venerdì 16 ottobre 2009

FANTASCIENZA LIVE



Ho aperto una pagina in Facebook. Apriti cielo! In pochi giorni ho avuto offerte d'amicizia da scrittori, intellettuali, visionari, case editrici, compagnie teatrali, attori e attrici, liberi pensatori, paesani, poeti, illusi, velleitari, geni incompresi e narcisisti. Sono andato in tilt. Questa accettala, questa rifiutala, questa non so... Non è mai stato tanto difficile gestire le amicizie. Poi ho capito il trucco: accettale tutte. Anche tu puoi proporti come amico a tutti. Che importa se non conosci nessuno? Si fa finta. E intanto che si fa finta, altrove si fa invece un gioco reale di potere che ci sta soffocando tutti. Io dormo bene, di solito. Mi alzo sempre ottimista e propositivo. Ogni giorno deve avere un significato e deve produrre qualcosa. Fossero anche le pulizie di casa o un impianto in giardino. A sera devo dire: oggi ho fatto qualcosa, e se non sono le pulizie sono dieci pagine di romanzo. Insomma, vivo. Amo la mia vita semplice: scrivo teatro importante, che va a finire sui quotidiani nazionali; faccio teatro di paese, che non va a finire da nessuna parte; scrivo libri e da qualche tempo non mi pongo più la questione di dove vadano a finire: la gioia (e fatica) della scrittura vale molto di più della sua fortuna; poi curo il giardino, condivido la vita delle persone che amo, passeggio, leggo... Potrei essere felice? Sì, se qualcuno non si desse tanto da fare per rovinare la mia tranquillità. E' un essere che ognuno di noi conosceva già, l'aveva già incontrato più volte, e mai gli aveva dato importanza. Una persona comune, banale, anche stupida, le cui qualità più belle sono egocentrismo, cinismo, ottusità... No, mi sto sbagliando. Questa era la persona nello stadio iniziale. Poi si sa che ogni bruco diventa farfalla. Questa persona è entrata in una capsula dove è stata irradiata di energia e l'energia gliel'ha fornita addirittura un popolo (beh, una maggioranza di popolo). Adesso... adesso... adesso io e tutti voi, anche la tribù spensierata di Facebook, dobbiamo fare i conti con questa farfalla dalle ali smisurate... ma che cos'è, un avvoltoio cosmico?... che a noi ci vede solo come carne marcia di cui nutrirsi? Ecco che cosa siamo. Carne morta che alimenta un mostro venuto da chissà dove (ma lo sanno tutti!). Vogliono buttarci in una vita di fantascienza live, vogliono cancellare la nostra realtà e farci vivere nel loro reality idiota. Ogni giorno vien da dire: non ci credo, non è possibile. E invece è così, e la massa idiotizzata applaude e imita.


E allora a quelli di Facebook, e anche alle mie rappresentazioni teatrali, e alle mie pubblicazioni, e ai miei appuntamenti... io davvero non so che cosa dire, forse che non è il caso di essere così trionfanti e gongolanti e fiduciosi in un successo... ma quale successo? Successo di che cosa? Si chiama trappola, questa ansia di apparire appartenere condividere. Attenti, non guarda in faccia a nessuno. Zac! Tutti i sogni infranti. Solo dolore e disperazione. A meno che tu non sia un mediocre leccaculo. Allora, il mondo è tuo. Chi vince, adesso, è il vuoto morale e mentale, è l'edonismo più provinciale, il bieco opportunismo, l'ipocrisia più nauseante... e così via. E allora? Meno male che c'è il giardino.

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