Stagione 2011/2012
'I FASTIDIOSI'
A metà settembre partirà la stagione 2011/2012 del Teatro della Cooperativa, intitolata 'I fastidiosi'. Sarà una stagione ricca di spettacoli, incontri ed eventi, con uno sguardo sempre attento alle migliori novità del panorama teatrale italiano, all'evoluzione della società contemporanea e ai giovani. Saranno presenti grandi nomi del teatro italiano e interessanti spettacoli in prima nazionale.
La presentazione del nuovo cartello
ne si terrà in conferenza stampa venerdì 9 settembre alle ore 12:30, presso la Sala Stampa di Palazzo Marino, evento al quale tutto il pubblico è invitato a partecipare.
A breve verrà anche aperta la Campagna Abbonamenti.
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A Maggio Lupusagnus con "Canicani"
dal 16 al 26 maggio 2012
Produzione LupusAgnus
CANI CANI
di Aquilino
regia Stefano de Luca
con Enrico Ballardini, Tommaso Banfi, Matteo Barbè, Marta Comerio, Carlo Ponta Annamaria Rossano, Fabio Zulli
musiche di Marco Mojana
“Crudo e orgiastico, violento e raccapricciante, humour nero, pathos; un altro sipario squarciato sulla famigliola della villetta a schiera che alleva figli come cani per venderne la carne all'amico e complice ristoratore. Ahi ahi, prevedo ancora una volta reazioni forti da parte del pubblico.”
Aquilino
Canicani racconta, spingendola alle estreme conseguenze, la deriva antropofaga di una società in cui tutto è mercificabile. A cominciare proprio dal corpo, esibito, venduto, comprato -anche a pezzi, un tanto a organo - e sconciato a seconda delle necessità del potere, sia esso economico oppure legato alle strutture della società e della famiglia. La forma scelta per raccontare questo estremo degrado è quella del teatro musicale, con i personaggi a rappresentare sé stessi e le loro miserie - umane e disumane - in un folle karaoke omicida, sempre alla ricerca di un “pubblico”, teatrale o televisivo che sia, che li confermi nel loro assurdo, grottesco esistere. I “Canicani” ci offriranno i loro corpi e le loro sofferenze da consumare come spettacolo, dati in pasto sotto i nostri occhi all'orco di turno, costretti a cantare e danzare insieme a noi la macabra e sguaiata danza del potere.
Stefano de Luca
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