Domenica parto per Laives, a pochi chilometri da Bolzano. Mi fermerò fino a sabato 15. Incontrerò alunni di una prima media, di una terza elementare e di due quinte elementari. Sei od otto ore per classe in cinque giorni. Laboratori di scrittura su: il mito con spunti dalle leggende altoatesine, il racconto fantastico e la sua trasposizione teatrale, l'autoritratto nell'ambito di un progetto di orientamento.
E' il secondo anno che ci lavoro e mi ritrovo tra amici. L'iniziativa è ancora una volta della responsabile della Biblioteca Interscolastica, Vilma Venturato.
Come condurrò il laboratorio? Ho steso uno schema che mi fornisce le linee guida e gli obiettivi. Ritengo che non ci siano difficoltà a passarlo agli alunni come stimolo per riflettere su alcuni aspetti dell'espressione linguistica.
Laboratorio di scrittura creativa
Laives, 10 – 14 novembre 2008
a cura di Aquilino
OBIETTIVI
Prendiamo in considerazione le relazioni che stabilisce lo scrittore:
1) LA LINGUA
1. La correttezza – produrre scritti corretti dal punto di vista grammaticale, scorrevoli, con lessico adeguato e variato.
2. La corrispondenza al pensiero – adeguare il registro stilistico a quanto si vuole raccontare o esporre.
2) IL PENSIERO
1. La semplificazione – eliminare il superfluo e le ripetizioni.
2. La completezza – identificare i momenti di descrizione, esposizione o espressione che necessitano di approfondimento e completamento.
3. La precisione – rifinire terminologie, descrizioni, espressioni di sentimenti e di pensieri.
3) IL LETTORE
1. L’interesse – finalizzare lo stile e i contenuti a catturare l’attenzione del lettore, stimolandolo a proseguire la lettura.
2. Il piacere – rendere la lettura piacevole ed emozionante.
3. La comprensione – ricorrere a tutti gli artifici per soccorrere il lettore nella comprensione di ogni parte del testo.
4) LA STORIA
1. Il sogno a occhi aperti – visualizzare la vicenda, rendendola simile a un film o a un allestimento teatrale.
2. La sequenzialità – suddividere la vicenda in parti e prendere in considerazione gli stacchi di luogo e di tempo.
3. La prenotazione – prevedere gli sviluppi, anticipare un finale provvisorio.
5) L’AUTORE
1. La verità – avere con la vicenda narrata lo stesso rapporto di empatia di uno psicoterapeuta con il suo cliente, immedesimarsi in ogni personaggio e in ogni aspetto, facendo ricorso, come nelle tecniche teatrali, alla propria esperienza di vita.
Ogni scritto è un viaggio. C’è il momento della partenza (INCIPIT) e quello dell’arrivo (FINALE). Essi sono sempre in stretta relazione. Ogni viaggio comporta dei cambiamenti. Le storie narrano i cambiamenti avvenuti in una persona, in un ambiente, in una società.
Laives, 10 – 14 novembre 2008
a cura di Aquilino
OBIETTIVI
Prendiamo in considerazione le relazioni che stabilisce lo scrittore:
1) LA LINGUA
1. La correttezza – produrre scritti corretti dal punto di vista grammaticale, scorrevoli, con lessico adeguato e variato.
2. La corrispondenza al pensiero – adeguare il registro stilistico a quanto si vuole raccontare o esporre.
2) IL PENSIERO
1. La semplificazione – eliminare il superfluo e le ripetizioni.
2. La completezza – identificare i momenti di descrizione, esposizione o espressione che necessitano di approfondimento e completamento.
3. La precisione – rifinire terminologie, descrizioni, espressioni di sentimenti e di pensieri.
3) IL LETTORE
1. L’interesse – finalizzare lo stile e i contenuti a catturare l’attenzione del lettore, stimolandolo a proseguire la lettura.
2. Il piacere – rendere la lettura piacevole ed emozionante.
3. La comprensione – ricorrere a tutti gli artifici per soccorrere il lettore nella comprensione di ogni parte del testo.
4) LA STORIA
1. Il sogno a occhi aperti – visualizzare la vicenda, rendendola simile a un film o a un allestimento teatrale.
2. La sequenzialità – suddividere la vicenda in parti e prendere in considerazione gli stacchi di luogo e di tempo.
3. La prenotazione – prevedere gli sviluppi, anticipare un finale provvisorio.
5) L’AUTORE
1. La verità – avere con la vicenda narrata lo stesso rapporto di empatia di uno psicoterapeuta con il suo cliente, immedesimarsi in ogni personaggio e in ogni aspetto, facendo ricorso, come nelle tecniche teatrali, alla propria esperienza di vita.
Ogni scritto è un viaggio. C’è il momento della partenza (INCIPIT) e quello dell’arrivo (FINALE). Essi sono sempre in stretta relazione. Ogni viaggio comporta dei cambiamenti. Le storie narrano i cambiamenti avvenuti in una persona, in un ambiente, in una società.
2 commenti:
E' un approccio molto interessante, me lo sono stampato e lo leggerò con attenzione, ne approfitto per mandarti un saluto. Pino
lo schema è fin troppo sintetico, penso che ci siano dentro cose che meriterebbero maggiore sviluppo, ma... ognuno ce le può mettere a proprio piacimento -
ricambio il saluto, grazie della visita
ciao
aquilino
Posta un commento