lunedì 13 giugno 2011

AL PREMIER


"Nessun ragno mai mise più impegno nel riparare i fili spezzati della sua tela. Pochi erano quelli che gli erano affezionati e nessuno nutriva per lui stima. Era quindi necessario che facesse loro balenare nuove prospettive vantaggiose e ricordasse i privilegi di cui già godevano. Ai nobili più giovani e ribelli offrì la prospettiva di sregolatezze impunite e di gozzoviglie sfrenate; agli ambiziosi quella del potere e agli avidi quella di maggiori ricchezze e più vasti possedimenti. I capi dei mercenari ricevettero doni in oro, un argomento tra i più persuasivi per il loro modo di pensare e senza il quale tutti gli altri si sarebbero rivelati inutili. Le promesse vennero distribuite con ancor più generosità del denaro da questo agente infaticabile; insomma, non fu tralasciato nulla che potesse far decidere gli incerti o rianimare gli scoraggiati".
(Walter Scott, "Ivanhoe", XV)

Nessun commento: