Ho finito la prima stesura di "La principessa Cristina", il monologo per Marta Comerio. Pensavo che la lettura del libro di L. Incisa e A. Trivulzio mi annoiasse un poco, avendo già letto altro. E invece è un testo che affascina per la capacità di raccontare sì Cristina, con equilibrio e acutezza, ma anche il mondo sociale e politico in cui è vissuta. Ecco che prendono vita personaggi più o meno famosi del secolo XIX e per chi li ha conosciuti solo attraverso i testi scolastici, i monumenti nelle piazze e le citazioni ossessive di un'agiografia retorica e falsa, si offre la possibilità di rivedere le proprie idee sul Risorgimento e sul patriottismo sbandierato e ipocrita dietro il quale si celavano stupidità, cinismo, opportunismo e tante altre belle cose. Tutto come ai nostri giorni, quindi. Complimenti agli autori per la narrazione efficace e appassionante.
Ludovico Incisa e Alberica Trivulzio, "Cristina di Belgioioso", Rusconi 1984.
Sto leggendo un libro acquistato per caso in IBS e ho scoperto un'autrice che scrive un poco come la Hobb, con profondità e umanità, così che la storia non schiaccia mai i personaggi. Vi si narra di Boudica, qui Breaca, e siamo nel 30 d.C., in Britannia. Una lettura che rapisce, come piace a me, così che senza muoversi dalla poltrona si viaggia nel tempo e nello spazio. E viva ancora una volta l'immaginazione!
Manda Scott, Sognando le aquile, Tea 2003.
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