mercoledì 19 agosto 2009

SCRITTURA NUOVA

Eh, sì. Mi sento come se mi trovassi su un ponte. Alle mie spalle la scrittura per ragazzi (27 libri editi, molti altri inediti, ma non meno meritevoli - così però la penso io, non gli editor: addio, editor!), davanti a me la riva che ormai ho raggiunto, dove mi aspetta la scrittura per adulti. Mi volto, ma senza rimpianti. Quando voglio, con una corsetta posso tornare di là e scrivere un'altra avventura. E' successo anche durante le vacanze in Puglia: vado dal tabaccaio (Giuseppe di Uggiano), mi collego, c'è un'email, l'editor di un'editrice di Napoli mi chiede o un giallo o un horror. Perché no? In pochi giorni scrivo "Dentro un incubo... neonate scatenate", l'editrice è Ardea. E così mi diverto e mi spiace perfino battere l'ultimo punto senza a capo.

Tutto questo per dire che l'anno prossimo escono i miei primi due libri ADULTI.


Ho avuto contatti felici e fecondi con Claudio Maria Messina di ROBIN EDIZIONI, http://www.robinedizioni.it/ e in breve abbiamo concordato il piano editoriale.

Ad aprile LE CROCIATE DEI SANTI INNOCENTI e a giugno UN FAUNO IN LEGNAIA.

Sono due libri molto diversi tra loro. Il primo è la cronaca romanzata della crociata dei fanciulli del 1212, in Francia. Il secondo è... immaginate di incontrare Atena, Venere, un'amadriade, un fauno... che vi guidano nella cura del giardino, che vi stravolgono la vita perché in paese si mormora di apparizioni sataniche e un prete fanatico...



LA VERA STORIA DELLA DONNA LUPA E DI QUELLA VAMPIRA


A giugno: "Buongiorno, siamo due attrici diplomate alla scuola del teatro stabile di Catania. Abbiamo trovato molto interessante il suo testo "La vera storia della donna lupa e di quella vampira", pubblicato su dramma.it. Ci piacerebbe studiarlo per una possibile messa in scena... Giorgia D'Acquisto e Giorgia Boscarino."
Ora: "Ci siamo riuscite! debuttiamo il 23 Agosto con il suo testo "la vera storia della donna lupa e di quella vampira", la rappresentazione avverrà a Noto, all'interno del Notturno Fringe Festival..."


NFF NOTTURNO FRINGE FESTIVAL
domenica 23 agosto
Giorgia D’Acquisto e Giorgia Boscarino
La vera storia della donna lupa e di quella vampira
Cortile ex Collegio dei Gesuiti - Noto
ore 23,15
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
La vera storia della donna lupa e di quella vampira
Scritto da Aquilino
Regia di Giorgia Boscarino e Giorgia D’Acquisto
Interpretato da Giorgia Boscarino e Giorgia D’Acquisto

Lo spettacolo nasce come favola per adulti, come gioco di parole tra realtà e fantasia. I mali della società, visti attraverso gli occhi di due donne-animali.
Lo spettacolo è pervaso di ironia e comicità; il sorriso nasce dalla tragedia, dalla crudeltà di queste due donne. Lupa e Vampira che, come in una partita di ping-pong si passano le parole, crude e pesanti, si raccontano: l’abbandono, il rifiuto, la morte, la violenza, la vendetta…
Il loro linguaggio è pungente, perché i loro pensieri e le loro azioni lo sono. Non una scelta il loro modo di vivere, ma una soluzione, l’unica. Disumane, brutali ma specchio della società che raccontano in cui si ergono a paladine.
Il pubblico sarà chiamato a diventare complice del gioco teatrale, un banchetto di nozze in cui loro stessi sono gli invitati…e forse gli sposi!
“La vera storia della donna Lupa e di quella Vampira”, è una possibilità, per noi, di soffermarci a riflettere con il pubblico attraverso uno stile grottesco, in quella che potremmo definire una commedia noir.
La scena conterrà come unico elemento un frigorifero, luogo dove si consuma il naturale, seppur brutale, pasto delle due protagoniste; diverrà un’ alcova, un altare.
Le stesse luci richiameranno lo stato d’animo delle due donne, il loro pensiero fermo e solido.
“Nella vostra comunità avete ladri, stupratori, venditori di organi, inquinatori, guerrafondai, rissosi, imbroglioni, massacratori….che differenza farà se ci aggiungiamo una donna Lupa e una donna Vampira?”
…questo lasciamo che si decida…

In bocca al lupo, Giorgia e Giorgia!

Dal "Giornale di Siracusa", http://www.giornaledisiracusa.it/politica/5791-noto-arriva-il-fringe-festival-domani-cinema-di-notte.html

Dal 20 Agosto inizia il NFF notturno fringe festival. NFF si inaugura con l’idea della “creatività in libertà”. Nel cartellone di questa edizione del NFF c’è un Sud (del teatro ma non solo) finalmente protagonista, che abbandona logori cliché, stanco di fissare in archetipi del passato la propria identità, mischiandola piuttosto nel flusso vertiginoso della contemporaneità, con le proprie tensioni, contraddizioni e utopie. Gli spettatori potranno così apprezzare alcuni interpreti dell’ultima generazione di attori e registi che rilanciano la sfida della ricerca e dell’innovazione indagando la realtà e il presente con straordinaria passione e lucida distanza critica insieme ad altri artisti già più consolidati. E' l’inizio di un progetto artistico, all'insegna della qualità, dell'originalità, della vocazione sempre più europea della Fondazione Teatro V.E. di Noto, del dialogo fra i diversi linguaggi artistici, dell'incontro con un pubblico in cerca di contenuti culturali e di emozioni. Sei gli appuntamenti in programma: Orazio Condorelli (Suonala ancora Jack!, 20 Agosto), Giorgia D’Acquisto e Giorgia Boscarino (La vera storia della donna lupa e di quella vampira, 23 Agosto), Studio Arte Danza (Dracula, 28 Agosto), Erminia Gallo / Sabina Pangallo / Rina Rossitto (Mariti e Pidocchi, 3 Settembre), Compagnia Quartiatri (…dove le stesse mani, 5 Settembre), Salvo Piro e Pamela Toscano (Hor.un labirinto, 7 Settembre).

giovedì 6 agosto 2009

TEATRO NEWS

Anzitutto, a novembre VERGINELLA al Filodrammatici di Milano. Le prove si faranno nella sede di Monza e sarà un piacere assistere alle invenzioni geniali di Stefano. E' un testo difficile e la messa in scena mi incuriosisce molto. Poi a maggio le repliche di MAMMA MAMMAZZA al Teatro Libero di Milano (ci sono due post per i due spettacoli). Proprio oggi ho finito di scrivere L'ARLECHIN LADRON per i miei ragazzi del "Teatro dei passeri". Sono molto soddisfatto del testo, accattivante e scoppiettante. Tredici personaggi: Arlechin, Zanni, il dottor Balzano, il figlio Lindoro (travestito in Angelica), Pantalone, la moglie Marianna, la figlia Flavia, Colombina e Rosina, il marchese Florindo, il capitan Fracasso, Isabella, il conte Tartaglia. e il suggeritore con le sue gag.


ECCO L'INIZIO.

SUGGER Scena prima. In piazza. Rosina spazza la strada. Ascolta le lamentele di alcuni personaggi di questa commedia che un po’ è in italiano un po’ è in veneto e un po’ in un’altra lingua. Io faccio il suggeritore e d’altro non voglio impicciarmi.

ARLECHIN Ohi ohi ohi!
ROSINA Se lamenta de no fare gnente e de no gavére mai pensieri.
ARLECHIN Ohi ohi ohi, Rosina, ohi ohi ohi. Patisso tanto che vurìa crepare qua e dèsso. Dame ‘na spada che me sbuséco!
ROSINA Na spada non so indove catarla, ma se te fa comodo na scoa…
ARLECHIN Non son un pavimento, mi. Son Arlechin! E go fame. Go na fame che… zzzzz!... na mosca! Grassa. Varda che prosiutti. Mosca a lo spiedo. No, in salsa. O co a polenta. E invece mèjo cruda. Vien qua, vien qua che te magno. Ciapada! Senti come protesta! Tale e quale al mé stomego. Ma dèsso faso festa.
Mosca mosca delle mie brame
ti sei forse posata sul letame?
Andando qua e là a zonzo
ti sei forse posata su uno…?
Gnam! Uhm, che saóre speziato, par gnente delicato, un gusto de vacca, con un odor un odorin de…
ROSINA Va’ via! Va’ a zercare un laóro! Lazarón!
ARLECHIN Serva del parón!
ROSINA Ciapalo in sul muso! gli lancia lo straccio
ARLECHIN Birignao! Canta el galo in del ponaro, quando el fa chicchirichì dame un baso ti a mi!
ROSINA Un morsego, te dago. Te strapo na recia. Va’ via!

Ho già scritto uno dei due atti unici di fantasy che sarà interpretato da una classe quinta elementare: GLI OCCHI DEL DRAGO. L'altro, LA VITA DELL'ELFO, per il nuovo gruppo di passeri di prima media lo scrivo a settembre quando si raccolgono le iscrizioni. Ho incontrato Lia, figlia di Gianna (scenografa) che canta metal per verificare la possibilità di avere sul palco musica dal vivo. Si vedrà.

Domani vado a Milano per cercare libri su CRISTINA BELGIOIOSO. Marta Comerio ripresenterà il monologo su ARTEMISIA, ma gliene hanno chiesto un altro che sarà in scena a Monza a gennaio e poi forse sarà rappresentato anche al Poldi Pezzoli.

Mi sono incontrato con la compagnia Cacao, dato che mi hanno invitato a fare la regia di ALLEGRI GENTE... CHE DISGRAZIA, una storia del 1300 sul Pirin, la maschera di Oleggio. Sono curioso di vedere come gestirò ben 23 interpreti, dai dieci agli ottant'anni. Si andrà in scena a febbraio.

LIBRI DI LUGLIO


J. C. Grangé, MISERERE. Sempre più spesso sulla copertina dei libri si trova stampato (la fascetta va subito persa): best seller in... vendute copie... primo in ... Sembra una corsa in bicicletta. Quanti best-seller in contemporanea! Troppi, a rigor di logica. Un libro ben scritto, che lascia ricordi forti, come forte è la storia. Poi ho cominciato anche IL GIURAMENTO, ma l'ho messo via. J. Stroud, LA VALLE DEGLI EROI. Che dispiacere (vedi Camilleri) quando uno scrittore amato ci delude! La trilogia di Bartimeus è tutta un'altra cosa. M. Ennis, LA DUCHESSA DI MILANO. Grande scrittore, emoziona e rende viva la storia. T.C. Leedom e M. Murdy, IL LIBRO CHE LA TUA CHIESA NON TI FAREBBE MAI LEGGERE. Come ha già scritto qualcuno, bisognerebbe davvero farlo adottare nelle scuole per l'ora di religione. Una lettura scorrevole e documentata, non caricata di toni astiosi, l'opera di persone intelligenti ed equilibrate. Da consigliare. R. Harris, IL GHOST WRITER. Se non fosse di Harris, ne scrivere anche benino, ma... comunque, si legge volentieri l'inizio, poi la storia sembra una sceneggiaturaccia televisiva. C. Rendina, LA SANTA CASTA DELLA CHIESA. Una storia del Vaticano molto interessante e documentata, di lettura facile, che non annoia. M. C. Smith, LUPO MANGIA CANE. Lo sto leggendo. Più che la storia in sé, affascina la descrizione dell'ambiente naturale e sociale di Cernobyl.

POESIA TRENTA




Ogni giorno il giorno ci dà luce, serica
al mattino e vellutata a sera, diversa a ogni battito di tempo,
calda al meriggio e arcana al crepuscolo, fioca
e lontana di notte: non c’è buio che non abbia
un occhio a spiarlo.
E c’è un uomo, dietro di lui un esercito, che spegne
tutto ciò che brilla di luce propria (lui è un sole nero).
Paesaggio
desolato e disgustoso, luce sghemba
inginocchiata al vuoto. E al centro, luogo
di delizie e nequizie, l’aureo castello dove lui festina
con i tetri e bugiardi sgherri, suoi cloni.
Chiudi gli occhi, allora: meglio
brancolare nel tuo buio che
vagare umiliato e ferito nell’oscurità del tiranno. Un giorno
senti sulla pelle il tepore del sole: prima abbaglio, poi
le rovine del castello, le ossa grigie dell’arroganza
su cui la luce danza, danza e conta una storia.
Tanto dolore, ed ecco la sua gloria.

SALENTO 2009











La vacanza è terminata. Tanto leggere, tanto camminare, tanto pedalare. L'euforia di strade con pochissimo traffico, di visioni di mare e cielo che danno aria alla mente, di cercare oggetti particolari a Otranto e a Santa Cesarea o nelle fabbriche di terrecotte, di partecipare alle sagre al ritmo della pizzica... Siamo andati a Lecce per la notte bianca che ci ha delusi, meglio le feste di paese con le incredibili luminarie. Abbiamo però potuto assistere alla cerimonia d'insediamento del nuovo vescovo, di gusto medievale. E poi gli incontri con la gente del posto, la cui cordialità mai invadente rilassa e rassicura. La mostra di Mirò nel castello di Otranto. Un bel film: Outlander, l'ultimo vichingo.

CRACO







Durante il viaggio di andata per il Salento facciamo una deviazione e visitiamo una città fantasma. Si chiama Craco, a sud di Matera. "A causa di una frana di vaste proporzioni, nel 1963 Craco fu evacuata e l'abitato trasferito a valle (773 abitanti). Allora il centro contava oltre 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbondare le proprie case sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell'abitato" (da Wikipedia). Un luogo da romanzo gotico, in un paesaggio di orizzonti aridi e infiniti. Ci fa da guida Mario, un tredicenne che bada al gregge di capre del padre. Un ragazzo di bei modi, cordiale, dotato di acume. Un capraio intelligente, educato e sensibile, per contarla a quelli che pensano che il sud sia solo ignoranza e cafonaggine. Soprattutto un ragazzo che ha poco a che fare, per fortuna, con certi giovani del nord ricco e civile annoiati e indolenti, fatti e sfatti, a volte delinquente e vandali, e tanto tanto imbecilli.

mercoledì 5 agosto 2009

MAMMA MAMMAZZA repliche

Via Savona 10, Milano - tel 028323126 - info@teatrolibero.it
STAGIONE TEATRALE 2009-2010
direzione artistica di Corrado d'Elia e Sergio Maifredi
12 - 18 maggio 2010
MAMMA MAMMAZZA
produzione Lupusagnus e Piccolo Teatro di Milano
di Aquilino
regia Stefano De Luca
con Tommaso Banfi, Marta Comerio, Sergio Leone, Annamaria Rossano, Giorgia Senesi

VERGINELLA

TEATRO FILODRAMMATICI
Dal 10 al 15 novembre
PRIMA NAZIONALE

VERGINELLA


di Aquilino
con Tommaso Banfi, Marta Comerio, Sergio Leone, Giorgia Senesi
Scene e costumi LupusAgnus
Organizzazione Valentina Falorni
regia Stefano De Luca
produzione LupusAgnus Piccolo Teatro di Milano


Verginella -dieci anni- in fuga dall'istituto a cui è stata affidata in custodia, si rifugia in una chiesa. Gli adulti che si occupavano di lei, la madre e lo zio, sono stati arrestati dalle forze dell'ordine con l'accusa di molestie sessuali. La bambina non può confidare a nessun'altro il suo dramma segreto se non a un'immagine sacra che rappresenta Gesù. E lo farà con le parole -poetiche e devastanti- di una bambina sospesa tra amore e terrore per l'adulto abusante, tra negazione e disperata ricerca di soccorso.

Verginella è il secondo spettacolo di LUPUSAGNUS.
Costituisce inoltre il secondo tassello di una trilogia di Aquilino sulla famiglia, iniziata in questa stagione con la messa in scena di “Mamma mammazza” e che si concluderà nel 2010 con l'antimusical “Canicani”.

La poetica di Lupusagnus ci porta naturalmente ad affrontare e approfondire tematiche legate alla violenza e all'emarginazione. Tematiche che richiedono una riflessione che porti al superamento della semplice reazione emotiva davanti al mostro di turno. Ma che indaghi invece sulle complesse dinamiche di potere e di sopraffazione che si annidano nelle relazioni umane e sociali, persino all'interno della famiglia.

Il teatro non è certo informazione. Ma può essere riflessione. La società riflette su se stessa. Promuove la discussione e l'approfondimento.
Queste tematiche non possono essere lasciate alla informazione spettacolarizzata né semplicemente all'aspetto giudiziario delle vicende di pedofilia.
In questo crediamo che il teatro possa e debba offrire il suo contributo allo sviluppo di una società matura, in grado di saper guardare anche agli aspetti più oscuri dell'animo umano e delle relazioni familiari e sociali.