La regina delle rane
Regina ha una valigia.
È importante avere una valigia, rende più simili agli altri. Con una valigia ci si può sentire più sicuri. Ci si può sentire protetti. Anche se non si ha un posto dove andare. Anche se ti cacciano appena ti fermi.
Regina non è una donna comune. Lei è una donna speciale. Molto speciale. Lei è la regina delle rane.
“… La cosa più strana è questa: come mai nessuno si stupisce di vedere una rana con la valigia?
La gente è distratta. Ha mille pensieri. Ha fretta. Passa vicino a una rana con la valigia e non se ne accorge. E sì che ogni tanto io faccio grè grè grè. Niente. Mi guardano come matta, non come rana…”.
Che cosa può contenere la valigia di Regina? In fondo è matta. Si crede una rana.
E le rane si sa, vanno al fiume.
Musica di Giuseppe Serafino
Pesa, questa valigia. Uh, non sento più il braccio. Oh, ma come pesa. D’altronde, i vestiti non mi stavano tutti addosso. Se non c’era la valigia... Dove li mettevo i vestiti belli? Ne ho due. Uno di un colore e l’altro diverso. Ho anche la biancheria rosa. Meno una mutanda, gialla. Me l’ha regalata la mia amica Piera per Natale.
Piera, va bene che hai settant’anni, ma possibile che non lo sai che a Natale si regalano le mutande rosse? Per l’ultimo dell’anno, no? Perché portano fortuna.
La fortuna non guarda il culo della gente e le mutande rosse le mettono quelle che si spogliano per fare le sporcherie. Tu ti spogli davanti a un uomo?
Per adesso, no. Però non si sa mai. Prima devo trovarlo, un uomo.
E se lo trovi, ti spogli?
Se me lo chiede...
E se vuole fare le sporcherie?
Ormai che mi sono spogliata...
Senti… non è che mi puoi invitare anche me?
Piera! Hai settant’anni!
Appunto. Se non approfitto fin che sono giovane...
La Piera non è brutta. Ha pochi capelli, le chiazze sulla pelle… però non è proprio brutta. Ha un occhio quasi azzurro. È anche simpatica, quando non picchia. A me non mi picchia quasi mai perché siamo amiche e se mi picchia ha la mano leggera. Sarà… mah, un’ora fa… che l’ho vista nella metropolitana.
Piera, che cosa ci fai qui?
Aspetto il treno per Cremona.
Ma questa è la metropolitana.
Che cosa me ne frega a me della metropolitana? Io aspetto il treno per Cremona.
Sì, ma devi andare alla stazione dei treni.
Ma va’! Alla stazione c’è un’aria fredda che mi prende subito la cervicale. Senti che bel caldo che fa qua!
Magari, con tutti i treni che passano, prima o poi uno va davvero a Cremona. Chissà che cosa ci va a fare a Cremona. Lei è svizzera.
Nessun commento:
Posta un commento