sabato 21 aprile 2012

RECITARE: i ragazzi del Mangialibro


La cosa che mi è piaciuta di più è stata quando mi hanno suggerito come fare a recitare e a interpretare al meglio la parte. Mi ha sorpreso perché altre volte non è successo.
Mi sono divertito molto.
È stato bello recitare insieme ai compagni.
Mi è piaciuto fare il corsaro perché è un duro e dice frasi strambe.
Mi è piaciuto perché cambio la mia voce in un folletto e anche perché ballo.
Mi è piaciuto perché mio papà e mia mamma sono felici di me.
Ho potuto far uscire da me un’altra personalità.
Mi piace l’ultima scena quando il Mangialibri non mangia più i libri, ma li custodisce e li protegge.
Mi è piaciuta di più la parte in cui recuperiamo i poteri.
Mi è piaciuto fare ridere e cantare stonato.

Il teatro aiuta molto a esprimersi e a parlare.
Aiuta a essere più espressivi e più corretti nell’esprimersi.
Mi ha portato a superare l’insicurezza.
È utile per conversare con le persone.
Molto utile per far uscire qualità diverse tra di noi e divertirsi contemporaneamente.
Mi ha insegnato a interpretare altre persone.
Ti aiuta a memorizzare le parti.
Serve tanto all’immaginazione.
Impariamo a fare le espressioni quando non servono.
Magari una persona ha vergogna di recitare davanti alla gente e facendo questo magari passa la vergogna.

È stato abbastanza difficile imparare la parte.
La parte da studiare era semplice e divertente.
Non trovo il tempo per studiare la parte.
Non è stato difficile.
Non sapevo come muovermi.
Avevo paura di sbagliare le battute.
Non è stato tanto difficile, solo che alcune (poche) battute non le ricordo.
Molto difficile imparare a memoria la propria parte.
All’inizio è stato difficile perché la parte era lunga ed ero timido, ma poi ho conosciuto di più Aquilino e non sono stato più timido.
Solo un po’ di insicurezza, ma poca.
Non era difficile, bastava capire come fare.

Mi ha coinvolto con un po’ di felicità.

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