giovedì 22 agosto 2013

BAMBINI D'OMBRA eBook Kindle

Pubblicare con Kindle Direct Publishing è semplice. Volevo un file epub da mettere in vendita su Amazon (uso il Kindle). Su Ilmiolibro.it ho convertito i miei libri in ebook, ma per inserirli nelle librerie online ci vogliono 79 euro (il primo, 49 i successivi). Amazon fornisce un servizio eccezionale del tutto gratuito. Formattate in word secondo le istruzioni (molto facile se non ci sono complicazioni grafiche, tabelle, immagini ecc.). Caricate il file seguendo una procedura chiara, realizzate la copertina con un metodo straordinario (caricate la vostra immagine e avete a disposizione decine di varianti tra cui scegliere). Qualche clic per alcune opzioni e dopo poche ore il libro è pubblicato. Che senso di liberazione fare a meno di una casa editrice! Mi direte: ma chi leggerà il libro? Pochi, qualcuno, nessuno... Non m'importa. Visto anche i risultati del cartaceo... 

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Aggiungo, come sempre, che una RECENSIONE è MOLTO GRADITA.

Ecco la presentazione:
Leo subisce una metamorfosi improvvisa e devastante. Diventa un’Ombra. 
Invisibile, perde ogni contatto con il mondo che conosce. Che cos’è, l’ombra? 
Solo una variazione di luce? O un destino a cui non si può sfuggire, che fa 
chiudere gli occhi su una stanchezza letale? Leo deve affrontare le Torce e 
soprattutto se stesso. Non può continuare a essere quello che non fa mai gol. A 
sostenerlo c’è la persona a cui è più affezionato: il padre defunto. Ma a 
spingerlo a cercare la luce oltre l’ombra è Yuri, il suo piccolo amico, un 
amico da salvare.  

“Né consolatorio né buonista né tradizionale. La famiglia come luogo interiore 
di Leo, mentale e affettivo. Il dolore è uno spegnersi silenzioso. E la rabbia 
brucia senza scaldare. Forma e contenuto sono note che si fondono in un accordo 
potente. Le emozioni scolpiscono il ritmo trascinante delle parole e il 
linguaggio si piega, docile, a dipingere i sentimenti.
Il significato e la forza comunicativa del libro non sono riducibili alla 

sfera infantile, se non nella metafora letteraria. Il percorso dei bambini d’
ombra non ha confini cronologici: penso alla sofferenza di chi si sente 
incompreso (a qualsiasi età) e rifiutato, di chi perde un riferimento 
affettivo, di chi cade in quello che è chiamato il disagio mentale.
Nel finale non c’è una famiglia che apre le braccia e dice, come nei film, 
andrà tutto bene. Leo si trova davanti il “fuori da sé” esattamente come lo ha 
lasciato, con le stesse difficoltà e durezze; ha attraversato l’ombra ed è 
riuscito a tornare indietro, ma la strada da percorrere è ancora tutta da 
costruire, non facciamoci illusioni.
Sotto quel “cielo di ferro”, però,  si accende una luce, perché Leo è comunque 
tornato, e non da solo. Egli non si sente più soltanto un io ma anche un noi; e 
il noi scalda, dà forza.
L’innocente può essere colpito con crudeltà, perché la vita è così, ma vale 
sempre la pena di cercare una via di salvezza, soprattutto quando il viaggio si 
fa in compagnia.” (Benedetta Bonacina)




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