venerdì 17 dicembre 2010

GARGAZZONE






Gargazzone, 1598 abitanti, tra Bolzano e Merano, nella Valle dell'Adige. Anche qui filari a non finire di meli. Scuola materna e primaria... "un parco giochi di 5.000 mq che nel 2000 ha portato al comune il riconoscimento di “Comune amico dei bambini“. Da maggio 2010 Gargazzone possiede una piscina naturale nella quale l’acqua viene purificata solo attraverso le piante escludendo così l’utilizzo di cloro o aggiunta di sostanze chimiche. Oltre ad un ruscello con una vasca per i piccoli, il complesso balneare offre una piscina per non-nuotatori nonché una vasca di 50 m per gli sportivi"... associazioni di tutti i tipi, casa per gli anziani, teatro... un posto dove è bello vivere, una comunità i cui membri vivono in armonia, senza grossi conflitti.

La provincia di Bolzano ha approvato un progetto elaborato da Roberto Canali, il bibliotecario. Ho già lavorato per due anni a Laives e torno volentieri tra le montagne dell'Alto Adige. Ma questa volta è diverso. Roberto mi informa che sono il primo italiano a insegnare in una scuola tedesca. Eh, sì, là ci sono scuole italiane e scuole tedesche, e anche doppie biblioteche, doppi assessorati... Ma che cosa vado a fare in una scuola tedesca? A stimolare i bambini, a sensibilizzarli verso un apprendimento indispensabile per entrare nel mondo del lavoro (il bilinguismo è il prerequisito primario), ma che alcuni prendono sottogamba o... "io sono tirolese puro, a me non serve l'italiano".
Il progetto s'intitola "Dalle parole alla storia interpretata".
Non voglio fare una brutta copia dell'attività curricolare, quindi niente grammatica. La maestra Alessandra ha presentato alla classe il mio libro "Mondo di moistri", ma mi rendo subito conto che molti alunni non sono ancora in grado di leggere e capire un libro in italiano.

Parto da quattro parole pescate dal testo, utilizzando strategie ludiche per catturare l'attenzione. Chi ha già abilità linguistiche mi fa da traduttore.
Dalle parole passiamo alle frasi e poi a un breve racconto scritto in gruppo. Lettura e drammatizzazione. Altri esercizi di scrittura creativa. Arricchiamo le drammatizzazioni con i piccoli strumenti di cui è dotata l'aula-laboratorio. I ragazzi sono molto abili, imparano in fretta a dare più espressività alla voce, le scenette sono gustose, efficaci, perfino ricche di suggestioni (il tema dominante delle due mattinate è la paura, il mostro...).
Insomma, tutto procede bene e i risultati sono immediati. L'alunno che si rifiutava di parlare decide di partecipare alle attività: legge il racconto ai compagni e risponde alle mie domande di sintesi. Un applauso scrosciante rinforza il suo avvicinamento alla lingua italiana.

Nel pomeriggio Roberto mi porta a Merano. Giro nel mercatino di Natale e poi per le vie principali, eleganti, con bei negozi. Qualche acquisto e ritorno in albergo per mettere a fuoco le attività per la mattinata a scuola.
In serata, un incontro con i genitori, presente l'assessore italiano. Espongo il progetto e le mie impressioni, rispondo alle domande...

In conclusione, esito positivo di un'esperienza pilota. L'assessore mi parla dell'impegno politico per l'integrazione delle due culture e del suo desiderio di fare teatro nelle due lingue. Roberto mi espone già un progetto da realizzarsi tra un anno. E' confortante sapere che ci sono ancora politici che lavorano per unire e integrare, per creare condizioni di pace e collaborazione. Peccato che questo assessore e altri come lui non siano al governo.
Tornerò volentieri tra i meli. Anna, bibliotecaria, mi saluta con una confezione di biscotti tipici. Un'esperienza dolce sotto tutti i punti di vista.

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