Due giorni straordinari. Mercoledì sera teatro strapieno. Sono presenti anche Stefano De Luca e Marta Comerio, regista e attrice del Piccolo (e Lupusagnus). Ne approfittiamo per parlare della terza opera dopo MAMMA MAMMAZZA e VERGINELLA: CANICANI. Un musical. Stefano sta cercando teatri e compagnie di Milano interessati alla produzione. Ma veniamo ai passeri. Mezzo prova al mattino, mezza al pomeriggio. Tutto fila liscio. Ultimi ritocchi. Le mamme provvedono ai costumi e al trucco, all'organizzazione del palco e all'incoraggiamento, all'allestimento dell'atrio (ci sono i miei libri, sono imbarazzato) e al discorso, e anche alla cena dei ragazzi, e a mille altre cose. I papà montano la scenografia. Un'ora e mezzo di trucco. Tre quarti d'ora prima dell'inizio c'è già gente fuori del teatro. Si va in scena. La parata iniziale sulla "Juditha triumphans" di Vivaldi e via.
Fino a un mese fa la situazione non era per niente rosea. I ragazzi con la testa altrove, voragini speventose di memoria, qualche demotivazione, stanchezza... Poi, come al solito, il miracolo. Si tratta di un prodigio che appartiene sia al teatro (avviato il processo, sembra che tante cose si realizzino per un misterioso moto spontaneo) sia ai ragazzi (età undici-tredici). Sono capaci di esasperare e di deludere, ma poi, quando ci si aspetta solo il disastro, ecco che magicamente attingono a risorse segrete, si ricordano di colpo di tutti i suggerimenti, le osservazioni, i rimproveri... e il risultato è entusiasmante.
Grande serata. E il mattino dopo la replica per le scuole è altrettanto appagante. Non solo applausi a cascata, ma cori da stadio per gridare bravi! bravi!... Dalle quinte elementari alle terze medie tutti hanno seguito con partecipazione, ridendo e provando emozioni, scoprendo che il teatro può essere meglio della televisione.
E per questo, ai passeri, dobbiamo dire grazie.