Oggi, a mezzogiorno, a un tavolino del bar Verdi in Oleggio, è nato il "Teatro dei passeri". Anche questa un'avventura. Su iniziativa del comitato genitori della scuola media, dopo una lunga incertezza (mi ero ripromesso di non impegnarmi più in allestimenti di spettacoli di durata annuale), ho accettato perché mi sembra troppo bella un'occasione così, di ridare vita in forma diversa alla storica (per me) Bottega dei Ragazzi. La Bottega era nata come luogo di attività espressive varie che erano poi confluite nel teatro, dal 1994 al 2002, più o meno. Curerò due gruppi di una decina di ragazzi ciascuno, che lavoreranno per un'ora insieme grazie alla sovrapposizione d'orario. Ogni gruppo preparerà un atto unico e collaborerà con l'altro. Ho intenzione di mettere in scena le arlecchinate che avevo scritto ai tempi e che ora riadatterò: IL FANTASMA DI ARLECCHINO e ARLECCHINO ARCOBALENO. Sarò affiancato da due aiutoregisti di dodici anni e sarò supportato da uno o due laboratori per i costumi e le scenografie.
Le mie referenti sono quattro signore con le idee chiare, dinamiche e sensibili. Mi sembra tutto troppo bello e comunque sto a vedere. La mia ambizione è di fare qualcosa di più del solito teatro scolastico. Vorrei aprire il sipario davanti ai ragazzi e mostrare loro non il pubblico in sala, ma ciò che hanno alle spalle: il fascino e i segreti del palcoscenico. Nel mio piccolo, chiaro. Non imposterò l'attività secondo un classico corso di teatro, anche perché non ne ho le capacità: dizione, danza, acrobazie... Ci reinventeremo tutto noi. Reinventeremo anche un Arlecchino nostro, un Arlecchino ragazzino. Come? L'ho appena detto che è un'avventura.
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