Si ritiene che lo scrittore sia
sempre soddisfatto (gli artisti sono narcisisti, no?), quando le persone intorno
a lui parlano delle sue opere in termini elogiativi, o perlomeno con interesse
sincero. Di solito, rimarcano le qualità più immediate e popolari: l’intreccio,
i personaggi, l’atmosfera, la scrittura precisa evocativa comunicativa
eccetera. Eppure, a volte, lo scrittore sente un nodo in gola, manifesta una ritrosia
ingiustificata, vorrebbe scappare via, s’ingarbuglia con le parole che riteneva
adeguate e invece sono solo suoni, bolle di sapone che esplodono in aria. Intanto,
nel segreto dell’intimità suscettibile e nevrotica, quasi una foglia di mimosa
pudica, si chiede che cosa ci stia a fare in un luogo di parole estranee, di
pensieri alieni, di progetti incondivisibili, di energie spese per il mercato,
l’impresa, il successo. E fissa la propria mano, una carne di vene in rilievo,
di dita inquiete, di pelle molle che denuncia l’età, di rughe la cui profondità
raccontano il senso della vita… Ma, soprattutto, gli viene a galla, come un
detrito di mare, briciola di relitto di naufragio, la sua verità. E vorrebbe
gridare: non gridate, per favore, quello che sembra; cercate invece la verità,
che è semplice. Sempre semplice, la verità. Gridate, per favore, la ricerca di
purezza, non una parola in più; l’equilibrio delle parti; il dolce compromesso
della comunicazione; la misura delle cose, la misura delle cose. Gridate l’empito
di umanità in un personaggio in apparenza burattinesco, una mascherina che cela
invece un dramma sconfinato. Gridate l’esigenza di dire cose grandi, anche nel
piccolo. Gridate la necessità di scrivere per i deboli, che altra scrittura non
esiste. Gridate l’ingiustizia, che è pane quotidiano. Nell’avventura, nell’horror,
nella comedy… cercate l’uomo, cercate la donna, il bambino, la bambina, cercate
la vita, la sua tragedia. E se invece parlate di target best seller altri
inglesismi che allo scrittore non competono, allora tenetevi i vostri grandi
successi, e prosperate. Lo scrittore è raro che prosperi. Di solito,
sopravvive.
Nessun commento:
Posta un commento