domenica 11 marzo 2012

LA PRINCIPESSA CRISTINA




Alle 16.30 c'è già gente. Alle 17.00 è pieno. Dopo che è cominciato, continua ad arrivare gente. Michela legge con passione il mio testo "La principessa Cristina" su Cristina Trivulzio Belgioioso. Una sequenza di immagini su Risorgimento, mondanità ottocentesca, oscurantismo clericale, società arretrata, esotismo, inefficienza di nobiltà e borghesia, eroismo... Alla sua voce matura si alternano quelle adolescenti e generose di Francesca, Gilberto e Lara del Teatro dei Passeri. La narrazione è resa più suggestiva dagli interventi dei musicisti dallo strano nome, "Los Scariolantes". Eseguono brani di Carulli, Carcassi, Liszt... e cantano Donna lombarda, La bandiera dei tre colori, Addio mia bella addio...
Siamo a Mezzomerico, paese di poco più di mille abitanti. In una sala polivalente addobbata per l'occasione. Fuori di qui, mafiosi assolti, politici arroganti e deliranti, torme di disoccupati, treni deraglianti, masse inferocite, eserciti di corrotti e corruttori bene armati che sbaragliano ogni velleità di giustizia, ladri legalizzati, giudici privi di senno, divi egocentrici, religiosi schizofrenici, potenti sfruttatori cinici, poveracci imbecilli, arricchiti egoisti e stupidi, intellettuali prezzolati, artisti capaci di esprimere solo il nulla del proprio narcisismo, padri di famiglia massacratori, madri di famiglia ruffiane...
E qui voci e musiche. Per raccontare di una donna che si era opposta. Che aveva proposto. Che si era sacrificata. Inascoltata. Ostacolata con ferocia.
Non tutto il mondo è mondo. Ogni tanto ci sono oasi. È bello farci una sosta.

È bello ascoltare le voci giuste. Le voci di chi ha sognato un mondo diverso. È bello sognare un mondo diverso, ogni tanto. Si tira un respiro, dopo tanto soffoco.

Aria, aria. Teatro, musica. Aria, aria.

Grazie all'Anpi, all'amministrazione, a Cristiana e Terri e a quanti altri hanno contribuito.


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