fra di noi; si sacrificano così queste povere creature innocenti, io credo, più per evitare le spese che la vergogna.

Un Americano, mia conoscenza di Londra, uomo molto istruito, mi ha assicurato che un infante sano e ben allattato all’età di un anno è il cibo più delizioso, sano e nutriente che si possa trovare, sia in umido, sia arrosto, al forno, o lessato; ed io non dubito che possa fare lo stesso ottimo servizio in fricassea o al ragù.

Espongo allora alla considerazione del pubblico che, dei centoventimila bambini già calcolati, ventimila possono essere riservati alla riproduzione della specie, dei quali sono un quarto maschi, il che è più di quanto non si conceda ai montoni, ai buoi e ai maiali; e il motivo è che questi bambini sono di rado frutto del matrimonio, particolare questo che i nostri selvaggi non tengono in grande considerazione, e, di conseguenza, un maschio potrà bastare a quattro femmine. I rimanenti centomila, all’età di un anno potranno essere messi in vendita a persone di qualità e di censo in tutto il Regno, avendo cura di avvertire la madre di farli poppare abbondantemente l’ultimo mese, in modo da renderli rotondetti e paffutelli, pronti per una buona tavola. Un bambino renderà due piatti per un ricevimento di amici; quando la famiglia pranzerà da sola, il quarto anteriore o posteriore sarà un piatto di ragionevoli dimensioni e, stagionato, con un po’ di pepe e sale, sarà ottimo bollito al quarto giorno, specialmente d’inverno.

Ho calcolato che, in media, un bambino appena nato venga a pesare dodici libbre e che in un anno solare, se nutrito passabilmente, arrivi a ventotto.

Ammetto che questo cibo verrà a costare un po’ caro, e sarà quindi adattissimo ai proprietari terrieri, i quali sembra possano vantare il maggior diritto sui bambini, dal momento che hanno già divorato la maggior parte dei genitori.

La carne di bambino sarà di stagione per tutta la durata dell’anno, ma sarà più abbondante in marzo, e un po’ prima dell’inizio e dopo la fine di quel mese. Ci informa infatti un autore serissimo [Rabelais], eminente medico francese, che, essendo il pesce una dieta favorevole alla prolificità, nei paesi cattolici ci sono più bambini nati circa nove mesi dopo la Quaresima di quanti non ce ne siano in qualunque altro periodo dell’anno; di conseguenza, un anno dopo la Quaresima il mercato sarà più fornito del solito, perché il numero dei bambini dei Papisti è almeno di tre contro uno, in questo paese; ricaveremo quindi parallelamente un altro vantaggio, quello di far diminuire il numero dei Papisti in casa nostra.(…)

I più parsimoniosi potrebbero scuoiare il corpo, la cui pelle, trattata artificialmente, dà meravigliosi guanti per signora e stivaletti estivi per signori eleganti.

Per quanto concerne la nostra città di Dublino, nelle parti più acconce, potrebbero apprestarsi mattatoi per codesta bisogna; e possiamo star certi che non mancheranno i macellai; anche se io vorrei raccomandare di comperar vivi i bambini e di prepararli caldi, appena finito di usare il coltello, come si fa per arrostire i maiali.

Una degnissima persona, che ama veramente il suo Paese, e le cui virtù tengo in grande considerazione, si compiacque di recente, parlando di questo argomento, di suggerire un perfezionamento al mio progetto. Egli diceva che, dal momento che molti gentiluomini del Regno in questi ultimi tempi hanno distrutto la selvaggina, pensava che sarebbe stato possibile ovviare alla mancanza di cacciagione procurando corpi di giovinetti e fanciulle non al di sopra dei quattordici anni e non al di sotto dei dodici: dato che tanto sono quelli, sia dell’uno sia dell’altro sesso, che sono avviati a morire di fame per mancanza di lavoro o di assistenza: e i genitori, se ancora in vita, oppure i parenti più prossimi, sarebbero ben lieti di liberarsi di loro. (…)

Aumenterebbe la cura e la tenerezza delle madri per i bambini, quando fossero sicure di una sistemazione certa sin dall’inizio, e procurata in qualche modo dalla comunità a loro annuo profitto, anziché, a loro carico; e ben presto avremmo modo di vedere un’onesta emulazione fra le donne sposate nel portare al mercato il bambino più grasso. Gli uomini, durante la gravidanza della moglie, le sarebbero affezionati tanto quanto lo sono ora alla cavalla, alla mucca o la scrofa prossima a figliare, né la minaccerebbero di pugni e di calci (cosa purtroppo frequente nella pratica), per timore di un aborto.(…)

Mettiamo i mendicanti di professione insieme con la massa di agricoltori, braccianti e giornalieri che, con le loro donne e i bambini, sono mendicanti di fatto: e io invito quei politici, ai quali non garba il mio progetto, e che forse avranno il coraggio di azzardare una risposta, ad andare a chiedere prima di tutto ai genitori di questi mortali se non pensino, oggi come oggi, che sarebbe stata una grande fortuna quella di essere andati in vendita come cibo di qualità all’età di un anno, alla maniera da me descritta, evitando così tutta una serie di disgrazie come quelle da loro patite, per l’oppressione dei padroni, l’impossibilità di pagare l’affitto senza aver denaro o commerci di qualche sorta, la mancanza dei mezzi più elementari di sussistenza, di abitazione e di abiti per ripararsi dalle intemperie, con la prospettiva inevitabile di lasciare per sempre in eredità alla loro discendenza questi medesimi triboli, se non peggiori.

Dichiaro con tutta la sincerità del mio cuore che non ho il minimo interesse personale a cercar di promuovere quest’opera necessaria e che non sono mosso da altro motivo che il bene generale del mio Paese, nel miglioramento dei nostri commerci, nell’assistenza ai piccoli e l’aiuto ai bisognosi, e nella possibilità di offrire qualche piacevole passatempo agli abbienti. Io non ho bambini dai quali posso propormi di ricavare qualche soldo: il più piccolo ha nove anni, e mia moglie ha ormai passata l’età di averne ancora.

(J. Swift, Una modesta proposta e altre satire, Rizzoli, Milano, 1983)