giovedì 11 luglio 2013

LA RIVOLTA DEI CITTADINI GLADIATORI

Da tempo non scrivevo. L'ultima occasione l'ho avuta con la revisione di "Scudo e Porpora", che ho voluto stampare su Ilmiolibro.it per chiudere la serie di Albino Guidi. A Claudio Messina di Robin Edizioni non era piaciuto, e così me lo sono pubblicato da solo, per soddisfazione mia. Non ha ancora venduto una copia, non l'ha letto nessuno a parte Betti. Ho sbagliato a stamparlo e ha la scrittura piccola, a settembre lo ristampo e lo faccio girare tra gli amici. 

Poi ho scritto saggi, e ho cominciato la stesura di un libro sul teatro. Ma la narrativa è un'altra cosa, mi consente di fare un viaggio straordinario. Su Ilmiolibro.it i libri partecipano a un concorso, chi vince è accolto da Feltrinelli. Mi sono detto: è un'occasione, trova un'idea. Di solito, occasioni e inviti o richieste sono uno stimolo efficace e di solito la ricerca dell'idea si conclude in poche ore. Mi metto a scrivere con gioia, forse anche felice di abbandonare Albino Guidi. In quindici giorni il libro è scritto, revisionato e stampato. 
Breve, 90 cartelle per 160 pagine edite in formato tascabile.
Con una prosa che mi ha dato una soddisfazione enorme, come se il libro fosse già tutto in un angolino buio dentro di me, bastava soffiarci via la polvere e portarlo alla luce. Un torrente di scrittura, tumultuosa e inarrestabile.

La storia è lineare. 
Crisi, miseria, paura, depressione, rabbia. A Roma, i cittadini formano cortei per disperazione, in un estremo tentativo di cambiare la realtà e la società. Tutti vestiti da gladiatori. E come gladiatori si comportano. Combattono. Contro chi? I politici, pare. Ma poi tutti contro tutti. Un macello. 
Michele, un bambino con sindrome Down viene prelevato dalla scuola in cui frequenta la prima media e portato in giro per il divertimento di cinque balordi. Loro non fanno corteo. Solo vandalismo e teppismo. Luca, regista di teatro, padre di Michele, parte alla sua ricerca.
Tutti al Colosseo, tutti nell'arena.

Questa volta vi raccomando davvero di leggerlo. E' un bel libro, un piccolo grande libro, ed è scorretto che sia io a dirlo, ma non importa. Non m'importa nemmeno di spedirlo alle case editrici. Sono stanco di invii che vanno persi, di editor che cercano solo il successo di vendita, di scelte editoriali demenziali. Lasciatemelo pubblicare così, per gli amici e i curiosi che vorranno leggerlo.
Ma leggetelo, ne vale la pena. Costa 10 euro. Se vi mettete d'accordo tra amici, lo ordinate su Ilmiolibro.it risparmiando le spese di spedizione.
Poi scrivetemi che cosa ne pensate.
Nel frattempo, sto già pensando al prossimo.

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=996449

Sul sito potete leggere le prime pagine e scrivere un commento.

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