lunedì 3 maggio 2010

LA PRIMA RECENSIONE DEL FAUNO


La prima recensione di "Un fauno in legnaia" è di Betti, amica e acuta editor di tutti i miei libri (editor non ufficiale). Le recensioni degli amici non contano? Per me sì, e molto.

"Ironia sagace. Il ritratto senza acrimonia della ferocia nascosta sotto i paludamenti dei valori e dei principi assoluti. La società che, forte della propria compattezza numerica, rifiuta l’individuo non omologato, disprezza ciò che non riesce a raggiungere, condanna ciò che non capisce; e chi ha l’animo oscuro sa come arpeggiare sulle corde dell’ignoranza e dell’insoddisfazione per scatenare il fanatismo e il gusto sanguigno della vendetta. Ma c’è un giardino in cui spirito umano e spirito vegetale si accordano nel respiro cosmico, nel ritmo primordiale di luce e buio, aria e acqua, terra che genera e che accoglie le spoglie della vita: qui le parole sono fatte di pensieri e di battiti d’ali. I piani di lettura sono molteplici: illuministica aspirazione alla tolleranza, rifiuto della violenza come risposta alla violenza, visione animistica della natura, filosofica consapevolezza della vita come trasformazione, dialogo interiore. E molto altro ancora. In una scrittura dalla cristallina trasparenza comunicativa, preziosa senza esibizionismi, in cui la vita si rivela nella sua voce universale, oltre l’individuo, oltre lo spazio, oltre il tempo."

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