TEATRO COMUNALE di OLEGGIO
giovedì 11 febbraio ore 21.00
ingresso libero
DAL PROGRAMMA DI SALA
Nel 1983 un gruppo di giovani oleggesi si organizzò per fare teatro. Il titolo della commedia? Proprio “Allegri, gente… che disgrazia!”, che ora viene riproposta interamente riscritta.
La compagnia ebbe durata breve, ma il seme era stato gettato. Da allora di teatro a Oleggio se n’è visto tanto: bambini delle scuole elementari e medie, giovanissimi, diversamente abili, anziani del centro d’incontro… decine e decine di spettacoli prodotti in loco.
Le prime esperienze teatrali del Centro d’Incontro risalgono alla fine degli anni Ottanta. Da allora si sono succeduti animatori e registi e il gruppo originario di soli anziani si è evoluto in un gruppo misto che accoglie… tutti, ma davvero tutti.
La compagnia “Cacao” è probabilmente unica nel suo genere. Attualmente è costituita da ventun persone dai nove agli ottantatré anni. Le difficoltà che tale compagine presenta sono notevoli, a partire dalla stesura del testo fino alla sua memorizzazione e alla resa espressiva. Tuttavia, anche quest’anno si è riusciti nell’impresa di mettere in scena un’opera piuttosto complessa.
È innegabile come questo gruppo di teatro rappresenti una festa tra età ed esperienze molto diverse.
Occuparsi di recitazione diventa quindi un’occasione d’incontri straordinari, in un mondo massificato dove i rapporti si fanno sempre più superficiali.
Cacao, in conclusione, non è solo teatro.
È un esempio, un’occasione, una risorsa da preservare.
L'ALLESTIMENTO
Le vicende legate al Pirin, la maschera di Oleggio, sono liberamente interpretate a partire dalla leggenda che racconta come il popolano avesse tentato di eliminare il tiranno Bernabò Visconti con un piatto di “tapitt”, tipici dolcetti di carnevale, avvelenati.
S’immagina che l’azione si svolga nel febbraio del 1363, quando il legato papale Adelmoz (deformazione di Albornoz, il cardinale morto invece nel 1367) viene assassinato proprio sulla soglia della casa del Pirin, che viene arrestato e condannato a morte.
Rimangono sullo sfondo gli intrighi politici tra il ducato di Milano, lo Stato della Chiesa e la Repubblica di Venezia. Il pubblico è invece invitato a seguire le vicissitudini legate all’arresto del Pirin.
La scena si anima di figure del borgo, dall’ortolana alla masca, dalla panettiera alle mogli di commercianti e artigiani; e anche di figure della nobiltà, responsabili o vittime di complotti e tradimenti.
La scenografia è volutamente astratta: pannelli che sottolineano l’atmosfera dell’ambientazione (realizzati da Gianna Cannaos), alcune pedane di legno e pochi oggetti.
L’attenzione si concentra quindi sui costumi forniti dal Comitato della Corsa della Torta, fedeli copie degli originali del ’300.
Le musiche sono di autori dei secoli Diciassettesimo e Diciottesimo: Purcell, Vivaldi, Zelenka.
PERSONAGGI e INTERPRETI
PIRIN - Antonio Cutri
MAIN - Lorena Girotti
GIANGI, figlio di Main e Pirin - Ario Germanino
FLORIA, figlia di Main e Pirin - Marzia Stracuzzi
GILDA, figlia di Main e Pirin - Sofia Manfredino
CLOTILDE, amica di Main - Silvia Valentini
GISELLA, amica di Main - Anna Montalbetti
ROMILDA, panettiera - Mariuccia Zanaboni
AURORA, agiata borghese - Mariuccia Brustia
GERTRUDE, agiata borghese - Ileana Corradi
FOSCA, ortolana - Franca Salvato
BERNABO', duca - Giancarlo Lodigiani
BEATRICE, moglie di Bernabò - Ileana Fusco
RODOLFO, figlio illegittimo di Bernabò - Danilo Abbienti
ISOTTA, figlia di Beatrice e Bernabò - Federica Fusco
VALENTINA, figlia illegittima di Bernabò - Stella Fusco
CAROLINA, dama di Beatrice - Khrissel Artusa
CAPITANO - Francesco Gentile
SERGENTE - Mario Boci
SAFIRIA, masca - Doriana Massarotto
MARGAROTA, assistente della masca - Elena Bottiani
Nessun commento:
Posta un commento