venerdì 23 marzo 2012

SCRITTORI A DIECI ANNI


A dicembre, nella libreria Girapagina di Oleggio, avevo incontrato alcuni alunni della scuola elementare di Marano Ticino. Era stato un incontro felice e mi ero stupito delle osservazioni sugli Orrendi. Acute, sensibili, intelligenti. Mi aveva fatto piacere che i ragazzi avessero colto i significati più vivi della narrazione, sviluppando una comprensione profonda e originale dei personaggi più controversi. Oh, che gioia raccontare ed essere apprezzati e capiti!
Ieri mi sono recato nella loro scuola. Due ore di incontro con le classi Prime, Seconde e Terze, e due ore con le Quarte e Quinte. Sono classi poco numerose, ci si lavora bene.
Ho proposto un'attività sui SUPEREROI. Li ho stimolati a creare il proprio Supereroe con una certa evidenza del punto debole. Per esempio, la solitudine. Con un foglio A4 piegato in due hanno realizzato un minilibro: copertina e breve racconto di un episodio.
Alla fine, mi hanno omaggiato dei loro disegni sugli Orrendi.
Uno, però, mi ha messo tra le mani un quadernone con sette pagine di scrittura.
Minuto, acuto, spiazzante, un folletto appassionato di mitologia greca: Mattia.
Ecco la sua straordinaria prova di scrittore. Efficace, sintetico, coerente... mi fermo qui perché sono tanti i complimenti da fare. Aggiungo solo una cosa: Mattia è un grande lettore, e i frutti si vedono.
Mi spiace di avere solo il suo pezzo. Altri compagni hanno scritto cose interessanti e suggestive. Per esempio Francesco, un brano sulla solitudine dell'eroe molto sentito. Magari recupero gli scritti e ne faccio un collage. Complimenti a tutti.

Mattia

RITORNO DALLA MORTE

La vendetta inizia ora

Nei pressi di Carpaz la popolazione stava sfruttando la base di Blaad come caserma per difendere il cimitero di Morta, ormai diventato un santuario.

La pace purtroppo era destinata a spezzarsi, dato che Tritan, Molooc e Ienadiguerra stavano andando alla tomba di Blaad.

“Ecco qui l’anello mancante dei ribelli” strillò Tritan.

“Muoviti, idiota, apri il portale” gli ordinò Ienadiguerra. “Blaad, domatore di soldati, portaci da te. Insieme batteremo i morti e domeremo le fiamme del Tartaro.”

Subito si aprì un vortice che risucchiò i tre nel mondo rosso.

“La vendetta inizia ora” annunciò Blaad.

Non anche tu

A villa Sentimento gli Orrendi erano di ritorno dalla missione per salvare Macabro dove affrontarono in battaglia Ienadiguerra.

“Albein, ci sono altri guai da affrontare o possiamo guardate la tv?” balbettò Morta.

“A dire il vero, Lalla registra una richiesta d’aiuto. Ma, cavolo, ci chiamano dagli Inferi.” Albein si grattò la testa.

“Si chiama Fiamma, dice che che che… oh, no, non è possibile” mormorò Albein.

“Che succede?” domandò Macabro.

“L’Aldilà è stato conquistato da da… i nostri vecchi nemici.”

“Albein, non saranno Blaad, Molooc, Ienadiguerra e Tritan!”

“Sì, mamma.”

“Allora si parte. Macabro, tu va’ a Nanizia e porta qui un’armata di nani. Albein, caricati di strani aggeggi, oggi vieni anche tu” ordinò Morta.

“Sicuramente ora Lalla può trasportare automaticamente tutti noi Orrendi.”

“Andiamo” annunciò Morta.

“Muoio dalla voglia di distruggere Blaad di nuovo.”

“Non anche tu, Albein, non puoi” mormorò Annette.

“Fidati di me, mamma.”

Oltre il mare di lava

Gli Orrendi furono trasportati in una gelida grotta.

“Siamo nell’inferno greco” annunciò Scossa.

“Scossa, guarda, in fondo alla grotta c’è qualcuno” disse Morta.

“Sì, so bene chi è. Si chiama Caronte, il traghettatore del Tartaro.”

“Posso aiutarvi?” chiese il traghettatore.

“Sì, vogliamo distruggere Blaad” annunciò Scossa.

“Ogni vostro desiderio è un ordine.”

Caronte toccò la parete della caverna e dinanzi agli Orrendi di aprì un immenso mare di fuoco.

“Salite a bordo. Vi porto da Blaad.”

La trappola

“Ecco, questo è il castello di Ribelle Compagnia” disse Caronte.

“Andiamo” ordinò Albein.

“Ma” balbettò Morta. “Che cosa è Compagnia Ribelle?”

E' il nome del Consiglio di Blaad” rispose Caronte.

Gli Orrendi andarono verso le prigioni per cercare Fiamma e lo videro seduto al centro della piazza.

“Siete in trappola!” strillò lui.

E subito dalle pareti uscirono decine di fantasmi che legarono gli Orrendi a un palo.

“Vedo che avete fatto la conoscenza di mio figlio” disse Blaad scortato da Molooc e Tritan.

“Ammazziamoli” disse un soldato di Blaad.

“Non credo proprio” rispose una voce tagliente.

“Chi sei?” chiese Morta.

“Morta, sono Zura.”

“Zura, sei tornata!”

“Io brucio le corde.”

“Sì, ma attenta a non incenerirmi.”

In un attimo furono liberi.

Corsero via, ma subito dopo tutto l’esercito di Zura fu abbattuto e Zura con altri suoi parenti venne imprigionata.

Il piano

“Albein, ora che facciamo?” chiese Morta isterica; ma Albein sembrava in sintonizzazione con qualcun altro.

“Albein” lo interruppe Scossa.

“Ho un piano” disse lui sicuro e determinato.

“No, io volevo dire che Molooc ci aveva detto che non è un’invenzione” spiegò Scossa.

“Evidentemente ci ha presi in giro” annunciò Morta.

“Comunque dobbiamo avere un piano per battere Blaad e io ne ho uno. Ascoltatemi.”

“Prima dobbiamo scoprire cosa vuole Blaad e poi fare irruzione in piazza pregando in un miracolo.”

“Allora, andiamo.”

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