domenica 4 settembre 2011

CULTURA RESISTENTE


Ricevere una targa di "Cultura Resistente 2011" mi onora. Mi fa felice perché io sono solo il mediatore di attenzione per lo zio Aquilino, partigiano di diciotto anni, ucciso dai nazifascisti. Ecco una cronaca a cura dell'Anpi di Varese:

"Un' altra tappa si aggiunge al nostro "Percorso della memoria" che proprio un anno fa è stato avviato dalla rinata sezione dell'A.N.P.I. di Tradate.

Oggi nel 60° anniversario della morte di tre giovani partigiani tradatesi a Rescaldina, ci piace ricordarli come giovani lavoratori che ad un certo punto affiancano al loro lavoro quotidiano quello di combattenti per la libertà.

Quel giovedì 14 dicembre 1944
"[…]un gruppo di sei partigiani di Tradate parte alle 5 del mattino per effettuare un'azione di sabotaggio nei pressi di Rescaldina dove arrivano attraversando campagne e boschi. Il gruppo è formato da: Corbetta e Gaetana (nomi di battaglia), Aquilino Bresolin, Renzo Ceriani, Ferdinando Crestani e Carlo Rossini.
Il gelo, durante le ore di cammino, determina il bisogno di entrare in un bar di Rescaldina. I sei vengono individuati come partigiani da una spia che avvisa subito il comando militare di Legnano. In brevissimo tempo il bar viene circondato dalle camice nere; i sei partigiani, accorgendosi della situazione, decidono di dividersi in due gruppi: tre escono dall'uscita principale e tre da quella che si trova sul retro.
I primi tre riescono a fuggire incolumi. Gli altri, Bresolin, Crestani e Rossini vengono colpiti alle spalle mentre tentano di superare la cinta. Bresolin e Crestani muoiono subito, mentre Carlo Rossini viene lasciato per delle ore su una siepe con tre pallottole nel torace. Viene seviziato per ottenere i nomi dei compagni, ma non parla ed infine viene trasportato all'ospedale di Legnano dove morirà domenica 17 dicembre 1944, all'età di 19 anni."
(E. Restelli, Tradate, profilo storico.)

Le origini e le brevi vite di questi ragazzi sono umili e semplici:
Aquilino Bresolin nasce a Riese (Treviso) l'8 aprile 1926.
Passa la sua breve vita - come del resto altri fratelli - fra la famiglia, parenti ed istituti pubblici perché il padre non ha un lavoro stabile, fino a quando il padre non trova lavoro come agricoltore a Tradate e può riunire la famiglia.
Ferdinando Crestani nasce a Caldogno (Vicenza) il 31 marzo 1921.
Ancora neonato viene affidato alla zia nella cui famiglia cresce. La famiglia della zia si trasferisce in Francia per lavoro e già all'età di 12 anni aiuta lo zio come carpentiere nella costruzione di tralicci per l'illuminazione pubblica. Dopo essere stato "richiamato" dall'esercito finisce sul fronte russo dove viene ferito gravemente e rimpatriato, si stabilisce a Tradate dove trova lavoro come edile.
Carlo Rossini nasce a Cesano Maderno (Milano) il 22 ottobre 1925.
Lavora come tagliatore di pelli in una fabbrica tradatese ed è fratello di uno dei primi partigiani di Tradate - Cesare - e grande amico di un altro partigiano tradatese, Olinto Pasetti, caduto in combattimento nel giugno del 1944 in montagna, a Finero"

Lo spettacolo "Il più bello di tutti i fratelli" con la sua storia sarà portato al teatro Oscar di Milano a cura di Pacta Teatri in occasione del 25 aprile 2012.

Vedi il sito: http://pacta.org/

Un sentito ringraziamento all'Anpi di Varallo Pombia e in particolare a Piero Beldì.


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