sa
parlare e non gridare.
I
suoi amici pittori musicisti teatranti
poeti
esploratori e utopisti.
Non
compete nello sport,
gli
compete camminare, ma sa correre veloce.
Uomo
d’arte ha la scienza
come
figlia, non ne abusa.
Nello
sguardo sia le stelle
sia
il fondo degli abissi, nello stesso
momento
in cui ascolta il cuore della Terra.
Abita
ovunque e con chiunque
dietro
porte senza serratura.
I muri
della casa una cornice
e nel
quadro c’è il giardino
di
cura quotidiana.
Legge
e ascolta,
capisce
e insegna,
perdona
e accoglie.
L’uomo
artistico che sogno
ha
nome Improbabile Possibile.
Sguardo
d’uccello, respiro felino,
dita
leggere, sorriso materno,
sonno
sognante.
L’infanzia
moderata saggezza, passione
la
giovinezza, la vecchiaia impetuosa innocenza,
è
l’uomo artistico maschio e femmina,
dio
di sé stesso, indifferente al potere,
sordo
alle lusinghe dell’avere,
il
crepuscolo lo confonde agli alberi,
le
labbra di corteccia sorridono all’alba.
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