"Un' altra tappa si aggiunge al nostro "Percorso della memoria" che proprio un anno fa è stato avviato dalla rinata sezione dell'A.N.P.I. di Tradate.
Oggi nel 60° anniversario della morte di tre giovani partigiani tradatesi a Rescaldina, ci piace ricordarli come giovani lavoratori che ad un certo punto affiancano al loro lavoro quotidiano quello di combattenti per la libertà.
Quel giovedì 14 dicembre 1944
"[…]un gruppo di sei partigiani di Tradate parte alle 5 del mattino per effettuare un'azione di sabotaggio nei pressi di Rescaldina dove arrivano attraversando campagne e boschi. Il gruppo è formato da: Corbetta e Gaetana (nomi di battaglia), Aquilino Bresolin, Renzo Ceriani, Ferdinando Crestani e Carlo Rossini.
Il gelo, durante le ore di cammino, determina il bisogno di entrare in un bar di Rescaldina. I sei vengono individuati come partigiani da una spia che avvisa subito il comando militare di Legnano. In brevissimo tempo il bar viene circondato dalle camice nere; i sei partigiani, accorgendosi della situazione, decidono di dividersi in due gruppi: tre escono dall'uscita principale e tre da quella che si trova sul retro.
I primi tre riescono a fuggire incolumi. Gli altri, Bresolin, Crestani e Rossini vengono colpiti alle spalle mentre tentano di superare la cinta. Bresolin e Crestani muoiono subito, mentre Carlo Rossini viene lasciato per delle ore su una siepe con tre pallottole nel torace. Viene seviziato per ottenere i nomi dei compagni, ma non parla ed infine viene trasportato all'ospedale di Legnano dove morirà domenica 17 dicembre 1944, all'età di 19 anni."
(E. Restelli, Tradate, profilo storico.)
Le origini e le brevi vite di questi ragazzi sono umili e semplici:
Aquilino Bresolin nasce a Riese (Treviso) l'8 aprile 1926.
Passa la sua breve vita - come del resto altri fratelli - fra la famiglia, parenti ed istituti pubblici perché il padre non ha un lavoro stabile, fino a quando il padre non trova lavoro come agricoltore a Tradate e può riunire la famiglia.
Ferdinando Crestani nasce a Caldogno (Vicenza) il 31 marzo 1921.
Ancora neonato viene affidato alla zia nella cui famiglia cresce. La famiglia della zia si trasferisce in Francia per lavoro e già all'età di 12 anni aiuta lo zio come carpentiere nella costruzione di tralicci per l'illuminazione pubblica. Dopo essere stato "richiamato" dall'esercito finisce sul fronte russo dove viene ferito gravemente e rimpatriato, si stabilisce a Tradate dove trova lavoro come edile.
Carlo Rossini nasce a Cesano Maderno (Milano) il 22 ottobre 1925.
Lavora come tagliatore di pelli in una fabbrica tradatese ed è fratello di uno dei primi partigiani di Tradate - Cesare - e grande amico di un altro partigiano tradatese, Olinto Pasetti, caduto in combattimento nel giugno del 1944 in montagna, a Finero"
Lo spettacolo "Il più bello di tutti i fratelli" con la sua storia sarà portato al teatro Oscar di Milano a cura di Pacta Teatri in occasione del 25 aprile 2012.
Vedi il sito: http://pacta.org/
Un sentito ringraziamento all'Anpi di Varallo Pombia e in particolare a Piero Beldì.
Nessun commento:
Posta un commento