venerdì 21 giugno 2013

POESIA QUARANTUNO








Sogno un uomo artistico.
Sa pensare e stare zitto,
sa parlare e non gridare.
I suoi amici pittori musicisti teatranti
poeti esploratori e utopisti.
Non compete nello sport,
gli compete camminare, ma sa correre veloce.
Uomo d’arte ha la scienza
come figlia, non ne abusa.
Nello sguardo sia le stelle
sia il fondo degli abissi, nello stesso
momento in cui ascolta il cuore della Terra.
Abita ovunque e con chiunque
dietro porte senza serratura.
I muri della casa una cornice
e nel quadro c’è il giardino
di cura quotidiana.
Legge e ascolta,
capisce e insegna,
perdona e accoglie.
L’uomo artistico che sogno
ha nome Improbabile Possibile.
Sguardo d’uccello, respiro felino,
dita leggere, sorriso materno,
sonno sognante.
L’infanzia moderata saggezza, passione
la giovinezza, la vecchiaia impetuosa innocenza,
è l’uomo artistico maschio e femmina,
dio di sé stesso, indifferente al potere,
sordo alle lusinghe dell’avere,
il crepuscolo lo confonde agli alberi,
le labbra di corteccia sorridono all’alba.

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