Il Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo "Verjus" e la Biblioteca Civica "Enzio Julitta", con il patrocinio del Comune di Oleggio, Assessorato alla Cultura, presentano giovedì 19 aprile 2012 alle ore 21,00, presso il Teatro Comunale di Oleggio, lo spettacolo teatrale: "Il Mangialibri", scritto e diretto da Aquilino, con la scenografia di Gianna Cannaos.
Sul palco sedici alunni della classe quinta della primaria "Verjus" che mettono in scena una tematica importante, ma trattata con umorismo: la rabbia che nasce nei bambini che sono emarginati, vittime di ingiustizie e impauriti dalle prove che devono sostenere.
Pierino, il protagonista, sfoga la sua rabbia divorando le belle storie altrui. La felicità che gli è stata negata gli fa desiderare un mondo senza immaginazione ed è per questo che per salvare il mondo, bisogna scrivere subito un'altra storia...
L'ingresso è libero.
Un piacere lavorare con questa
classe. I ragazzi hanno preso confidenza in breve tempo con la dimensione teatro che per molti aspetti sconcerta e intimidisce. Voce, gesto, movimento... e relazione con il partner... rapporto con il pubblico... consapevolezza dello spazio reale e di quello virtuale... espressione di emozioni e sentimenti... spontaneità ed efficacia della comunicazione... memorizzazione... concentrazione... Fare teatro non è solo un divertimento, è un impegno serio che assicura frutti preziosi.
Insieme a me, la maestra Elisa, i genitori (scenografia e costumi), la dirigenza scolastica (aula teatro), la biblioteca civica, l'amministrazione comunale. Consola e stimola una simile sinergia. Mi auguro che l'attenzione sensibile verso il teatro trovi continuità.
DAL PROGRAMMA DI SALA:
Il Mangialibri divora non solo i libri, ma l’immaginazione che li crea.
Per salvare il mondo, bisogna scrivere subito un’altra storia, quella di Pierino e della sua rabbia. Scoprendo la gioia di stare con gli altri, Pierino-Mangialibri si trasforma in un...
Con le classi della primaria Verjus sono molti gli spettacoli allestiti: “Gatto bau non fa miao”, “Una capanna in prestito”, “I bambini che tenevano su il cielo”, “I bambini nella casa della guerra”, “Gli occhi del drago”, “Molecole”. Alcuni dei bambini che hanno sperimentato il teatro hanno poi voluto partecipare anche all’esperienza del “Teatro dei passeri” con “L’Arlechin fantasimo” , “L’Arlechin ladro e ladron”, “L’Arlechin che copa i gati” e “L’angelo dei morti”: il teatro lascia il segno.
Quest’anno una tematica importante, ma trattata con umorismo. La rabbia che nasce nei bambini che sono emarginati, vittime di ingiustizie e impauriti dalle prove che devono sostenere. Pierino, il protagonista, sfoga la rabbia divorando le belle storie altrui. La felicità che gli è stata negata gli fa desiderare un mondo senza immaginazione.
Sul palcoscenico, due simboli dell’avventura: il galeone e la torre. Due mirabili progetti di Gianna Cannaos realizzati con l’aiuto dei genitori.
Sul palco anche sedici bambini. Incontri settimanali da ottobre. Le difficoltà? La memorizzazione. La dizione forte e chiara. La coordinazione e la dinamica con i partner. Il senso dello spazio. Il senso del ritmo. L’espressività della voce e dei gesti. Eccetera eccetera. Il teatro insegna tanto, tantissimo. Non solo al corpo, anche all’animo. Fa superare insicurezze, contribuisce a stabilire rapporti migliori con gli altri.
Ci si augura che il teatro, in un modo o nell’altro, continui a essere presente nella programmazione della Verjus. Anche perché si dispone di un’aula comoda, piena di stoffe, costumi, materiali.
Ci si augura che le insegnanti raccolgano questa eredità e continuino a mettere in scena storie ed emozioni.
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