sabato 26 marzo 2011

PUBBLICO ERGO SUM



Ieri sera presso il Circolo Arci di Suno, presentazione dei miei libri, soprattutto dell'ultimo, "D'Armonia, di sangue", Robin Edizioni. Presenti una trentina di persone. Conduce la serata Maria Paola Arbeia, giornalista di "La Stampa", alla presenza di Alberto Rampani, presidente del Circolo. Intermezzi con canzoni popolari (King Richard, Scarborough Fair, Donna lombarda, Pellegrin che vien da Roma) de "Los Scariolantes" (Anna Pinelli, Laura Fortina, Matteo Buttinelli, Enrico Nardin, Paolo Ronzio, Claudio Tait).
"Pubblico ergo sum", ossia la deleteria tendenza contemporanea di impadronirsi di identità improprie. Assistiamo così a escort in lizza per un posto da ministra, a faccendieri eletti guru della finanza nazionale, a calciatori e principi cinti dell'alloro letterario...
Insomma, illetterati danno la scalata alla classifica dei best seller.
E gli scrittori veri? Se ne può fare a meno. E così anche dei filosofi, dei saggisti, dei critici, degli artisti... Al posto di questi empi liberi pensatori assimilabili ai terroristi, si insediano fantocci senza dignità e senza qualità, fedeli esecutori delle supreme volontà di chi detiene i poteri.
E poi, dall'altra parte, il "Pubblico ergo sum" come dimensione mia di scrittore. La realtà, intesa come eventi e individui, mi offre spunti per sviluppare storie e personaggi. Il personaggio non è più la persona di riferimento, ma una creazione autonoma.
Vado così a creare una realtà letteraria che è parallela a quella esistenziale, dalla quale nasce. Essa, però, diviene talmente potente da influire poi sulla vita, in quanto a comprensione del mondo.
Una salutare schizofrenia che rende lo scrittore libero dagli influssi malefici del potere civile e religioso.
Citazione: "Il significato della vita sta nella sua narrazione".

Nessun commento: