Sto per raggiungere la scuola dell'infanzia dove mi aspettano "pupine e pupini" di cinque anni. Ogni bambino ha portato un pupazzo, gli ha dato un nome, ha scelto un rapporto (amico, padre, zio...) e l'ha disegnato. Dall'interazione dei pupini sono nat
e storie che ho trascritto e arricchito con filastrocche. Sono IL TEMPORALE, LA FESTA DI COMPLEANNO, IL MAL DI PANCIA, L'ORSO NELLA FORESTA, IL PUPINO RITROVATO. Oggi cominciamo a recitarle. L'entusiasmo è alle stelle, ma si
lavora (si gioca) con ordine e rispetto per gli altri. Per me, queste sono fughe benefiche. Abbandono il mondo triste e tristo degli adulti e mi tuffo tra le meraviglie dell'universo non ancora plasmato dalla bieca prepotenza dell'uomo.
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