Si tratta di "Il più bello di tutti i fratelli", il monologo in cui racconto la vita di mia madre: l'infanzia contadina nel veneto fascista, la missione di colonizzazione in Libia, l'emigrazione in Lombardia, l'uccisione del fratello partigiano, il matrimonio.
A dirigere Andrea Fabiano, Romina Gambaro e Rita Mattachini (compagnia L'altra Eva) c'è Genni D'Aquino, Pacta teatro - Teatro Oscar, via Lattanzio 58, Milano.
Dal sito web http://pacta.org/
PACTA ARSENALE DEI TEATRI
Per un teatro che va verso il pubblico
"Bisogna essere nomadi, attraversare le idee come si attraversano i paesi e le città. Bisogna camuffare l'interno delle chiese in transatlantici e i transatlantici in bignè alla crema ..."(Francis Picabia)
Quando è necessario, il teatro deve sapersi trasformare radicalmente. E radicale è la nostra trasformazione: da 'stanziali' siamo diventati nomadi. Ci è piaciuto quindi cercare altri spazi e altri luoghi per diffondere la passione per il teatro. Per le piccole ribalte c'è bisogno di scambio, di nuove aggregazioni, per le grosse realtà c'è bisogno di maggior contenuto e di idee.
La sicurezza che pare garantire la 'dimora' fissa è ingannevole. L'arte vive di movimento, di rischio e di contaminazione.
Il teatro deve assolutamente riappropriarsi del suo ruolo sociale e, in quanto strumento di comunicazione e di conoscenza, indispensabile, deve o essere più facilmente accessibile o addirittura avvicinarsi alla gente. Deve riuscire anche ad arrivare laddove c'è più disgregazione, difficoltà d'identità e quindi difficoltà alla mobilità. Eccoci quindi andare 'verso' il nostro pubblico.
Così nasce PACTA Arsenale dei Teatri - Progetto Arte Cultura Territorio Associati, i cui soci fondatori sono Annig Raimondi, Maria Eugenia D´Aquino, Fulvio Michelazzi e Riccardo Magherini, già parte fondamentale del nucleo storico del Teatro Arsenale di Milano dal quale, da poco, si sono separati proprio per gli scopi e gli obiettivi di qui sopra.
PACTA nasce quindi per proseguire un lavoro di comune interesse e passione, per poter dare più respiro ad un Progetto d'intenti importante, che implichi `aggregazione´, unione, commistione e una particolare aderenza al territorio in attento ascolto alle richieste che da lì provengono.
Palcoscenici per un teatro nomade è il primo percorso immaginario nella città che si costruisce attraverso spettacoli, incontri, aperitivi scientifici e testi di grandi autori del novecento.
Nessun commento:
Posta un commento