venerdì 11 gennaio 2013

PASSEROTTI 8


Li faccio sedere a semicerchio. Parlo dei personaggi e dei costumi di scena. Ho cambiato idea, non li vedo più con gli indumenti di tutti i giorni. Frugo tra gli scatoloni dell’aula teatro. Si tuffano sul travestimento, uno dei giochi preferiti dai bambini. Andrea in giacca e cravatta, Giovanni tutto colorato (e con un naso rosso che ogni tanto gli compare sul viso), Luca una tunica nera con cappuccio, Lorenzo in tenuta da calciatore, Armanda dark con trucco vistoso, Giada C. tessuti con brillantini da star, Giada M. top nero e non so, Michela jeans e giubbetto.
Proviamo fin oltre la metà, e tutto fila liscio. Ognuno cerca la sintonia con il personaggio. Consolidiamo la voce (soprattutto per Amanda e Michela), il modo di muoversi (Giada C.) e la partecipazione è vivace e allargata. La sorpresa arriva quando alcuni esprimono proposte valide o improvvisano sul testo. Luca, per esempio, cogliendo anche i suggerimenti altrui, s’inventa di essere stregone quando ha il cappuccio calato sul viso e bambino quando se lo abbassa, con due voci diverse e coerenti. L’effetto è esilarante e infatti tutti ridono di gusto.
Le due ore trascorrono in fretta. In attesa dei genitori, li faccio giocare ai mimi. Pare che non vogliano più andarsene. Il gruppo è coeso e senza conflitti, disciplinato e motivato. Una meraviglia.

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