Il gruppo è completo. Entra a farne parte Nicolò, il fratellino di Amanda, nella parte del fratellino di Maela: un tipo peperino e spiritoso. Il testo è scritto, manca solo l'ultima scena corale che completo dopo una verifica dei tempi.
La regia ricalca l'impianto di Caligola. Non per mancanza di idee, ma per approfondire le potenzialità di una scenografia così concepita: spazio anteriore e posteriore, spazio inferiore e superiore. Il fondale è verde invece che bianco (telo ombreggiante invece di agrivelo), il telo sul pavimento idem (ombreggiante invece di lenzuola cucite insieme). In scena c'è anche il trono di Caligola, ora nella funzione di sedia girevole da ufficio come metafora del potere della multinazionale che intende distruggere la foresta; sistemata sul tappeto in pvc di "Death watch" accanto ai cubi bianchi. Altri cubi marroni con tre "alberi" segnalano il luogo della tana dei lupi nella foresta.
Le regole di messa in scena sono ancora quelle: gli attori in scena dall'inizio alla fine (il retro del fondale e il sotto del telo sono luoghi di parcheggio); niente di esclusivamente estetico, ma tutto funzionale e correlativo di luci, musiche, voci e movimenti; copione sequenziale in cui le scene sono suddivise dalle musiche; uso di cori e filastrocche; valorizzazione di momenti emotivi significativi...
Il Comitato Genitori conferma la collaborazione con il WWF: presentazione della serata e mostra sul lupo in Piemonte presso Museo-Biblioteca.
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