Partenza sabato mattina alle ore quattro. Alle dieci e mezzo siamo a Bomarzo. Per circa un'ora siamo solo io e Betti e poche altre persone e la camminata tra i mostri è davvero magica perché con noi camminano il silenzio e i colori di un autunno splendido. Poi arrivano i turisti: strilli, chiachiere e ancora strilli. Nel pomeriggio sosta a Orvieto, che non rivediamo da tanti anni. La visita più straordinaria è quella agli affreschi del Signorelli nella cappella di San Brizio. Nudità e pose cortigiane fanno del giudizio universale una glorificazione non della resurrezione della carne, ma della carne in sé, carne come intelligenza ed estetica: un inno al Rinascimento. La sera siamo a Radicofani, accolti con gentilezza e cordialità tutte toscane dall'assessore Fausto. Breve passeggiata nel piccolo suggestivo paese e a letto presto. Il giorno dopo, al mattino saliamo alla rocca, il castello di Ghino di Tacco, ammiriamo i Della Robbia nelle due chiese, poi ci addentriamo nel magico bosco di Isabella e infine scendiamo con Fausto alla villa medicea. Qui tutti si conoscono, qui tutti parlano con tutti e nei frammenti di conversazione che si colgono lungo le vie si riflette uno stile di vita non ancora mercificato, lontano dai deleteri modelli televisivi. Il pomeriggio ci vede errabondi in un paesaggio che incanta a ogni curva: una festa agreste a Chiusure, l'architettura rinascimentale di Pienza, e poi Buonconvento, Città della Pieve...
Il lunedì incontro i bambini della scuola elementare. Incontro felice, nell'ambito di "Leggere è volare" della provincia di Siena. Parliamo di libri e anche del futuro, di rapporti sociali e familiari... discorsi importanti, sostenuti con una maturità e una schiettezza che tanti adulti non hanno mai avuto. Grazie a tutti per l'accoglienza.
Nessun commento:
Posta un commento